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BENEDETTO PETRONE

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Benedetto Petrone

FRANCESCO LOPEZ UN REGISTA IMPEGNATO AL RECUPERO DELLA MEMORIA DI BENEDETTO

Iniziative
Genova 2001
Ylenia

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BENEDETTO PETRONE:L'ASSASSINIO, LA REAZIONE DELLA CITTA'

NELLA CRONACA DI LOTTA CONTINUA

DEL 30 NOVEMBRE 1977

 

Morire a diciott'anni

 

CHI ERA IL COMPAGNO BENEDETTO PETRONE

Parliamo di Benedetto con l compagni che lo hanno conosciuto, al presidio di piazza della Prefettura, sul luogo dell'omicidio, coperto di fuori corone e manifesti.

 Ancora non ci credo» dice un compagno dell'MLS di Bari vecchia, il quartiere dove Benedetto era noto e viveva. < E' difficile chiudere in poche righe la storia di un compagno. Famiglia proletaria (padre disoccupato con una pic-
cola pensione, come tanti anziani del Sud), Benedetto doveva lavorare per aiutare il bilancio familiare. D'estate faceva il bagnino, da dieci giorni lavorava come scaricatore In una cooperativa di trasporti. Prima andava a scuola, all'Istituti commerciale Romanacci poi a lavorare come tutti noi, come ci dice un suo amico del quartiere. Fino a dodici anni era stato in collegio a Como.

La sua è una storia comune a tanti giovani proletari di Bari vecchia. Passato attraverso le associazioni cattoliche, era entrato nella FGCI
La poliomeiite che lo aveva colpito non gli impediva di essere uno dei giovani più conosciuto nel quartiere dove viveva. E lo conoscevano anche tutti I compagni di Bari e non solo quelli del PCI. Aveva lavoralo nei comitato di quartiere nelle lotte per il risanamento dove erano impegnati oltre ai compagni del PCI anche quelli del l'MLS e la comunità di base di Santa Chiara.
Il suo impegno antifascista era noto a tutti. Nelle scadenze di lotta era sempre stato presente.
«Gli piaceva il Nuoto e lo sport>, ricorda un giovane operaio che abita a pochi metri dalla
sua casa. …

LA REAZIONE DELLA CITTA'

Bari - Una grande mobilitazione operaia
e studentesca chiude due covi fascisti

Imposta al questore anche la chiusura della federazione missina

 

Bari. 29 — La serie di aggressioni fasciste che da settimane ai ripetevano
nelLa città ha raggiunto il suo scopo infame: Benedetto Petrone, 18 anni, lavoratore precario iscritto alla  FGCI della sezione Bari vecchia è stato ucciso lunedi sera verso le 20.30 in piazza Massari, a colpi di coltello da una
squadraccia fascista. Usciti dalla federazione missina di via Piccinnii sotto gli occhi di una pantera della PS. che ha lasciato fare, una trentina di assassini si sono diretti verso la zona della piazza dove sosta la gente e i compagni.
Benedetto, poliomenitico non è riuscito a scapparee un altro compagno Francesco si è fermato ad aiutarlo. Sono stati subito raggiunti dai fascisti, che li hanno aggrediti a colpi di coltello: Benedetto e Francesco sono ca-
duti. Benedetto è stato colpito all'addome e sotto la clavicola destra. Francesco sotto l'ascella sinistra…

 

 

…La Scorsa settimana nella zona di Carrassi e Poggio Franco c'erano stati scontri con i fascisti. Abbiamo saputo ieri sera da Radio Radicale verso le 21.30 dell'omicidio del compagno, ci siamo concentrati a Piazza Massari dove
il fatto era accaduto. Mentre la sezione di Bari vecchia del PCI si rifiutava di dare imegafoni ai compagni, dicendo che avrebbe dovuto discuterne in direttivo Dalla casa deflo studente decine di compagni sono arrivati subito in
corteo, assieme al piantoe l‘emozione c'era anche la rabbia e la volontà dnon assistere impotenti allo svolgersi degli avvenimenti. Le centinaia di compagni raccolti  hanno attaccato la sede del MSI e successivamente anche
quella delia CISNAL, ….

….

. Prima del corteo centrale, un corteo di studenti medi — circa un migliaio di persone — si è diretto alla sede missina di Passaquindici, covo squadrista di cui il consiglio comunale stesso aveva chiesto la chiusura ai
CC e alla questura, e lo hanno chiuso di fatto. Al corteo grande c'erano gli operai dEll'OM. e la presenza operaia era visibile in ogni settore del corteo… Ma accanto agli operai c'erano moltissimi studenti giovanissimi, probabilmente dal loro primo corteo, tutti mescolati interne, professori della scuola Romanazzi, dove Benedetto aveva frequentato,esponenti sindacali, insomma la città intera! Gli slogan gridati in questo imponente corteo erano «MSI fuorilegge, ce lo mettia-
mo noi e non chi lo protegge». «Benedetto è vivo e lotta insieme a noi ». e ancora tutta una serie
di slogan antifascisti…

a cura dell'Archivio Storico Benedetto Petrone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 








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