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 28 marzo 1997-28 marzo 2012

15 anni dopo

L'INIZIATIVa PER NON DIMENTICARE  LA TRAGEDIA DELLA KATER I RADES:

Il comunicato degli organizzatori con i ringraziamenti per la partecipazione:

A nome dell’Osservatorio sui Balcani di Brindisi e di tutte le associazioni antirazziste presenti sul territorio brindisino  i sottoscritti Antonio Camuso e Roberto Aprile ringraziano  tutti coloro che hanno partecipato  , in gran numero alla commemorazione della tragedia della Kater I rades. 

A quindici anni di distanza  di fatto è stata idealmente  l’intera comunità brindisina che si è raccolta sul lungomare per un omaggio silenzioso con il lancio di fiori in mare, in memoria delle vittime della strage del Venerdì Santo del 1997.

“-Mai così tanti!”- … possiamo affermare, soddisfatti, per questo ennesimo segnale di solidarietà dato dalla città di Brindisi che non smentisce il suo cuore aperto a chi soffre e viene a cercare nel nostro porto un anelito di speranza.

In questo contesto gradita ed auspicata è stata la presenza di monsignor Talucci e della viceprefetto Maria  Rita Iaculli, oltre che rappresentanti del Comune di Brindisi, di partiti, sindacati, associazioni e singoli cittadini che si sono stretti intorno alla rappresentanza della nutrita ed integrata comunità albanese che vive a Brindisi.

Una manifestazione esemplare di solidarietà umana da parte di una città che, nonostante  i gravi problemi di carattere economico, mai si è lasciata andare a fenomeni di discriminazione e razzismo ei confronti dei migranti, di qualunque etnia o nazionalità appartenessero.

Noi riteniamo che ciò faccia, nonostante tutto , di Brindisi una città da prendere da esempio, anche un luogo dove poter sperimentare nuove forme di relazione, integrazione , interazione con i numerosi migranti che  ivi risiedono stabilmente o no e che tali processi dovrebbero essere aiutati con opportune risorse economiche  di cui attualmente la nostra città non può avere , lasciata sola, a disposizione.

Non a caso lo spirito di solidarietà del marzo del 91 è sentito come l’anello comune delle diverse anime del volontariato cattolico e laico di questa città ritenendolo un valore aggiunto nel nostro spirito identitario  di brindisini di cui possiamo andare sicuramente fieri e l’aver ostinatamente testimoniato tale volontà solidale in questi quindici anni, ogni 28 marzo, è forse  la risposta più inequivocabile.

Quanto questo sforzo sia stato premiato lo abbiamo toccato con mano nell’aver  ammirato la bellissima rappresentazione  dei giovani  artisti ( in gran parte nostri concittadini, come lo stesso ideatore del progetto Luigi D’Elia) diretti  dai registi Francesco Niccolini e  Fabrizio Pugliese , nell’opera teatrale “-Kater ; primo movimento”-.

Questo rinnovato senso di partecipazione, in nuove forme , come quello artistico,  riteniamo che sia il miglior segnale di passaggio di testimone  tra generazioni di antirazzisti, di esseri umani  sensibili alle altrui sofferenze,  di appartenenti ad una terra che da sempre è stata patria  e porto di migranti.

Un ringraziamento particolare è ai media , in particolare locali, le diverse TV, i giornali quali il Quotidiano di Brindisi, la Gazzetta del Mezzogiorno , Senza Colonne,  che in questi anni ci hanno supportato con i loro articoli, le interviste contribuendo  al mantenere viva LA sensibilità comune su quella tragedia .

Prendiamo infine atto  e ringraziamo della volontà di chi attualmente  sta amministrando il nostro Comune nel ricercare un luogo dove  rendere stabile  non solo la memoria della tragedia della Kater I rades e di tutte quelle legate ai flussi migratori, ma anche  dove  si possa mostrare  ai visitatori, agli studenti, ai nostri stessi concittadini, l’impegno solidale  di questa città, nell’intero corpo sociale, religioso, politico e noi saremo coerentemente al fianco di questo sforzo.

 

Antonio Camuso

Roberto Aprile

 

Osservatorio sui Balcani di Brindisi

Brindisi 30 marzo 2012

le foto dell'iniziativa

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mons Talucci e viceprefetto

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rappresentante albanesi a Brindisi

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il regista Niccolini

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L'articolo del Quotidiano di Brindisi

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l'articolo di senza colonne

 


 

  Le iniziative a Brindisi per ricordare la strage del canale d’Otranto, quindici anni dopo...

