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ANPI BRINDISI nell'A.S.B. Petrone

  le attività dell'ANPI di Brindisi , dal 2014 in poi, sono

trasferite con tutti gli aggiornamenti sul sito ufficiale dell'ANPI di Brindisi al link  ANPI>>> 

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Iniziative

 

 
Genova 2001
 

 

Ylenia
 
 
 

  BRINDISI 15 DICEMBRE 2014

Banchetto informativo dell'ANPI Brindisi in Piazza Vittoria con la presenza d'onore del deportato Oscar Pronat


 

9 DICEMBRE 2014

Francavilla Fontana (BR)

Il salvataggio della memoria  di Donato Della Porta  comandante partigiano francavillese a tutti sconosciuto

le foto dell'iniziativa tenutasi dinanzi a centinaia di studenti, grazie alla collaborazione dei professori degli istituti della città. Presenti la sorella del partigiano e molti dei suoi parenti.

Al termine il sindaco ed il prefetto hanno voluto salutare con un omaggio l'anzia sorella di Della Porta

 

 


ci scusiamo per non aver aggiornato le pagine dell'ANPI su questo sito , nel corso del 2014, ma sono tutte disponibili sul  sito ufficiale della ANPI di Brindisi


Brindisi 22 novembre 2013

inaugurazione mostra documentaria

SOVVERSIVI  1900-1943

LE FOTO DELL'INIZIATIVA 

 

“Le radici dell’antifascismo brindisino, il controllo e la repressione del dissenso politico prima, durante e dopo la dittatura. Fatti e personaggi attraverso i documenti del casellario politico della questura conservati nell’Archivio dì Stato di Brindisi.”

mostra documentaria e fotografica “Sovversivi (1900 – 1943)”

Palazzo Granafei - Nervegna  - 22 novembre 2013– 09 gennaio 2014

 

Venerdì 22 novembre alle ore 17.30 sarà aperta al pubblico nelle sale di Palazzo Granafei - Nervegna la mostra documentaria e fotografica dal titolo “Sovversivi (1900–1943)” curata dall’Archivio di Stato di Brindisi, con il Comitato provinciale ANPI e il Comune di Brindisi.

 

Con il nome generico di “sovversivi” vennero indicati durante il governo Crispi gli oppositori politici più pericolosi. In seguito la stessa definizione fu attribuita agli antifascisti e, alla caduta del regime, agli ex squadristi e  gerarchi fascisti. In mostra, attraverso documenti originali e fotografie, si offrirà ai visitatori una ricca pagina di storia locale che prende le mosse dalle vicende dei primi “sovversivi” brindisini, i socialisti fondatori all’inizio del ‘900 delle leghe e della Camera del lavoro. Si passa poi a descrivere l’instaurarsi della dittatura di Mussolini e gli strumenti adottati per reprimere il dissenso politico e a raccontare  le storie di alcuni antifascisti brindisini - contadini, muratori, artigiani, intellettuali - che sacrificarono la loro vita e quella delle loro famiglie per opporsi al regime, fino alla caduta di questo e alla ripresa dell’attività politica dei partiti. La maggior parte della documentazione utilizzata per l’esposizione proviene dal casellario politico della Questura, conservato nell’Archivio di Stato.

 

Dopo i saluti del sindaco Mimmo Consales, di Donato Peccerillo presidente provinciale dell’ANPI e di Francesca Casamassima, direttore dell’Archivio di Stato, interverrà Vito Antonio Leuzzi direttore dell’IPSAIC (Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea) e coordinatore dell’ANPI Puglia.

 

A seguire, visita alla mostra a cura dei funzionari dell’Archivio di Stato, letture e recitazione da parte di studenti del Liceo artistico “E. Simone”  e di studentesse del Liceo linguistico “E. Palumbo”, di testi ispirati alle storie presentate, elaborati dall’Associazione AB²-Luoghi di educazione attraverso l’arte. Alla stessa associazione si deve la cura di allestimenti speciali e attività educative all’interno della mostra, realizzati con gli studenti del Liceo artistico.

