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Benedetto Petrone
 
Genova 2001
Ylenia
 

è consentita  la riproduzione a fini non di lucro dei materiali dell'Archivio Storico Benedetto Petrone con l'obbligo di riportarne  la fonte

 21 giugno 1941/26 giugno 1941 disastro ad Ovest

La Germania nazista invade la Russia sovietica:confusione ed incredulità a Mosca mentre Stalin  nello stesso giorno lancia tre direttive diverse 

La prima direttiva alla notizia dei bombardamenti aerei e delle azioni dei commandos è quella di respingere le provocazioni ignorandole. Stalin non vuole credere che Hitler lo ha anticipato sui tempi attaccandolo di sorpresa mentre l'Armata rossa sta ancora addestrando e mobilitando uomini, attendendo nuovi armamenti e senza una struttura di comando adeguata dopo le purghe che hanno falcidiato tutti gli stati maggiori privandoli di esperti militari ( VEDI MAGGIO 41 QUANDO STALIN NON VOLLE ASCOLTARE LE SPIE)

Direttive errate o mai arrivate provocarono all'inizio un grande sbandamento  e i tedeschi fecero centinaia di migliaia di prigionieri russi

La Marina si salva perchè ritenuta un'arma inutile.

In Crimea , presso la base navale di Sebastopoli, quest'ordine non giunse mai  e i marinai della flotta risposero immediatamente con l'antiaerea.

Alle 7,15 la seconda direttiva  ordinava di distruggere le forze nemiche entrate in territorio sovietico ma senza indicazioni di costruire una lina difensiva mentre i sovietici perdevano circa 950 chilometri quadrati all'ora

Berija, l'ombra nera di Stalin controllava tutto fuorchè la rete di comunicazioni.

In un paese in cui il controllo poliziesco era capillarmente diffuso , nessuno aveva predisposto la difesa delle linee telegrafiche e i commandos  misti formati da tedeschi e   oppositori russi e dei paesi occupati dall'Armata Rossa  distrussero in poche ore l'intero sistema di comunicazioni dell'esercito. IL caos fu totale e la crisi comunicativa determinò il collassamento dell'intera struttura militare incapace di reagire autonomamente. Ogni generale , ogni ufficiale subalterno attendeva ordini che non arrivarono mai. La paura di sbagliare ed essere deferiti alla corte m amrziale risultò fatale per centinaia di migliaia di uomini. L'intera flotta aerea schierata al confine occidentale fu distrutta al suolo perchè parcheggiata in ordine di parata.

un bombardamento tedesco su uno scalo ferroviario in Ucraina nel giugno 1941

 

 ore 12:oo, Radio Mosca annuncia:

L'attacco all'URSS è una realtà il governo sovietico ha ordinato di respingere gli sciacalli dalla nostra madrepatria. Le nostre perdite sono duecento uomini. ( purtroppo alle dodici di quel giorno  quelle militari erano oltre 40.000 e migliaia quelle civili)

Patriottismo femminista

Antonina Chochlova, studentessa di Mosca era a capo di un equipaggio di vogatori, si trovava al timone quando giunse la notizia della dichiarazione di guerra. Lei e i suoi compagni attraccarono la barca e si recarono all'ufficio di reclutamento. Lei fece presente ai suoi compagni che aveva intenzione di combattere per il suo paese e non per Stalin .:-E' un uomo, che si difenda da sè!- incredibilmente nessuno dei suoi compagni la denunciò alla polizia

un'eroica strega della notte, le donne pilota russe che bombardavano di notte

L'altro volto di Stalin

Sul piano militare Stalin, dimostrò tutti i suoi limiti nel voler immischiarsi ,facendo pesare la sua autorità nelle scelte dei capi di Stato Maggiore  e lanciando direttive contraddittorie  al limite della follia suicida, ma nelle stesse ore che faceva questi macroscopici errori,  genialmente lanciava ordini al suo staff economico di smantellare l'intero apparato produttivo esistente ad occidente per trasferirlo ad Oriente. Mai una disposizione fu così azzeccata! Ogni tornio, ogni pressa , ogni trattore, ogni attrezzo trasferito ad oriente divenne pochi mesi dopo l'arma decisiva per fermare l'avanzata hitleriana e condurla dopo una dura lotta alla definitiva sconfitta.

i responsabili dell'apparato produttivo russo che fu spostato  a Est, oltre gli Urali e che permise alla Russia di resistere

Disastro a Ovest

Il pomeriggio del 22 giugno centinaia di migliaia di soldati tedeschi attraversarono l'infinita frontiera che partendosi dal Baltico giungeva al delta del Danubio. Avevano l'aspetto dei conquistatori invincibili dopo che avevano soggiogato l'intera Europa. Uno scrittore italiano, Curzio Malaparte vide un soldato tedesco che attraversava il confine con una civetta appollaiata sul pugno. Era l'uccello sacro della dea Atena e quel soldato, poche settimane prima, l'aveva portato via dall'Acropoli di Atene