 LA LOCANDINA DELL'EVENTO  

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Quest’anno, l’anniversario della strage di donne e bambini albanesi morti affogati all’interno della barchetta albanese Kater I Rades , speronata nel Canale d’Otranto durante una operazione di “respingimento di profughi”,  il venerdì Santo di quindici anni fa , verrà ricordato  qui a Brindisi con una duplice iniziativa che coinvolgerà cittadini italiani e albanesi , associazioni antirazziste e giovani artisti.

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Con la sentenza del tribunale  di appello di Lecce, del 28 giugno 2011, la vicenda processuale  nei tribunali pugliesi si può dichiarare conclusa  e non ci illudiamo che in Cassazione si possano avere dei colpi di scena tali da riportare sul banco degli imputati i mandanti di quella strage: ovvero la classe politica al governo e all’opposizione in  quel lontano 1997 che, in piena tornata elettorale , si cimentò in una campagna razzista e di terrorismo mediatico dipingendo i profughi albanesi come la peggior specie dell’Umanità.

 

Da quindici anni,le associazioni antirazziste  pugliesi, celebrando il 28 marzo con il lancio dei fiori in mare, hanno ostinatamente affermato che simili follie sono sempre in agguato quando  l’intolleranza e  l’odio xenofobo sono utilizzati per raccogliere voti e consenso.

Noi crediamo, invece, che la  solidarietà umana  che mosse la popolazione brindisina  nel’91, ad accogliere e 20.000 albanesi , è l’esempio utile da cui costruire politiche di accoglienza e reciproco confronto tra popoli e che Brindisi  possa avere un ruolo importante in ciò.

 

Oggi la Kater i Rades , un relitto “scomodo”  è stato smembrato ed in parte trasferito ad Otranto , ma essa, e il ricordo e il dolore per le sue giovani vittime,  continuerà a vivere a Brindisi, nel nostro impegno e nei  nostri cuori di antirazzisti ma anche,  grazie all’impegno civile di un gruppo di giovani artisti, ricercatori del luogo e dell’opera del regista Francesco Niccolini, con la rappresentazione teatrale “Kater I Rades, primo movimento ”  che sarà effettuata in pubblico per la prima volta a Brindisi alle 18,30  del 28 marzo 2012 presso la Casa del Turista (lungomare del porto).

 

Invitiamo tutti  il 28 marzo 2012  a Brindisi

Ore 17.00 sul lungomare del porto (antistante i giardinetti) ricordo dei naufraghi e lancio di fiori in mare

Ore 18.30 Casa del Turista (lungomare, pressi palazzo Montenegro) : rappresentazione “Kater I Rades, primo movimento” di Francesco Niccolini

Ore 20.00 Replica della performance

 

Ricordiamo a tutti che la rappresentazione teatrale , pur essendo gratuita,   avendo un numero di posti limitati (81, quante furono le vittime accertate dalle sentenze dei tribunali) è possibile parteciparvi solo dietro prenotazione telefonica al numero:331 3477311 info www.cooperativathalassia.it

 

Per info adesioni manifestazione Osservatorio sui Balcani di Brindisi 338 5872349 –368 582406 osservatoriobrindisi@libero.it

Si allegano locandina dell’evento, comunicato stampa congiunto degli organizzatori dell’evento e foto manifestazione settembre 97

 

OSSERVATORIO SUI BALCANI DI BRINDISI

osservatoriobrindisi@libero.it

Brindisi 20 marzo 2012


 

 

La Residenza Teatrale CETACEI di Maccabeteatro e Thalassia

OSSERVATORIO SUI BALCANI, Brindisi

con il patrocinio del COMUNE DI BRINDISI

presentano

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sabato 18 febbraio 2012, ore 18:00

Sala Conferenze Palazzo Granafei-Nervegna,

presentazione del libro

IL NAUFRAGIO, morte nel mediterraneo

(Ed. Feltrinelli)

il naufragio della Kater I Rades, 15 anni dopo

ne discutono Francesco Niccolini e l’autore Alessandro Leogrande

 

Nell’ambito del laboratorio di ricerca e narrazione organizzato dalla residenza teatrale CETACEI.