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Sono previste visite guidate a cura dell’Archivio di Stato e laboratori didattici artistici per le scuole e le famiglie a cura dell'Associazione AB² Luoghi di educazione attraverso l'arte: prenotazione obbligatoria ai numeri 0831 523412/13 e 3487288029.

 

 

La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 22 novembre 2013 al 09 gennaio 2014

L’ingresso libero e gratuito dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00


 

Brindisi 24-25 aprile 2013 

25 APRILE 2013 A BRINDISI

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A tutti i soci ANPI della  provincia di Brindisi,

agli antifascisti e democratici brindisini,

alle cittadine , ai cittadini

 

Quest’anno i festeggiamenti per il 25 aprile si svolgeranno attraverso iniziative di particolare rilievo  che culmineranno con la inaugurazione della lapide a Vincenzo Gigante, nel luogo indicato dall’ANPI di Brindisi ( e dai cittadini che chiedevano da anni che essa fosse posta in un luogo  più consono, quale il centro cittadino), dinanzi al palazzo di rappresentanza del Comune.

Questo risultato, sancito da una delibera dell’amministrazione  comunale , con l’interessamento del Sindaco e dei consiglieri comunali, ci riempie di soddisfazione e il 25 aprile sarà per tutti gli antifascisti e democratici brindisi un momento particolarmente emozionante, quando a scoprire quella lapide sarà Miuccia,  la figlia di Vincenzo Gigante.

 

Un momento che sarà preceduto da altri particolari iniziative quali:

 

1)      il 24 aprile alle ore 17.30 presso palazzo Nervegna , l’incontro con Miuccia gigante e la presentazione , a cura del prof Vito Antonio Lezzi, del catalogo della mostra su Gigante , prodotta dall’Archivio di Stato , nel 2012.

2)      A seguire l’inaugurazione nei locali adiacenti di palazzo Nervegna della nuova mostra su Vincenzo Gigante e sull’antifascista, organizzatore clandestino, operaio,  Umberto Chionna morto nei lager tedeschi

3)      1l 25 aprile  alle ore 10 come ANPI saremo presenti con una nostra rappresentanza  alla cerimonia istituzionale presso Piazza Santa Teresa per il 68 della Liberazione.

4)      Il 25 aprile  alle ore 11.15 in Piazzetta Sottile, De Falco , scoprimento della lapide a Vincenzo Gigante , alla presenza delle massime autorità e  del sindaco Consales

 

Invitiamo tutti a partecipare alle iniziative , in nome di un rinnovato impegno civile, democratico ed antifascista , che sia di stimolo all’intera società civile brindisina  nell’affrontare il difficile momento in cui si trova il nostro Paese e il nostro territorio.

Per informazioni rivolgersi ad anpibrindisi@libero.it

 

 

 

Il Comitato Provinciale ANPI di Brindisi


 

 

Il “nero” Merlino, il provocatore neofascista degli anni delle stragi, applaudito sulla cattedra della scuola  per ufficiali e sottufficiali dell’Esercito Italiano di Cesano.

Merlino nel 1974

 

Ve lo ricordate Mario Merlino?

 Il suo nome è sinonimo del tentativo di infiltrazione nei movimenti del 1968 da parte di questo neofascista ,che dopo essersi addestrato in Grecia, presso i colonnelli greci,  insieme ad altri suoi camerati , i cui nomi li ritrovammo nella  stagione delle stragi fasciste, si infiltrò quel gruppo anarchico 22 marzo che si ritrovò sotto accusa, con Valpreda di essere autore della strage di Piazza Fontana e di tanti altri attentati.

Grazie alla  controinformazione in quel meraviglioso libro “La strage di Stato” il suo ruolo al servizio dei servizi segreti italiani e USA fu svelato.

Nonostante diversi iter processuali continua ad essere amico e frequentatore di ex nazisti, neofascisti del vecchio e nuovo millennio , ma…il colmo è che apprendiamo dal Messaggero di oggi 5 marzo 2013,  che il “nero” Merlino,  è salito in cattedra presso la prestigiosa scuola di fanteria di Cesano di Roma , ricevendo applausi a scena aperta da sottufficiali ed ufficiali con un suo intervento quale “esperto di storia”  denigrando i partigiani ed esaltando i combattenti fascisti della Repubblica Sociale Italiana di Mussolini. 

