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Benedetto Petrone

FRANCESCO LOPEZ UN REGISTA IMPEGNATO AL RECUPERO DELLA MEMORIA DI BENEDETTO

Iniziative
Genova 2001
Ylenia
 
 
 
 
 

8 febbraio 1892,  nasce il compagno Bruno Fortichiari (Loris)

Colui che il 24 novembre 1914, presentò l´ordine del giorno che decretò l´espulsione di Benito Mussolini dal partito socialista

i  suoi compagni lo ricordano in questo articolo che Pugliantagonista riporta integralmente  come da prassi.


 Da parte nostra ricordiamo la coerenza e la caparbietà con la quale i comunisti internazionalisti hanno portato avanti la lotta politica all'interno del movimento comunista, ma anche le difficoltà,  le incomprensioni e i dissidi, anche personali,che  hanno tormentato la vita della sinistra  comunista italiana ed internazionale( la redazione dell'Archivio)Da parte nostra mettiamo a disposizione di tutti voi queste pagine affinchè scriviate l'altraStoria, quella che spesso una sinistra irosa e settaria ha cercato vicendevolmente  di cancellare, ritenendo ciò un contributo per il superamento di inutili steccati e la ricostruzione di una Nuova Sinistra Anticapitalista


       segnalato dal CIRCOLO DI INIZIATIVA PROLETARIA GIANCARLO LANDONIO VIA STOPPANI,15 -21052 BUSTO ARSIZIO –VA- ITALIA(Quart. Sant’Anna dietro la piazza principale)– a poca strada dall'uscita autostrada A8 Laghi – e-mail: circ.pro.g.landonio@tiscali.it

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FORTICHIARI BRUNO, Antologia di scritti, MIlano, Iniziativa comunista, 1992,8°, pp. XVI + 358 + 52 + 4, 12 foto n.t., bross. illustrata. (vedi alla fine)
 
 
Bruno Fortichiari (Loris).  [scritto da Dino Erba per Wikipedia]
 
