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RESISTENZA AL NAZIFASCISMO /3

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RESISTENZA
1)26 /7/43 sparare sui manifestanti
2)28 /7/43 Bari strage antifascisti
3)Giovanni Pesce il comandante partigiano
4)Arrigo Boldrini comandante Bulow
5) Gino Donè il partigiano che conobbe il CHE
6) Più forza all'ANPI e alla resistenza

per altri aggiornati clicca su RESISTENZA

 
 
 
 
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Iniziative

 

Benedetto Petrone
 
Genova 2001
 

 

Ylenia
 
 
 

è consentita  la riproduzione a fini non di lucro dei materiali dell'Archivio Storico Benedetto Petrone con l'obbligo di riportarne  la fonte

 Giovanni Pesce ritorno a Guadalajara

speciale 10 anni Pugliantagonista

27 luglio 2007-27 luglio 2017

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GIOVANNI PESCE

una vita da Gappista

ONORE AL COMPAGNO GIOVANNI PESCE "VISONE"!

onore alla sua fedele compagna Nori Brambilla "Sandra" che ci ha lasciati il 7 novembre 2011

i funerali di Nori

  link

www.visonesenatore.net

Nori e Pesce insieme

NORI BRAMBILLA PESCE, la partigiana Sandra ci ha lasciati!

le foto dei funerali con commemorazione

un ricordo di Nori su infoaut

Onore a tutti i combattenti per la libertà!

La storia di Onorina Brambilla Pesce, l a partigiana Sandra

http://staffetta.noblogs.org/post/2010/11/29/libri

-la-storia-partigiana-della-%E2%80%98staffetta%E2%80%99-sandra/

Nori aveva appena compiuto ventuno anni quando venne arrestata dalle SS. Da un anno era una staffetta partigiana che faceva quello di cui c’era bisogno nella lotta per riconquistare la libertà. Avrebbe voluto andare in montagna a combattere, ma siccome era bella, decisero che era meglio che restasse in città, a trasportare esplosivo, a trasmettere informazioni, a incontrare i capi, clandestini, dei gruppi che facevano azioni a Milano. Divenne così la staffetta del comandante Visone. Una ragazzina solare, sempre sorridente, avrebbe dato meno nell’occhio. Ed era vero: sul 33 furono due poliziotti ad aiutarla a trasportare dieci chili di esplosivo; in porta Ludovica superò un controllo dei marò della San Marco, addestrati in Germania, con addosso due pistole; in piazza Ascoli prese in consegna l’arma che era servita a sparare a un maresciallo delle SS italiane.

http://www.youtube.com/watch?v=rAGQite6PDo

 ritorno dal lager

http://www.youtube.com/watch?v=K2ayGazLXtM

 Pesce e Nori: ci sono parole che fanno vivere…una di queste parole è : compagni!

La sua esperienza da staffetta

http://www.bonsai.tv/magazine/people/nori-brambilla

-pesce-nome-di-battaglia-sandra-lintervista-per-non-dimenticare-video/

 

 

Milano 30/07/07

IL SALUTO DELLA REDAZIONE DEL SITO DI PUGLIANTAGONISTA CHE DEDICA A LUI LA SUA PRIMA PAGINA

Il compagno Giovanni Pesce lascia la nostra generazione orfana di un uomo che è stato la memoria vivente della lotta antifascista della Resistenza. Nei suoi libri-testimonianza che nella nostra gioventù abbiamo avidamente letto , si ritrovano le sue battaglie e  quelle degli uomini  che come lui non ebbero paura di mettere in gioco la loro vita per il nostro avvenire e quello dei nostri figli.

Da essi, negli anni più bui  della prima repubblica, in cui si respirava l'aria cupa della restaurazione, del colpo di stato, del fascismo strisciante abbiamo trovato la certezza della necessità di continuare il cammino partigiano. la resistenza non è terminata il 25 aprile 45!

La Resistenza vive ogni giorno in tutte le lotte sociali contro lo sfruttamento , la precarietà, l'emarginazione, nella vigilanza antifascista e nella lotta contro il militarismo guerrafondaio, nell'antirazzismo.

Essa purtroppo ha lasciato e continua a lasciare un percorso costellato da tanti, troppi nuovi-partigiani caduti ( un termine tante volte urlato negli anni 70 con le lacrime agli occhi, nei funerali di tanti nostri giovani compagni).

E' compito nostro, proseguendo l'opera di Pesce, di ricordarli tutti, i loro sogni, le loro speranze, perchè sono anche le nostre.Senza di esse non vi sarebbe che la certezza del buio della follia capitalista e del  suo baratro autodistruttivo .

Vogliamo citare un passaggio di un libro" Quando cessarono gli spari " di Giovanni Pesce edito da Feltrinelli proprio in quel formidabile anno 1977.

E' nell'ultima pagina  che leggiamo.

"- Sono uomini come questi i veri vincitori. Son partiti da lontano, quando i tempi bui permettevano solo la cospirazione più chiusa. Non hanno mai dubitato, nè vacillato, perchè hanno avuto fiducia in noi giovani, perchè hanno saputo insegnarci dov'era il nemico, dov'era l'amico...e ci hanno accompagnato con la loro fede sulla giusta strada. Una strada che Gramsci aveva indicato quando ai giudici del tribunale speciale fascista che lo condannavano disse: "Voi porterete l'italia alla rovina; spetterà a noi comunisti di salvarla".