Un fatto di una gravità inaudita a cui si aggiunge come scrive il Messaggero:”-… era presente Gina R. con camicia nera e basco del S.A.F. , il servizio femminile della Repubblica Sociale Italiana che presentata dal Merlino come  martire  e simbolo delle angherie subite dai combattenti fascisti dopo la Liberazione dei partigiani …  è stata  accolta con lungo e caloroso, sincero applauso  ed ha ricevuto un mazzo di fiori gialli direttamente dal Generale comandante”…-

Siamo di fronte non ad un episodio di revisionismo storico  marginale ma di fronte  ad un vero e proprio attacco all’immagine delle nostre Forze Armate quali garanti e poste a difesa delle nostre istituzioni e della Costituzione repubblicana ed antifascista e di un gravissimo segnale, in momento particolare del nostro paese, in attesa di un governo che lo porti fuori da una crisi che rischia di mettere in pericolo non solo la nostra economia, ma la nostra stessa democrazia.

Guai se l’immagine delle forze armate italiane corra il rischio di essere associata alla negazione della democrazia , come fu il fascismo!

Quegli ufficiali e sottufficiali che hanno applaudito il fascista e provocatore Merlino e una fascista in divisa  ,  e che frequentano quella scuola, come insegnanti e come allievi, sono il futuro del nostro Esercito,  che con questo episodio si tinge di un solo colore , il NERO, quello delle camicie nere che uccisero la libertà nel nostro paese e furono causa di lutti e rovine per tutto il popolo italiano.

Fa bene l’ANPI di Roma a chiedere immediatamente la punizione dei  responsabili e la rimozione dal loro incarico e che fa appello per una manifestazione di protesta dinanzi alla caserma di Cesano.

Come soci dell’ANPI di Brindisi  siamo solidali in questa protesta e ricordiamo  la funzione che i neofascisti brindisini ebbero nella logistica di appoggio per i viaggi di istruzione “alla provocazione e alle stragi” di  Merlino e camerati , nel 68 e anni successivi, presso i colonnelli della dittatura greca. Quei neofascisti che accolsero in seguito a braccia aperte il neonazista Freda, durante la sua detenzione e poi il suo “esilio dorato” a Brindisi.

Ricordiamo ancora come, qui  a Brindisi, nella sicurezza  e nella protezione datagli dai “neri” brindisini , Freda abbia continuato a tramare contro la democrazia italiana  e sia stato  condannato in maniera definitiva per questo. Oggi si cerca di cancellare tutto ciò, anche con vergognosi episodi come quello di Cesano,  ma noi, eredi dei Partigiani che sconfissero il Nazifascismo, non dimentichiamo!

 

Ora e sempre Resistenza!

Il Comitato Provinciale dell’ANPI di Brindisi

anpibrindisi@libero.it

Brindisi , 5 marzo 2013

per articoli  e foto di stampa relativi:

Generale  della Repubblica italiana premia ausiliaria fascista 

Merlino in cattedra

Mesaggero: il nero Merlino in cattedra a Cesano

MESSAGGERO : PROTESTE DI ANPI, PRC E PD

 aSSOCIAZIONE MILITARI ASSOdipro :FASCISTA E SODALE DELL EX TERRORISTA NERO Stefano Delle Chiaie (!) PARTECIPA AD UN CONVEGNO ALLA SCUOLA DI FANTERIA DELL’ESERCITO DI CESANO  

 


 

Brindisi 24 gennaio 2013 

Giornata della Memoria

Report su Iniziativa  Giornata della Memoria 2013 , organizzata  a Brindisi, da SPI-Cgil, AUSER, ANPI, Circolo della lettura, Associazione Vivere insieme,  e svoltasi il 24 gennaio 2013.

 

Dopo le introduzioni  dei rappresentanti delle associazioni organizzatrici dell’evento, molta attenzione dai presenti è stata data dall’intervento dell’ex-Internato Militare,  Ambrogio Colombo, che nonostante la venerabile età di 93 anni ha raccontato con lucide parole la sua vicenda personale  di militare italiano  deportato nei lager tedeschi dopo l’8 settembre.