La residenza teatrale CETACEI di Maccabeteatro e Thalassia è un progetto TEATRI ABITATI, una rete del contemporaneo, progetto finanziato dal FESR ed affidato dalla Regione Puglia-­‐ Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo al Teatro Pubblico Pugliese.

 

In collaborazione con CAFFE’ LIBRERIA CAMERA A SUD, Brindisi

 

Erano quasi le sette di sera del 28 marzo 1997, venerdì di Pasqua. In Albania c’era la guerra civile e la gente scappava come poteva dall’altra parte del Canale d’Otranto. In Italia montava la paranoia dell’invasione albanese e si apriva la stagione dei respingimenti. Alle 18,57 la Kater i Rades, una piccola motovedetta partita da Valona stracarica di profughi, affonda nello scontro con la corvetta della Marina Militare Italiana Sibilla e cola a picco: 57 morti, soprattutto donne e bambini, 24 dispersi e 34 superstiti.

81 vittime: lo stesso numero di vittime della strage di Ustica, lo stesso muro di gomma.

Il naufragio della Kater i Rades è una pietra di paragone perché, a differenza dei molti altri avvolti nel silenzio, è possibile raccontarlo."

 

Alessandro Leogrande (Taranto 1977) è vicedirettore del mensile "Lo straniero". Cura una rubrica settimanale sul "Corriere del Mezzogiorno" e collabora con quotidiani e riviste, tra cui "Saturno", inserto culturale de "il Fatto Quotidiano". Dopo l'esordio con Un mare nascosto (L'ancora del Mediterraneo 2000), un'inchiesta sulla sua città d'origine, stretta fra crisi industriale, inquinamento e ascesa del telepredicatore Giancarlo Cito, Alessandro Leogrande ha raccontato con reportage narrativi le nuove mafie, i movimenti di protesta, lo sfruttamento dei braccianti stranieri nelle campagne: Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali (L'ancora del Mediterraneo 2003; nuova edizione Fandango 2010); Nel paese dei vicerè. L'Italia tra pace e guerra (L'ancora del Mediterraneo 2006); Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (Mondadori 2008, con cui ha vinto il Premio Napoli – Libro dell'Anno, il Premio della Resistenza Città di Omegna, il Premio Sandro Onofri, il Premio Biblioteche di Roma). Ha curato le antologie Nel Sud senza bussola. Venti voci per ritrovare l'orientamento (L'ancora del Mediterraneo 2002, insieme a Goffredo Fofi) e Ogni maledetta domenica. Ottostorie di calcio (minimum fax 2010).

 

Francesco Niccolini (Arezzo, 1965). Drammaturgo, sceneggiatore, talvolta regista.

Da molti anni lavora, studia e scrive con Marco Paolini: il loro ultimo lavoro è ITIS Galileo.

Ha scritto testi e spettacoli per Sandro Lombardi, Arnoldo Foà, Anna Bonaiuto, Luigi D'Elia, Massimo Schuster, Antonio Catalano, Enzo Toma, Fabrizio Saccomanno e molti altri.

Ha collaborato con Radio3 e con la Televisione Svizzera Italiana.

Tiene corsi e laboratori di scrittura teatrale e drammaturgia in Italia e all'estero, in particolare dirige da dieci anni la non scuola di Rosignano Marittimo e da quattro anni è uno dei docenti di drammaturgia di Prima delTeatro (San Miniato, Pisa).

Tra le sue ultime pubblicazioni: La guerra grande dell'Arno (2011, audio libro Scienza express), Trilogia del Salento (2009, Titivillus).

 

INFO: RESIDENZA CETACEI di MACCABETEATRO e  THALASSIA

Mob. 331/3477311 – 393/9629084

Mail: residenzacetacei@cooperativathalassia.it

Web: www.cooperativathalassia.it

 

 

   

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1)Brindisi 12 anni di lotte al fianco dei migranti

2)Brindisi,           8 marzo 1991, ventimila albanesi

3)Il Comitato di solidarietà italo-albanese di Brindisi

4) 28/3/97 la strage del canale d'Otranto

5)le iniziative per ricordare i morti della Kater

6)Kater: i fatti raccontati dai superstiti

7) Il processo ai responsabili della strage della Kater

8) la Pivetti disse ributtateli a mare!

9) The case of the Kater I Rades (Zobeida , Australia)

10) La mostra sull'affondamento della Kater

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