2.300.000 soldati tedeschi, 2000 aerei, 3350 carri armati e 7184 pezzi di artiglieria fecero a pezzi le armate russe che erano state schierate senza difese appropriate lungo il confine 

Un cingolato tedesco che trasporta un cannone da campagna  e relativi serventi. la superiorità tecnica tedesca era impressionante e permise di superare gli ostacoli naturali che sembravano insormontabili

ore 20.00 Stalin lancia la terza direttiva: contrattaccare su tutto il fronte  attraversando il confine e d impadronirsi della città polacca di Lublino , in territorio tedesco entro 48 ore. E' quella che si chiama la direttiva della controffensiva che ricalcava il piano di attacco alla Germania  che era stato studiato da tempo  da Stalin ma la cui preparazione pratica a detta dei generali russi aveva bisogno di circa un anno. In quel contesto,  produsse solo solo l'attacco suicida delle unità migliori dell'esercito russo contro un nemico  che avanzava come un rullo compressore. 

23 giugno 1941: nel Baltico l'armata rossa perdeva 5000 soldati al giorno, il Ucraina ne perdeva circa 16.000, in Bielorussia perdeva  23.000 soldati al giorno. in media moriva un soldato russo ogni due secondi

in questa trincea i soldati russi hanno sparato sino all'ultimo colpo e si sono difesi con la baionetta sino alla morte

L'eroismo degli aviatori russi

Il bombardamento di Minsk fu micidiale. la Luftwaffe dominava i cieli e i piloti russi maledicevano coloro che avevano fatto in modo che centinaia di caccia fossero stati distrutti al suolo. I pochi rimasti  si rifiutarono di cedere e  già il 22 giugno in 15 si lanciarono con i loro aeroplani contro i bombardieri tedeschi speronandoli.

Il primo fu il  tenente  I I Ivanov, che finite le munizioni si lanciò contro un aereo tedesco. Fu imitato da tantissimi piloti e nel corso della seconda guerra mondiale ci furono ben 636 speronamenti che spesso portarono alla morte dei piloti russi.Ben 358 avvennero nelle prime settimane del conflitto quando sembrava che tutto era perduto fuorchè l'onore della  Grande Madre Russia

Polikarpov I-16 con questo aereo molti piloti russi speronarono molti aerei tedeschi La scritta dice: Per la Russia!

26 giugno 1941, Il capitano Nicolaji Gastello ed il suo equipaggio entrano nella leggenda: in volo sopra Molodechno sono colpiti ad un serbatoio che prende fuoco, ma invece di paracadutarsi dirigono su una colonna  di camion e carri armati tedeschi schiantandosi su di essi

Poche ore prima  a mezzanotte del 25,  nella stessa zona  una colonna di carri sovietici comandati da l generale Filatov s'imbattè in un manipoli di ufficiali tedeschi che facevano il bagno nudi in un ruscello .  50 ufficiali tedeschi furono  uccisi e 4 catturati. Con loro le mappe dell'intera armata tedesca della Zona Centro ed  i piani dell'attacco nazista a Minsk.

Un eroe per caso

Filatov un generale della riserva , alla luce di quelle mappe ignorò gli ordini ricevuti e si diresse con i suoi uomini su Minsk per difenderla . Diverrà così un eroe per caso.

Mancano le munizioni? Molotov contro i carriarmati

Ivan Russjanov , comandante della 100 divisione di fanteria, un veterano della guerra di Spagna, sopravvissuto alle purghe staliniane, requisì in città dodici camion di bottiglie da una fabbrica di vetro e ordinò ai suoi uomini di riempirle di benzina. Con quelle bottiglie molotov cercò di fermare i panzer tedeschi. 

Quando la battaglia  di  Minsk terminò non rimasero che macerie , ma i tedeschi compresero che i russi non li avrebbero accolti come liberatori. 

la disperazione di una donna russa dopo aver perso tutto sotto i bombardamenti tedeschi

 

Stalin dopo dieci giorni di silenzio si rivolse al popolo russo chiamandolo alla difesa della patria, della grande madre Russia e il popolo si strinse intorno al voszd, il piccolo padre, per il nazifascismo iniziava il conto alla rovescia

( vedi anche http://cronologia.leonardo.it/storia/a1941p.htm)

http://cronologia.leonardo.it/storia/a1941i.htm

VEDI ;MAGGIO 41 QUANDO STALIN NON VOLLE ASCOLTARE LE SPIE)

 

A.C della redazione dell'Archivio Petrone

Spunti tratti da :

Il silenzio di Stalin

di 

Constantine Pleshakov

edizioni Corbaccio , Milano, 2007

Foto pubblicate  da :Sette Anni di Guerra e provenienti da cinegiornali d'epoca

 

 

 

 

 

 

   

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