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Una vicenda, la sua, simile agli altri 500.000 soldati italiani che  essendosi rifiutati di aderire all’esercito della Repubblica di Salò e quindi  essere complici della continuazione dello scellerato patto tra Hitler e Mussolini , furono costretti a patire per due anni  privazioni, fame, gelo, malattie, vessazioni e spesso la morte nei campi di concentramento tedeschi, in Germania, Polonia  e Austria.

Ha ricordato come il sistema concentrazionario tedesco fosse costruito secondo l’ottica della cancellazione della dignità umana e come si basasse sulla distorta visione della superiorità della razza ariana e del popolo tedesco, rappresentati dal nazismo , nei confronti di tutti gli altri popoli , gruppi etnici e categorie  definite inutili o deviate, quali omosessuali, disabili, ecc.

Toccante i momenti in cui Ambrogio ha ricordato quando  fu fustigato  pubblicamente dopo essere stato riacciuffato dopo un tentativo di fuga ,  come quando liberato dagli americani , prima di rientrare in Italia, ridotto per le privazioni in condizioni scheletriche ,  dovette essere curato dai loro medici . Infine l’appello di Ambrogio è stato quello  di fare in modo che la memoria di quanto fu  disumana l’esperienza nazifascista non vada perduta  e possa essere di monito alle nuove generazioni affinché  essa non debba ripetersi e come debbano essere condannati le azioni di singoli o di gruppi organizzati che esaltino  quei regimi e neghino l’olocausto di milioni di ebrei, zingari, russi, diversi, oppositori politici, ecc.

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La ricerca e la cura della memoria da parte dell’ANPI di Brindisi è  uno degli obbiettivi principali come messo in luce dall’intervento del presidente dell’ANPI  provinciale di Brindisi, Donato Peccerillo,  illustrando quanto questa associazione stia lavorando intorno a figure di antifascisti e partigiani  di origine brindisina   su cui è calato il silenzio.

In particolare si è ricordato l’artigiano,e operaio antifascista, comunista, Umberto Chionna, che dopo arresti e persecuzioni fasciste a Brindisi, trasferitosi a Milano , continuò tenacememnte la sua lotta  per la democrazia e la libertà partecipando all’organizzazione degli scioperi del marzo 1943 , deportato in campo di concentramento in Germania, morì pochi giorni prima della fine della guerra.

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L’intervento del socio ANPI Antonio Camuso, responsabile dell’Archivio Storico Benedetto Petrone,  si è incentrato sul tema  della Giornata della Memoria dei questo 2013 : il ricordo della rivolta del Ghetto di Varsavia e delle  forme di resistenza  sin’ora poco conosciute che  gli ebrei attuarono durante le persecuzioni nazifasciste.

 

La rivolta del Ghetto,  anticipata in un primo episodio di resistenza  svoltosi tra il 18 e il 22 gennaio 1943, dove gruppi di ebrei armati si opposero ad un rastrellamento del Ghetto,  è una pagina importante non solo del popolo ebraico ma bensì della stessa Resistenza Europea al nazifascismo, poiché dimostrò che  la dignità umana va difesa anche con le armi e a costo della propria vita e come in questa lotta non vi debbano esservi divisioni.

 I non ebrei, i polacchi “ariani” di Varsavia  che  in tanti , in troppi rimasero muti dinanzi all’olocausto che si perpetrò nel Ghetto sino alla sua definitiva distruzione a cannonate e lanciafiamme, purtroppo dovettero  poi subire la stessa sorte un anno dopo, nel 1944, quando la città insorta  contro i teschi fu da essi ridotta ad un cumulo di macerie e morti.

Antonio Camuso ha ricordato come tra gli insorti del 1944 c’erano i superstiti  della rivolta del Ghetto , rifugiatisi  in case di polacchi resistenti e come questo episodio di resistenza ebraica è da inserirsi in una vicenda ben più complessa ed interessante  per la storia dei movimenti antifascisti che è quella della partecipazione degli ebrei alle Brigate internazionaliste che dal 1936 al 1939 , combatterono in Spagna al fianco del governo repubblicano contro i fascisti di Franco aiutati militarmente  dai fascisti italiani e dai nazisti.

