Archivio storicol'archivio dei movimenti pugliesi"Benedetto Petrone"

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per non dimenticare Benedetto Petrone, Fabrizio Ceruso, Walter Rossi. Francesco Saltarelli...

GIAN MARIA VOLONTE' 

A 15 anni dalla morte ricordiamo il compagno Volontè, un attore, un uomo scomodo per troppi, un esempio di artista al servizio della rivoluzione.Di lui parlano le sue indimenticabili interpretazioni nei tantissimi film che ha interpretato, ma anche le tante battaglie politiche da lui sostenute.  Lo abbiamo ricordato durante l'iniziativa sul 40 ennale di Piazza Fontana a Brindisi trasmettendo il video da lui interpretato sulla morte di Pinelli. 

A pugno chiuso, compagno Volontè

La redazione dell'Archivio Storico Benedetto Petrone

http://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Maria_Volont%C3%A9

Le sue spoglie riposano, come sua volontà, sotto un albero nel piccolo cimitero dell'isola della Maddalena, in Sardegna.

Attore poliedrico, intenso e di grandissima forza espressiva, è noto anche per il suo impegno politico, che ha sempre accostato alla sua produzione artistica. È stato infatti iscritto al Partito Comunista Italiano, comparendo anche nelle liste elettorali del 1975^[1], salvo venirne allontanato quando aiutò a fuggire dall'Italia Oreste Scalzone^[2]. Nel 2004, per il decennale della scomparsa, la città di Roma gli ha dedicato una via nel quartiere Casale Nei....

http://www.gianmariavolonte.it/

http://www.pagine70.com/vmnews/wmview.php?ArtID=675

"Un guerrigliero in divisa da attore"; così era definito Gian Maria Volonté negli anni Settanta. Geniale protagonista del cinema italiano, nato a Milano il 9 aprile 1933….per il forte impegno politico e sociale a favore dei "compagni" e dei numerosi colleghi spesso penalizzati da un sistema cinematografico dispotico e sfruttat(t)ore. Erano gli anni irrequieti della contestazione e Barbara Palombelli ricorda "Piazza Esedra piena di gente; apriva il corteo Gian Maria Volonté, bellissimo, i riccioli grigi, con la bandiera rossa e il pugno chiuso verso l'alto". La sua barca a vela divenne addirittura il mezzo per la fuga di Oreste Scalzone (noto leader di Autonomia Operaia, coinvolto nelle inchieste sugli "anni di piombo") in Corsica, nel 1981. "In questo, Gian Maria Volonté è stato davvero unico, orgogliosamente contro qualsiasi equilibrio costituito, mai riconciliato con la normale routine professionale, o con il quieto vivere dei rapporti meramenti formali. Per Volonté essere uomo e attore non ha mai fatto differenza, per lui non

La morte lo coglie improvvisamente il 6 dicembre 1994 a Florina (Grecia), sul set de "Lo Sguardo di Ulisse" di Theo Anghelopoulos; muore così un vero eroe del nostro cinema, forse l'unico a credere veramente nell'utopìa di cambiare il mondo attraverso una cinepresa...

http://tommasosabatini.blogspot.com/2009/12/gian-maria-volonte-un-attore-contro.html  

SCALZONE: ' MI FECE SCAPPARE DALL' ITALIA'

Repubblica — 07 dicembre 1994   pagina 31   sezione: CULTURA
PARIGI - Fu Gian Maria Volontè a consentire la fuga dall' Italia di Oreste Scalzone, il leader di Autonomia Operaia coinvolto nelle inchieste sugli ' anni di piombo' . Scalzone, riparato in Francia nell' inverno 1981, compì il primo tratto della sua fuga fino alla Corsica proprio sulla barca di Volontè. "Posso rompere il silenzio che ora non serve più" dice Scalzone, da anni latitante dopo una condanna per banda armata, dal suo rifugio parigino "su di un gesto di libertà. Ora che una volta di più la barca di Mayakowskij, dell' amore, si è infranta sugli scogli della vita". Oreste Scalzone ricorda: "Avevo conosciuto Volontè nel 1964 a Roma, quando entrambi fummo scomunicati per aver cercato di mettere in scena a Roma l' opera di Hockhut ' Il Vicario' , sul silenzio di Pio XII sull' Olocausto. Quindi assieme realizzammo il progetto del giornale operaista ' La Classe' , dopo di allora i nostri percorsi continuarono paralleli per reincontrarsi quando, ridotto come uno scheletro, lasciai il policlinico Gemelli, dove ero stato trasferito dal carcere". "In quei giorni" continua Scalzone "stavo decidendo una fuga forse senza fine, per non essere ostaggio. Qualcuno mi proponeva di espatriare attraverso i monti con gli sci, poi la possibilità concreta mi venne offerta proprio da Volonté che disponeva di una barca a vela con la quale raggiungemmo prima la Sardegna e poi la Corsica. Sulla vela della barca di Gian Maria" aggiunge Scalzone "c' era un verso di Valery che oggi in particolare mi piace ricordare: ' Si alza il vento, bisogna tentare di vivere' ".