A cura del collettivo redazionale dell'Archivio storico Benedetto Petrone


Nato  a Visone d'Asti nel 1918, emigrò in Francia, giovanissimo partì volontario nelle brigate internazionali in Spagna , rimanendo tre volte ferito. Tornato in Italia  clandestinamente, arrestato dalla polizia fascista e deportato a Ventotene: Dal 43 al 45 organizzatore e comandante partigiano della temuta 3a GAP

Fino all'ultimo si è impegnato affinchè la memoria  e l'esempio dei combattenti internazionalisti in Spagna non andasse perduto. Un idea scomoda in tempi in cui chi si ribella al capitale golobalizzatore corre il rischio di esser  definito "terrorista internazionale"

link

www.memoriedispagna.org

Senza tregua è il libro cult della nostra generazione;


comunicati

comunicato Conf COBAS

 

ONORE AL PARTIGIANO GIOVANNI PESCE

Oggi 30 luglio a Milano , c/o il Palazzo del Comune, dalle ore 15, verranno esposte le spoglie del compagno partigiano Giovanni Pesce (Visone).
Una delegazione della Confederazione Cobas sarà presente per tributare la riconoscenza verso uno dei grandi uomini della Resistenza, che ha contribuito a liberare l’Italia dal nazifascismo e combattuto successivamente contro la restaurazione democristiana, lo stragismo e il ripresentarsi di attuali scenari autoritari nella politica ridotta ad affarismo.
Ad Onorina, compagna di vita di Giovanni, le premurose ed affettuose condoglianze della Confederazione Cobas.
Di Giovanni Pesce –medaglia d’oro al valor militare, combattente e per 3 volte ferito in Spagna, al confino di Ventotene, Comandante Gap, autore di “Senza Tregua” ( il resoconto delle imprese che hanno sconfitto il fascismo) - ci piace ricordare l’animo indomito e la critica all’opportunismo, la costante attenzione alla formazione della personalità delle nuove generazioni affinché non cadano preda del qualunquismo e del revisionismo, avendo come “modelli” l’attuale società democratica basata sul carrierismo e l’equidistanza.
Il richiamo più volte rivolto agli “uomini forti” stava già a sottolineare la dura critica ai partiti di sinistra e al loro accomodarsi nelle Istituzioni, mentre nella società dei consumi continua a covare e si alimenta la canaglia e il culturame fascista.
Addio Giovanni Pesce, indimenticabile compagno per tutte le generazioni.

Confederazione Cobas

 
Roma 30 luglio 2007


Comunicato associazione AICVAS

L NOSTRO COMANDANTE CI HA LASCIATO. STAMATTINA.
UN ABBRACCIO CALDO E FORTE ALLA COMPAGNA NORI E UN CARO SALUTO: CIAO, COMPAGNO
K.C.  -  AICVAS  -  27/07/2007

DA KETTY CARRAFFA - MILANO

LETTERA AL COMANDANTE PESCE

Siamo da poco stati in Spagna, per un altro viaggio nella Storia, nella Memoria. Un viaggio che è stato voluto, fortemente, ancora una volta da Giovanni Pesce, “garibaldino” di Spagna, partigiano, instancabile compagno. Abbiamo inaugurato, a Madrid, come Associazione AICVAS, di cui Pesce è Presidente, la targa di commemorazione dei 4.500 volontari antifascisti italiani che accorsero in Spagna, nel 1936.
Il viaggio l’avevamo organizzato da tempo con una delegazione che partiva dall’Italia, in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano, per inaugurare questa splendida targa, realizzata dai compagni artisti di Carrara, su “ordinazione” del Comandante.
Siamo stati a Madrid, senza la sua presenza. E, naturalmente, rispetto a tanti altri “Viaggi della Memoria”, questo è stato particolarmente toccante. Eravamo già in apprensione per la sua salute, ma, al ritorno, sono riuscita a presentargli la relazione e la documentazione della cerimonia, svoltasi alla presenza delle autorità di Madrid e delle associazioni spagnole che si dedicano alla Memoria. Non ci sono parole per esprimere la mia profonda gratitudine per tutto quello che ho appreso, nel corso dei molti meravigliosi anni che ho avuto la fortuna di passare in amicizia con lui e con Nori. Ho avuto la fortuna di condividere con loro passione politica, impegno civile e il grande onore della loro conoscenza, fonte inesauribile di esperienze e positività.
Le sue ultime parole sono rimaste legate ai ricordi della Guerra civile di Spagna e di questo periodo dal quale è nato il suo grande impegno e i suoi ultimi pensieri sono stati rivolti ai giovani. Dalle sue parole, che ho avuto l’onore di leggere a Fuencarral, all’inaugurazione della targa; “E’ importante proseguire con l’attività di memoria e divulgazione dei valori di libertà, che attraverso il racconto delle nostre esperienze e testimonianze rappresentano la Storia, ma si mantengono vivi per l’energia e la passione dei giovani”. Un caldo abbraccio, non potremo mai dimenticare i tuoi racconti e la tua voce, Un saluto, con una parola che non finiremo mai di dire che a te piaceva tanto: ciao, compagno.

 

 

 

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