Una partecipazione massiccia, 7000 ebrei su 35.000 Internazionalisti, alla lotta armata antifascista  e per la libertà della Spagna ma anche di noi tutti , come emblematicamente riportava il motto  “per la vostra libertà e  la nostra” scritto sulla bandiera della Compagnia Botwin , una compagnia di Brigatisti internazionali prevalentemente ebrei, uno stendardo  che il 19 aprile 1948, fu fatto sventolare per le strade di Warsavia nel ricordo del 19 aprile 1943, giorno dello scoppio dell’insurrezione del Ghetto.

Tra gli ebrei resistenti che impugnavano quella bandiera, nella Varsavia liberata dai nazisti, c’era l’unico  sopravvissuto dei capi militari ebrei della rivolta  del Ghetto, il cardiologo ebreo Endelmann, non-sionista,  comunista  dissidente e poi fondatore di Solidarnosh, che non volle mai lasciare la Polonia e Varsavia per testimoniare il suo impegno di resistenza alla morte , alla violazione della dignità umana, anche con la sua opera di medico.

L’eroismo dei combattenti ebrei nella guerra di Spagna  fu testimoniato dall’allora Commissario Politico delle Brigate  internazionaliste Luigi Longo– nome di battaglia“Gallo” – il futuro segretario del partito comunista italiano: “-…ho sentito che noi, volontari, abbiamo contratto uno straordinario debito nei confronti degli eroi ebrei che scrivono pagine magnifiche in tutte le nostre Brigate….”-

Ma nella Compagnia Botwin , a combattere i franchismi e i fascisti, oltre a ebrei tedeschi e polacchi , c’erano ebrei  e arabi palestinesi , accomunati nella voglia di combattere i fascismi. Quando essi terminata la sfortunata guerra di Spagna ritornarono un appello:”- alle masse lavoratrici ebraiche ed arabe in Palestina… “Noi, ebrei, noi lavoratori ebrei, arabi ed armeni di Palestina, che abbiamo combattuto nei ranghi dell’esercito popolare spagnolo per la libertà e l’indipendenza della Spagna (…) vi chiamiamo all’unità della lotta per una Palestina libera e democratica che diventerà la patria autentica dei popoli che vi risiedono…. “.

Un messaggio significativo, che ancora oggi aspetta di divenire realtà, l’unica che possa dare pace a quella martoriata Terra santa affinché, come ricordato da più di un intervento del pubblico nella iniziativa di Brindisi sulla giornata della Memoria , termini  la tragedia di vittime che diventano carnefici e aberrazioni in nome di una presunta superiorità sionista, e che in nome di fondamentalismi debba scorrere sangue, vi debbano essere carceri e campi di concentramento  per uomini e donne che reclamano la libertà del proprio popolo, che sia eretto un Muro di centinaia di chilometri che un milione e mezzo di palestinesi vivano in un grande campo di concentramento come la Striscia di Gaza , che uomini e donne ebree o arabe debbano vivere con il timore di perdere la propria vita e dei loro cari.

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Di fronte a ciò, come la rivolta del Ghetto di Varsavia ci insegna, non ci si può voltare dall’altra parte  e come  diceva il motto dello stendardo della compagnia Botwin:”- Combattere  per difendere la libertà altrui è farlo anche per la propria!-“

 

Antonio Camuso

Socio ANPI

Archivio Storico Benedetto Petrone

Brindisi 27 gennaio 2013, giornata della memoria.

altre FOTO

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BARI 18 GENNAIO 2013 

Presentato al pubblico, alle autorità e alle forze dell'ordine il dossier  dell'ANPI Puglia sulle attività dei gruppi neofascisti nella nostra regione

Il report

Nella sala comunale di Bari, si è svolto il seminario dell’ANPI di Brindisi, su Costituzione, diritti e Antifascismo , con l’intervento del Presidente dell’ANPI Nazionale Smuraglia  e la presentazione del dossier a cura dell’ANPI  regionale e delle ANPI provinciali, sulle attività dei gruppi neofascisti  nella nostra regione.

