ARCHIVIO STORICO BENEDETTO PETRONE

SOSTENIAMO IL FILM SU BENEDETTO

PUGLIANTAGONISTA

 

Bari 10 MARZO 2008 MONI OVADIA E FRANCESCO LOPEZ INAUGURANO MOSTRA SU BENDETTO E ANNI 70

15 marzo 2010, la presentazione presso 'La Feltrinelli' di Bari.

Sarà presentato il 15 marzo, alle ore 18.30, presso le librerie 'La 
Feltrinelli' il film documentario 'Benny Vive!'

Intervengono:
Antonella Gaeta, giornalista di Repubblica e sceneggiatrice 
cinematografica.
Porzia Petrone, sorella di Benedetto e Presidente del Comitato 28 
novembre.
Francesco Lopez, regista e produttore del film.

La Storia
Benedetto Petrone muore alle 20.30 del 28 novembre 1977, accoltellato 
da un fascista in Piazza Libertà, nel pieno centro della città di 
Bari. Ma quella notte l´assassino non era solo. Con lui 40 persone 
organizzarono l´agguato con un unico scopo: dare una lezione ai rossi 
della città vecchia.
Il film documentario rivela la sconcertante realtà dell´unico omicidio 
politico della città di Bari e le responsabilità di chi deportava la 
popolazione della città vecchia verso i quartieri periferici di nuova 
edificazione, con lo scopo di appropriarsi del nuovo borgo antico.

Il Film
Il film è stato realizzato grazie al contributo della Regione Puglia, 
Provincia di Bari, Comune di Bari, Apulia Film Commission, CGIL - 
Puglia, CNA - Puglia e con la collaborazione produttiva di Laboratorio 
Orfeo.
Il lavoro ha richiesto 5 anni di ricerca dei materiali audiovisivi, 
fotografici, cartacei dell'epoca (1977), oltre al reperimento delle 
testimonianze, fondamentali per la riuscita del progetto.

Tra i protagonisti di quelle vicende (in ordine alfabetico): Michele 
Anselmo, Igia Campaniello,Gianrico Carofiglio, Nicola Colajanni, 
Nicola Cortone, Michele Cozzi, Arturo Cucciolla, Nicola Dentamaro, 
Tommaso Fiore, Mario Fiorentino, Franco Giordano, Cleia Jacobone, 
Gaetano Ilacqua, Giuseppe Incardona, Franco Intranò, Nicola Mariani, 
Pasquale Martino, Paolo Miraglino, Vincenzo Montrone, Nichi Muciaccia, 
Pino Perna, Porzia Petrone, Federico Pirro, Franco Risola, Annamaria 
Rivera, Gaetano Rossini, Mario Russo Frattasi, Maurizio Sciarra, Dino 
Signorile, Nicola Signorile, Gianluigi Trevisi, Nichi Vendola, Alessio 
Viola.

I materiali fotografici sono stati gentilmente concessi da 
(alfabetico): Fidel Belviso, Carlo Garsia, Silvano Minervini, Aldo 
Muciaccia, Francesco Trotta, Gianni Zanni.

I materiali audio sono stati conservati e gentilmente concessi da 
(alfabetico): Patrizia Calefato, Maria Carbonara, Virginia 
Castellaneta,   Nicola Moretti e Francesco Scaramuzzi.

I materiali video sono stati gentilmente concessi da Cineteca Puglia, 
per cui ringraziamo particolarmente Nico Cirasola.

Non sarebbe stato possibile concludere il progetto senza il sostegno 
di Fotocinemeridionali di Fulvio Fiorito, Costumeria Metrò di Eva 
Palmisani,  Costumeria Urban, Sanitaria Valentini.

Credits
Scritto e diretto da FRANCESCO LOPEZ Montaggio MARIANNA FUMAI 
Organizzazione ROSEMARY CHIMIRRIe CLAUDIA LOPRIENO Segretari di 
produzione DOMINGA ROSSI SIRIO DE LAURENTIS Assistente di produzione 
MARIO PONTIERI Operatori video ALESSANDRO BALENA MASSIMO AMIDANI 
ANTONIO INDUDDI ALDO PECORELLA GIOVANNI D´ALOIA Fonico MICHELE TOTA 
Fotografo contributi NICOLA CIPRIANI Premix e montaggio 'Omaggio a 
Benny' VALERIA PASSIATORE Premix interviste CRISTIAN MANTUANO Ricerche 
fotografiche FRANCESCO LECCESE Ricerche atti processuali PAOLO 
RACANELLIRicerche archivi ROSSELLA CACCAVO ANGELA TRIGGIANI Consulenze 
musicali MICHELE VITUCCITrascrizione interviste MARCO DE SARIO 
Traduzioni ANNEMARIE KERSHBAUMER GRAZIA TRINCHERAConsulenza Legale 
LEONARDO PAULILLO Consulenza commerciale PROGEST - Bari Consulenza del 
lavoroFERDINANDO FESTANTE Sito web LARRYWEB Troupe `Ricordo´ Direttore 
della fotografia LUCA LAVOPAOperatore di camera GIULIANO PANACCIO 
Segretaria di produzione ROSSELLA FRANCO Aiuto regia DIEGO LA CHIOMA 
Scenografie TOMMY ROSSANO Costumi EVA PALMISANI Trucco ROSSELLA 
CROCITTO Fotografo di scena HERMES DI SALVIA Assistente alla macchina 
NICOLA PERTINO Interpreti `Ricordo´ BambinoROBERTO LOPEZ Madre VIVIANA 
CANGIALOSI Ispettore DINO LOIACONO Padre UMBERTO CAZZOLLANonno MARIO 
DE MICHELE Nonna ANGELA ROSSI Donna Padre VERA COLONNA Poliziotti 
ANTONELLO LOIACONO LUCIANO LAVARRA Poliziotto in divisa MAURIZIO TORAN 
Ragazzi `agguato´ ALESSANDRO BALENA EVA RUFINI Fascisti `agguato´ 
LUCIANO PARRAVICINI NICOLA MOSCHETT

http://www.bennyvive.it/

Assessore alla Cultura della città di Bari,

  vorrei raccontarvi 

  una storia:

  Quando Benedetto Petrone lottava insieme ad altri suoi 

  compagni della città vecchia per dare alla sua gente e alla sua 

  generazione un´opportunità, aveva subodorato, inconsapevolmente, che la 

  stessa ricerca di quelle opportunità significava sconvolgere un´epoca. 

  Era poco prima del 1977 e verso la barivecchia era in atto il secondo 

  grande tentativo di sfollamento per farne, quelo che sarà chiamto dopo, 

  il borgo antico.

  Quel ragazzo della città vecchia non era un 

  intellettuale, un eroe, né un leader

  Era protagonista della sua epoca e 

  meravigliandosi di quei nuovi processi mentali che lo stavano 

  possedendo, metteva in discussione il suo status, le sue regole, 

  dandosi così un´opportunità.

  Se qualcosa è stato negato a quella 

  generazione, è stato negato anche a noi, perché la nostra libertà oggi, 

  le opportunità che noi abbiamo, sono il risultato anche di quelle 

  lotte, di quei avvenimenti.

  A Petrone è stato negato tutto in una sola 

  notte, in Piazza Prefettura, al centro della città, in un nero lunedì. 

  Gli è stato negato il diritto di sbagliare, di migliorare, di 

  meravigliare e di meravigliarsi, di portare a termine, fino in fondo, 

  la propria vita. Gli è stato negato tutto questo con una sola 

  coltellata, ma lo stesso è accaduto al suo omicida, Pino Piccolo, un 

  altro giovane, fascista. A lui è stata negata quell´oscura solidarietà 

  che prima lo aveva esonerato dalla giustizia, con una lunga latitanza 

  in Germania, ma che dopo, all´arresto, abbandonato da tutti, lo ha 

  precipitato in quella solitudine da condannato che lo porterà al 

  suicidio.

  E´ la storia di due personaggi, di una generazione, che 

  racconta di una città intera, e non una città qualsiasi.

  Bari è la 

  città che negli anni ´70 non ha conosciuto il terrorismo, pur avendo 

  primati nazionali dalla rivolta degli edili alle lotte studentesche, 

  pur essendo la città dove si è formato Moro; da dove è nata la scuola 

  di Tatarella, ecc.

  Due anni fa ci fu garantito, con grande entusiasmo, 

  il vostro pieno sostegno per la realizzazione di un documentario sulla 

  storia di questa città tra il 1962 e il 1977 e su Benedetto Petrone, ma 

  ad oggi nulla è accaduto. Ogni anno abbiamo atteso e ad ogni bilancio 

  ci è stato chiesto di aspettare quello successivo.

  Clima da ´73. come 

  quando le domande dei figli apparivano una cosa estranea; quando la 

  strada del conflitto era mascherata da quella delle opportunità. Oggi, 

  a meno di due mesi dal trentennale della morte di Benny, la stessa 

  città di Bari non garantisce l´opportunità di raccontare la sua storia 

  attraverso la vicenda di Petrone e di Piccolo.

  Non è certo compito di 

  finanziatori privati questo, di singoli produttori, non lo è perché la 

  memoria non è commercializzabile. Ed oggi, tutto questo cambiamento mi 

  appare come acqua nebulizzata da splendide pompe su un lustroso 

  lungomare da antichi fasti.

  E allora qualcuno investe le proprie 

  energie, le proprie cartucce, in un lavoro che, grazie a Regione e 

  Provincia, fino ad ora è andato avanti. Investe nel dovere morale di 

  chi fino ad ora ha partecipato, ma aspetta i rinforzi invano e si trova 

  solo in quella piazza, di notte, con uno squadrone di problemi 

  incappucciati di fronte; così fu per Petrone.

  Viene negata l´occasione 

  di realizzare un documento sugli anni ´70 a Bari. E´ negato il 

  confronto con una generazione che possa, finalmente, raccontare senza 

  nostalgie, ciò che non ha raccontato ai propri figli, affabulando sui 

  propri errori, tramandando intuizioni, parlando dei limiti e delle 

  chiavi di lettura da applicare. Viene negato il tentativo di comunicare 

  la possibilità che una ricerca di opportunità possa esistere.

  Viene 

  negato l´indispensabile supporto finanziario per una ricerca storica, 

  per la ricostruzione di un racconto, per l´acquisizione dei diritti d´

  immagine di un repertorio che forse- ad oggi - non interessa più a 

  nessuno rispolverare.

  Petrone, giovane barese, barivecchiano, sognava 

  non solo un mondo migliore ma che la propria vita fosse migliore. E non 

  è stato così.

  Noi sogniamo tante cose, ma soprattutto di avere le 

  opportunità di raccontare.

  Memoria di una generazione uscirà 

  probabilmente nella primavera del 2008, se il nostro lavoro ed il 

  rigore morale di tutti noi, insieme ad altri sostenitori, ce ne daranno 

  l´opportunità.

  La città, il prossimo 28 novembre, trentennale della 

  morte di Benedetto Petrone, potrebbe perdere la sua di opportunità.