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2 marzo 1919 a MOSCA nasce la Terza Internazionale comunista

PAGINA SEGNALATA  E CURATA DAI COMPAGNI DI

RIVOLUZIONE COMUNISTA

Marzo 2009 Edizione a cura di----
RIVOLUZIONE COMUNISTA
  SEDE CENTRALE: P.za Morselli 3 - 20154 Milano
e-mail: rivoluzionec@libero.it
http://digilander.libero.it/rivoluzionecom/

 

IL 2 MARZO 1919 E' STATA FONDATA A MOSCA, AL SUO PRIMO CONGRESSO DURATO CINQUE GIORNI, LA III° INTERNAZIONALE, CHIAMATA INTERNAZIONALE COMUNISTA (ABBREVIATA COMINTERN). DI FATTO PERO', ESSA SI ERA GIA' ANDATA  CREANDO NEL 1918 CON LA FORMAZIONE, IN PARECCHI STATI, DI PARTITI COMUNISTI SORTI DALLA LOTTA A FONDO CONTRO LA POLITICA RIFORMISTA, PATRIOTTICA, SOCIAL-IMPERIALISTICA DELLA II° INTERNAZIONALE.
 
  L'INTERNAZIONALE COMUNISTA SORSE COME PARTITO COMUNISTA MONDIALE, PER GUIDARE, SULLA SCIA DELLA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE, LE MASSE SFRUTTATE DEL MONDO INTERO A LIBERARSI DALLA SCHIAVITU' CAPITALISTICA , DA QUEST'ULTIMA FORMA DI SCHIAVITU'  CHE E' IL LAVORO SALARIATO, E FONDARE LA REPUBBLICA MONDIALE DEI SOVIET, REALIZZAZIONE DELLA DITTATURA DEL PROLETARIATO, DELLA VITTORIA DEI LAVORATORI
SUL CAPITALISMO... 
 
lunedì, 02 marzo 2009 da: http://comintern.splinder.com/
Conquistato e registrato (Lenin, 1919)

http://comintern.splinder.com/post/4191163/Conquistato+e+registrato+%28Leni

 

martedì, 01 marzo 2005
Conquistato e registrato (Lenin, 1919)

 

(Per la fondazione della Terza Internazionale, a Mosca il 2 marzo 1919)

Nella rivoluzione è duraturo solo ciò che è stato conquistato dalle masse del proletariato. Merita di essere registrato solo ciò che è stato conquistato in modo realmente duraturo.

La fondazione della III Internazionale, dell'Internazionale comunista, a Mosca, il 2 marzo 1919, è stata la registrazione di ciò che hanno conquistato le masse non solo russe, non solo di Russia, ma anche tedesche, austriache, ungheresi, finlandesi, svizzere, in breve, le masse proletarie internazionali.

E appunto per questo è una cosa stabile la fondazione della III Internazionale, la fondazione dell'Internazionale comunista.

Solo quattro mesi fa non si poteva ancora dire che il potere sovietico, la forma sovietica dello Stato, era una conquista internazionale. In quel potere era implicito qualcosa, e qualcosa di sostanziale, che non apparteneva soltanto alla Russia, ma a tutti i paesi capitalistici. E tuttavia non si poteva ancora dire, prima della verifica dei fatti, quali modificazioni, di quale portata e profondità, avrebbe recato l'ulteriore sviluppo della rivoluzione mondiale.

La rivoluzione tedesca ha fornito questa verifica. Un paese capitalistico progredito - dopo l’ultimo dei paesi più arretrati - ha mostrato al mondo intero, in un breve periodo di tempo, in poco più di cento giorni, non solo le stesse forze fondamentali della rivoluzione, non solo la sua stessa direzione fondamentale, ma anche la stessa forma fondamentale della nuova democrazia proletaria: i soviet.

In pari tempo, in Inghilterra, in un paese vincitore, nel paese più ricco di colonie, nel paese che più di ogni altro era e aveva fama di essere un modello di "pace sociale", nel paese capitalistico più antico, registriamo un vasto, incontenibile, divampante e poderoso sviluppo dei soviet e delle nuove forme sovietiche della lotta proletaria di massa; gli Shop stewards committees, i comitati dei delegati di fabbrica.

In America, nel paese capitalistico più giovane e forte, si riscontra un'immensa simpatia delle masse operaie per i soviet.

Il ghiaccio è rotto.

I soviet hanno vinto in tutto il mondo.

Hanno vinto anzitutto e soprattutto nel senso che si sono conquistati la simpatia delle masse proletarie. Questo è l'essenziale. Nessuna atrocità della borghesia imperialistica, nessuna persecuzione, nessun assassinio di bolscevichi potrà strappare alle masse questa conquista. Quanto più la borghesia "democratica" infierirà, tanto più durature saranno queste conquiste nell'animo delle masse proletarie, nei loro sentimenti, nella loro coscienza, nella loro eroica volontà di lotta.

Il ghiaccio è rotto.

Ecco perché il lavoro della conferenza internazionale comunista di Mosca, che ha fondato la III Internazionale, si è svolto così agevolmente, senza impacci, con tanta serenità e fermezza.

Abbiamo registrato ciò che era stato conquistato. Abbiamo trascritto sulla carta ciò che era già radicato nella coscienza delle masse. Tutti sapevano (anzi tutti vedevano, sentivano, percepivano, ognuno in base all'esperienza del suo paese) che stava divampando un movimento proletario nuovo, che non aveva precedenti per forza e profondità, che non si sarebbe adattato a nessuna delle vecchie cornici, che non sarebbe stato frenato né dai grandi maestri del meschino politicantismo, né dai Lloyd George e dai Wilson del capitalismo "democratico" anglo-americano, noti a tutto il mondo per la loro perizia e abilità, né dai Renaudel, Henderson, Branting e da tutti gli altri eroi del socialsciovinismo, che ne hanno fatto di cotte e di crude.

Il nuovo movimento avanza verso la dittatura del proletariato, nonostante tutte le oscillazioni, nonostante le più gravi sconfitte, nonostante l'inaudito e inverosimile caos "russo" (se si giudica dall' esterno, dal di fuori), avanza verso il potere sovietico con la forza di un torrente di milioni e decine di milioni di proletari che tutto travolge nel suo corso.

Abbiamo registrato tutto questo. Nelle nostre risoluzioni, tesi, rapporti e discorsi si è fissato quanto è già stato conquistato.

La teoria del marxismo, illuminata dalla viva luce della nuova esperienza degli operai rivoluzionari, arricchita dall'apporto di tutto il mondo, ci ha aiutato a capire che tutto si svolge secondo certe leggi. Essa aiuterà i proletari del mondo intero che combattono per distruggere la schiavitù salariata capitalistica a prendere chiara coscienza dei fini della loro lotta, a procedere con più fermezza per la via già tracciata, a vincere in modo più sicuro e stabile e a consolidare la vittoria.

La fondazione della III Internazionale, dell'Internazionale comunista, è il preludio della repubblica internazionale dei soviet, della vittoria internazionale del comunismo.

Lenin, 5 marzo 1919

V. anche:
- Lenin, Tesi sulla democrazia borghese e la dittatura proletaria
- Bucharin, La piattaforma dell'Internazionale comunista
- L.Trozki, Manifesto dell'Internazionale Comunista al proletariato di tutto il mondo
- Lenin, La III Internazionale e il suo posto nella storia

Bibliografia
- J.Degras: Storia dell'I.C. (attraverso i documenti ufficiali), tomo primo (1918-1922), Feltrinelli.

 

 

 

 

   

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