L’incontro  ha visto la presenza istituzionale del sindaco Emiliano che  ribadendo l’impegno del Comune di vigilare  sulla pericolosità dei fenomeni neofascisti  attraverso forme di dialogo ed attenzione con tutti. Ha ribadito e respinto le accuse poste da un’interlocutrice su un  suo atteggiamento tollerante nei confronti di gruppi richiamatisi alla nuova destra neofascista, come anche di aver volutamente concesso patrocini a loro attività ( d’altro canto nel  dossier  dell’ANPI si elencavano gli stratagemmi e le sigle di comodo che i neofascisti spesso utilizzano per cercare di essere legittimati agli occhi delle istituzioni e come purtroppo non essendovi stata sin’ora una controinformazione  su tali fenomeni il rischio che “incidenti di percorso” per gli amministratori locali, possano accadere. Ben altra cosa sono invece quelle amministrazioni di centrodestra che volutamente spalleggiano e finanziano le attività dei gruppi dei fascisti del” terzo millennio”) In quanto alla denuncia di aggressioni, ripetute nei confronti di studenti e giovani di sinistra a Bari, Emiliano si è dichiarato disponibile a ricercare tutte le forme possibili di prevenzione e pronto a ricevere suggerimenti .

Una cosa è certa se molta tensione c’era nella voce della giovane interlocutrice , era in parte frutto di quello che comunque nel nostro dossier  elencavamo, ovvero di una presenza neofascista  pericolosa, omofofoba e razzista  a Bari in particolare ha bisogno di una larga unità e mobilitazione di tutte le forze antifasciste, mettendo da parte polemiche sterili e costruendo invece strumenti di prevenzione, di isolamento politico, sociale, culturale di questi fenomeni.

Un appello giunto dal presidente dell’ANPI Nazionale , Smuraglia  che richiamandosi all’unità che portò le forze antifasciste  e i partigiani al momento della Liberazione e poi all’Italia repubblicana con  la sua Costituzione , oggi deve riuscire a cambiare questo paese, poiché:…”-…sulle montagne, nelle fabbriche , nelle prigioni, nei lager,…non è questa l’Italia, il Paese che noi sognavamo!…”


 

L'appello-invito dell'ANPI di Brindisi alla partecipazione al seminario

Ai soci ANPI di Brindisi e provincia

 

Venerdì 18 gennaio il Comune di Bari e l’ANPI regionale organizza un seminario di studi su "Costituzione antifascismo diritti"alle ore 16,00, presso l'aula del Consiglio comunale

 

Nel corso dei lavori sarà presentato un dossier sul neofascismo in Puglia a cura dell’ ANPI regionale  , a cui hanno contribuito i Comitati provinciali delle province pugliesi , compresa quella di Brindisi, rispondendo ad un appello dell’ANPI Nazionale sull’innalzare la vigilanza antifascista in un momento in cui fenomeni di razzismo, omofobia , antisemitismo, trovano spazio e sostegno da movimenti neofascisti e neonazisti con la compiacenza, spesso,  di  amministrazioni di centro destra .

 

Negli ultimi tempi anche in Puglia si sono verificati episodi di violenza squadrista  e razzista riconducibili al neofascismo, mentre in occasione di particolari momenti di tensione sociale, frange di di quella destra neofascista che si richiama alla “dottrina sociale “ del fascismo hanno e continuano a cercare di infiltrarsi tra i movimenti di protesta per predicare un populismo qualunquista che vuole l’abolizione della dialettica politica , dei partiti , del Parlamento, in un quadro di uno stato padre-padrone autoritario ed antieuropeo.

 

Con grande piacere accogliamo  quindi la partecipazione al nostro convegno della presenza del presidente Nazionale dell’ANPI  Carlo Smuraglia, sicuri di avere al nostro fianco nelle battaglia antifasciste per i diritti e la democrazia nella nostra regione , l’intera ANPI Nazionale.