Nacque a Luzzara (Reggio Emilia) l´8 febbraio 1892. A 15 anni fondò il circolo giovanile socialista di Luzzara e dette avvio alla sua attività giornalistica, collaborando con «L´Avanguardia», organo settimanale della Federazione Giovanile Socialista (FGS), con «Giustizia», settimanale di Reggio Emilia, diretto da Camillo Prampolini, e con altri fogli socialisti locali. Nel settembre 1910, partecipò al Congresso nazionale della FGS a Firenze; nel 1911, seguì a Milano un corso di studi cooperativi e sindacali, organizzato dalla Società Umanitaria, di cui divenne poi funzionario presso la sede di Piacenza. L´impegno nella FGS lo mise in contatto con Amadeo Bordiga. Il 1° dicembre1912 fu nominato responsabile della Sezione e della Federazione milanese, nel cui ambito svolse un´intensa attività organizzativa, accompagnata da un altrettanto intenso impegno pubblicistico, che caratterizzò tutta la sua vita. Icon lo scoppio della guerra mondiale, fu in prima linea nella lotta contro l´intervento dell´Italia e, il 24 novembre 1914, presentò l´ordine del giorno che decretò l´espulsione di Benito Mussolini dal partito. A Milano, per tutta la durata del conflitto, con Luigi Repossi e Abigaille Zanetta fu instancabile organizzatore di iniziative di denuncia e, quando possibile, di manifestazioni proletarie contro la guerra e le sue conseguenze. Nel settembre del 1915, diffuse il «Manifesto di Zimmerwald», guadagnandosi la prima condanna al carcere e al confino, alla quale ne seguirono altre, che ostacolarono ma non impedirono la sua attività. Nel dopo guerra, si prodigò per dare sbocco organizzativo ai grandi movimenti proletari, dalle lotte contro il caro-vita all´occupazione delle fabbriche, sostenendo posizioni politiche sempre più coerenti con gli obiettivi rivoluzionari indicati dalla Terza Internazionale (IC), fondata a Mosca nel marzo 1919. Dalla seconda metà del 1920, fu partecipe a tutte le iniziative che avrebbero portato alla formazione del Partito comunista. Grazie a questo impegno, alla fondazione del partito (Livorno, 21 gennaio 1921), fu eletto nel Comitato esecutivo, con Bordiga, Ruggero Grieco, Repossi e Umberto Terracini, assumendo la delicata responsabilità dell´Ufficio I, ossia dell´apparato illegale. Impegno che assolse con grande competenza, di fronte a una reazione statale e fascista sempre più violenta. Dette forte impulso alla formazione dei gruppi di autodifesa del partito, proponendo la collaborazione con altre forze politiche, come in occasione della marcia su Roma, quando prese contatti con il popolare Guido Miglioli ed Emilio Lussu, per contribuire all´azione difensiva, che essi avevano attuato nel Cremonese e in Sardegna. Nel contrasto che si manifestò tra il PCd´I e l´IC, dopo il Terzo Congresso (22 giugno - 12 luglio 1921), Fortichiari fu uno dei principali esponenti della corrente di sinistra, sebbene mantenesse la sua divergenza con Bordiga, riguardo l´astensionismo. Alle elezioni del 6 aprile 1924, fu eletto deputato; in seguito, pur partecipando all´attività di partito, si dimise da ogni incarico. Le sue successive iniziative a sostegno della sinistra, come il Comitato di Intesa, furono costantemente represse dall´IC, rappresentata in Italia da Jules Humbert-Droz, benché la linea centrista di Antonio Gramsci si stesse rivelando pericolosamente fallimentare. Prima che a Milano il fascismo impedisse con la forza ogni attività politica, il 22 marzo 1925 Fortichiari organizzò in piazza Castello il comizio di Bordiga, che confermò un consenso plebiscitario per la Sinistra. Con l´arresto di tutti i deputati comunisti, l´8 novembre 1926, fu condannato a cinque anni di confino, ma fu rimesso in libertà dopo un anno, in quanto affetto da tubercolosi. Stabilitosi a Milano, incontrò molte difficoltà a trovare un lavoro stabile e, quando lo trovò, la pubblicazione sul «Popolo d´Italia» (12 giugno 1929) della sua espulsione dal PCI gli creò nuovi ostacoli. Pur sotto la costante vigilanza della polizia e del PCI, riuscì a stabilire contatti con Luigi Repossi, Mario Lanfranchi, Giusto Della Lucia e Francesca Grossi (compagna di Onorato Damen), con i quali scrisse e diffuse documenti firmati inizialmente «Gruppo Comunista» e poi Sinistra Comunista». Durante la guerra, nel 1942-1943, dopo contatti con i primi nuclei di comunisti internazionalisti, con Lelio Basso di «Bandiera Rossa» e con altri socialisti, collaborò con il «Lavoratore», di Legnano (Milano), pubblicato clandestinamente dal gruppo dei fratelli Carlo e Mauro Venegoni. Nonostante il PCI diffondesse calunnie contro di lui, Fortichiari scelse di rientrare nel partito, ottenendone l´ammissione solo dopo la Liberazione, a fine giugno 1945. Sempre circondato da diffidenza, non gli furono assegnati compiti politici di rilievo, finché, il 28 aprile 1947, fu nominato presidente della Federazione Provinciale delle Cooperative di Milano, per relegarlo in una sorta di limbo politico. Nell´agosto1950, lasciò la carica e si ritirò a Luzzara, dove trovò occupazione come segretario della locale cooperativa. Il suo indiscusso prestigio presso la base del partito gli procurò un controllo sempre più asfissiante da parte della direzione mentre, di pari passo, diventava punto di riferimento per un malcontento, che si stava trasformando in opposizione al neo riformismo di Togliatti. Il 21 giugno 1956 firmò con Luciano Raimondi il primo numero del mensile «Azione Comunista» e, il 4 luglio lesse su «L´Unità» «Fortichiari non è più nel partito». Prendeva avvio il tentativo di costituire il Movimento della Sinistra Comunista, verso cui inizialmente confluirono, oltre ai fuorusciti dal PCI, tra cui Giulio Seniga, i Gruppi Anarchici di Azione Proletaria (GAAP), con Arrigo Cervetto e Lorenzo Parodi, i comunisti internazionalisti di Onorato Damen, i trotzkisti dei Gruppi Comunisti Rivoluzionari di Livio Maitan, nonché intellettuali comunisti, come Danilo Montaldi, o socialisti, come Giorgio Galli. Questa esperienza, dopo aver ravvivato il panorama della sinistra antistalinista italiana, si concluse tra alterne vicende, nel 1965, quando anche Fortichiari, superati i settant´anni e con problemi di salute, pensò di ritirarsi dall´attività politica. Nel 1970, infranse questa decisione, iniziando a pubblicare le «Lettere aperte ai compagni della Sinistra Comunista» e collaborando con un gruppo di giovani che, nel 1972, dette vita al bollettino «Iniziativa Comunista». Attento agli  avvenimenti degli anni Settanta, partecipò a dibatti e conferenze organizzati dal Circolo La Comune e da Lotta Comunista. La morte lo colse a Milano, il 4 gennaio 1981.
 
[Mirella Mingardo, Mussolini, Turati e Fortichiari: La formazione della sinistra socialista a Milano. 1912-1918, Genova, Graphos, 1992. Celso Beltrami - Iunio Valerio Maggiani, Vita e idee di Bruno Fortichiari, La figura e l´opera del militante rivoluzionario nel corso dei diversi momenti del suo cammino politico e biografico, Ed. Prometeo, Milano, 2000. Bruno Fortichiari, Comunismo e revisionismo in Italia, Testimonianze di un militante rivoluzionario, Presentazione di Luigi Cortesi, Tennerello Editore, Torino, 1978. Bruno Fortichiari, Antologia di scritti, A cura di Iniziativa Comunista, Reprint Giovane Talpa, Milano, 2005. Bruno Fortichiari, In memoria di uno dei fondatori del PCd´I, (Antologia di scritti), A cura di Luigi Pisani, Edizioni Lotta Comunista, Milano, 2006.
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24 gen 2003 ... Bruno Fortichiari. 1892 - 1981. Per ora sono disponibili in italiano le seguenti opere - direttamente nell'archivio o tramite links ad altri ...
www.marxists.org/italiano/fortichiari/index.htm - 3k - Copia cache - Pagine simili
http://www.marxists.org/italiano/fortichiari/index.htm
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