 

 Per favorire la partecipazione del maggior numero di soci, stiamo cercando di organizzare il maggior numero di automobili da mettere a disposizione e chiediamo quindi a tutti i soci che fossero interessati , di contattarci alla mail anpibrindisi@libero.it o tramite facebook su ANPI Brindisi,

I link del convegno sono:

http://www.anpi.it/eventi/seminario-su-costituzione-antifascismo-diritti__2013118/

e

http://www.facebook.com/events/523260611028020/

 BARI 18 GENNAIO 2013

Il Comune di Bari e l’ANPI
organizzano un seminario di studi su


"Costituzione antifascismo diritti"

Intervengono:
Giovanni Battafarano (ANPI)
Vito Antonio Leuzzi (IPSAIC)
Pasquale Martino (ANPI)
Marilisa Modugno (Liceo “Socrate”)
Ferdinando Pappalardo (Università di Bari)
Giovanni Zaccaro (Magistratura Democratica)

Conclusioni di
Carlo Smuraglia (Presidente nazionale ANPI)

Saluti di
Michele Emiliano (Sindaco di Bari)
Nichi Vendola (Presidente della Regione Puglia)
Onofrio Introna (Presidente del Consiglio regionale della Puglia)
Francesco Schittulli (Presidente della Provincia di Bari)

Nel corso dei lavori sarà presentato un dossier dell’ANPI sul neofascismo in Puglia


LE ATTIVITA' DELL'ANPI DI BRINDISI NEL 2012

LATIANO 14 DICEMBRE 2012

ore 1800 Palazzo Imperiali 

Presentazione del libro di Grazia Palazzo

Radici Rosso Sangue

Crocefisso Castrense

Una vita per la libertà

Report su presentazione libro Radici Rosso Sangue a Latiano.

Una serata che ha soddisfatto pienamente gli organizzatori della serata: lo SPI CGIL di Latiano, il Comitato provinciale dell’ANPI e la stessa autrice del libro, Grazia Palazzo , nonché nipote dell’antifascista Crocefisso Castrense a cui lo stesso è dedicato.

Un incontro denso di approfondimenti , grazie al contributo di studiosi della storia locale quali Papadia ma anche per la partecipazione straordinaria al dibattito,  della figlia dell’antifascista brindisino Annunziato Arcangelo Masiello che  fu , insieme al Castrense ed una ventina di altri nel novembre del 1937,  vittima della ennesima  repressione fascista con relative condanne a carceri e confino per anni. 

 

Una serata che  è servita ai numerosi spettatori presenti di tutte le età a constatare come territori, se pur poverissimi, del nostro SUD hanno dato alla vita e al progresso sociale del nostro Paese un grande contributo, attraverso l’opera instancabile ed il sacrificio di uomini semplici ma indomiti quali Castrense , Masiello ,  Battista, Sardelli, Gigante, e tanti altri…

Un incontro che si carica di emozioni dopo che i familiari di un altro antifascista brindisino , Masiello Arcangelo, che condivise con Crocefisso vessazioni, carcere e  confino , saranno presenti con  la loro testimonianza . L'ANPI DI BRINDISI, lo SPI CGIL invitano tutti  a partecipare

LA SCHEDA RELATIVA A CROCEFISSO CASTRENSE proveniente dall'ottimo libro di Patrizia Miano e Vittorio Stamerra 

                 L'INTRODUZIONE AL LIBRO CURATA DALL' AUTRICE

CASTRENSE CROCIFISSO   -  PERSEGUITATO POLITICO

 

        Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto, porto su di me le cicatrici come fossero medaglie,

              so di certo,  che la libertà ha un alto prezzo, che ho pagato con piacere e col sorriso, anche quando

              quel sorriso si bagnò di lacrime e di sangue.

I N T R O D U Z I O N E

 

Ho  voluto annotare, su  queste pagine, un periodo buio e lontano della storia d’Italia che va dagli  anni precedenti la prima guerra mondiale ( 1915–1918 ) fino alla caduta del regime fascista. L’ho fatto attraverso il racconto, di avvenimenti socio-politici, culturali, accaduti nel profondo sud, (come nel resto d’ Italia) nella Terra di Puglia, quella terra, a cui devo le mie radici e che ha destinato la mia nascita e quella dei miei genitori,  a una parte di essa,  verdeggiante e rigogliosa  qual è la città di Latiano. Non ho fatto altro che riportare fedelmente quanto ho potuto ascoltare dalle dolci labbra di mia madre Lucia, che insieme alla sua,  Angelica Carlucci, sono state vittime e testimoni dirette di si fatti avvenimenti.  Ho voluto farlo, partendo dalle crude radici,  che hanno riguardato il personaggio principale, mio nonno, “ Crocifisso Castrense ” morto, per le torture subite, sotto il regime fascista; in un intreccio a tratti meraviglioso, di amori perduti,  di vita familiare, affettiva, e ahimè! di persecuzione idealistica, contraria a quella, che caratterizzava, e che era in quel tempo, propria della dittatura fascista, la quale, imputava a “crimini” spietatamente perseguiti e puniti, la rivendicazione di nobili ideali, quali “la libertà e la giustizia” da chi, avendo aperto, a dette virtù, la propria coscienza, non poteva non odiare, logiche di potere, erette sulle rovine dei più deboli, dei più fragili. Gli avvenimenti politici, sono stati largamente documentati e allegati, di volta in volta, nel corso della narrativa a cui facevano riferimento; si stupirà certamente il lettore, del gran numero di essi, volutamente, non ho escluso nessun documento da me acquisito, la “ballata”delle varie lettere, lascia chiaramente intendere che bastava poco, un saluto o un  augurio  sbagliato, per indire un vero e proprio acerbo processo. A tal proposito, sento di ringraziare vivamente il personale dell’’Archivio di Stato, che  con infinita gentilezza e disponibilità, mi ha permesso e dato modo, di  reperire documenti  e situazioni fino ad allora sconosciuti e che  giorno dopo giorno, ho potuto esaminare e leggere con profonda e visibile commozione. Un ringraziamento personale va alla dottoressa Katia Massara di Roma, che con la sua pubblicazione,”Il Popolo al Confino” ha rivolto la sua attenzione alla persecuzione fascista e alle lotte antifasciste in Puglia, con riferimento a fatti e persone, tra cui anche Crocifisso Castrense - mio nonno -  Ringrazio il signor Tonino Papadia, ex Sindaco di Latiano, il quale molte volte,  da me contattato telefonicamente per chiedere lumi e consigli, si è dimostrato sempre sensibile e disponibile per quel che poteva. Infine, un ultimo doveroso grazie sento di rivolgere con stima e affetto alla Prof.ssa Teresa Zacheo, che ha dimostrato squisita sensibilità e attenzione verso quanto in queste pagine è stato scritto.  Questa pubblicazione vuole essere un invito a tutti, cittadini  (me stessa compresa)  e uomini politici in particolare,  a pensare, a riflettere, nel segreto della propria coscienza quanto oggi siamo lontani da ideali e virtù che sono costati la vita a molti, e atroci sofferenze ad altri, segnandoli per sempre nel corpo e nell’anima, uomini che lontani dalla sete di potere, non chiedevano altro, per sé e per gli altri,  che un’esistenza,  vissuta all’insegna della Democrazia, della Libertà,  dell’uguaglianza e della Giustizia, di cui,  noi tutti,  oggi,  grazie al loro sacrificio,  godiamo.

Grazia Palazzo

A  MIA  MADRE

LUCIA CASTRENSE

 

 



 

 

Le attività dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia a Brindisi nel 2010.  

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AVVISO IMPORTANTE :LA NUOVA SEDE DELL'ANPI DI BRINDISI E' presso ex complesso scuole Pie , via Tarantini

NON INVIATE POSTA NELLA VECCHIA SEDE DI VIA UMBRIA!!!

Se voi volete andare in pellegrinaggio
nel luogo dove è nata la nostra
Costituzione,
andate nelle montagne dove caddero i partigiani,
nelle carceri dove furono imprigionati
nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano
per riscattare la libertà e la dignità,
andate lì o giovani, col pensiero,
perché lì è nata la nostra Costituzione."

Piero Calamandrei

http://www.anpifesta.org/

24 -27 GIUGNO ANCONA FESTA NAZIONALE ANPI

 Sito: http://www.anpifesta.org/

il programma

L'adesione di Marco Paolini:" Per me l'ANPI non è un'associazione storica di ex qualcosa; è una sfida al presente, alla rassegnazione e al conformismo, un impegno a ragionare e prendere le parti di chi subisce. Per questo mi piace, e ne faccio parte".  

il partigiano Nicolo' di Pierangelo Bertoli

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