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Missionari Comboniani -

SUD ITALIA
appello ai

CREDENTI E ALLA CONFERENZA EPISCOPALE

NO ALLA GUERRA E AL NUCLEARE!



 

      Ai Vescovi della Conferenza Episcopale

                                                                                                       Italiana

Oggetto: Lettera aperta ai Vescovi italiani                                                                                      Bari 19 maggio 2004

 

Rev.mi Padri,

 

pace nel Cristo il Risorto.

 

Noi Missionari Comboniani, che operiamo nelle comunità dell’Italia meridionale riuniti a Bari per riflettere sulla nostra presenza e attività al sud, sentiamo il bisogno di esprimere il nostro profondo disagio. Lo facciamo come Missionari che non solo si impegnano ad annunciare il Vangelo ai popoli del Sud del mondo, ma che in fedeltà ai poveri e alla loro stessa vocazione si sentono sollecitati a chiamare i popoli del nord a convertire le “strutture di peccato” (G. Paolo II) che producono i disastri dei quali siamo testimoni.

 

Ci sembra di essere caduti nella trappola di un male strutturale politico-economico-militare che ci assoggetta, ci impoverisce, ci svilisce e ci rende
funzionali ad un sistema inumano che non ha a cuore il bene comune di ogni persona e di ogni popolo ma mira alla privatizzazione e al profitto ad ogni costo. Conseguenza di questo sistema è “la guerra infinita”.

 

Come Missionari ci preoccupa soprattutto la guerra che questo sistema economico-finanziario fa contro i poveri uccidendo per fame oltre 40 milioni di persone all’anno.  Questa guerra  contro i poveri uccide ancor più di quella combattuta con le armi. Il nostro, infatti, è un sistema che spende ingenti risorse (sui 1000 miliardi di dollari per le armi a livello mondiale solo nel 2003) per mantenere il privilegio di pochi a spese di tanti morti di fame. È questa la radice di tutte le guerre. (cfr. Giacomo 3)

 

Per questo ci preoccupano le barbarie della guerra in Iraq, come anche le barbarie delle altre guerre di cui siamo testimoni soprattutto in Africa: Sudan, Congo R.D., Somalia, Nord Uganda …; una testimonianza che alcuni di noi hanno pagato col sangue. È una guerra globale e duratura. 

 

In questo contesto, il silenzio della Conferenza Episcopale Italiana ci preoccupa molto!

 

Come Missionari impegnati, ora, nel sud Italia ci inquieta anche la rampante militarizzazione del nostro territorio; la situazione della Puglia con un’ulteriore base a Taranto; l’arrivo degli Eurofighters a Gioia del Colle e dei Predators ad Amendola (FG); la militarizzazione della Sicilia e della Sardegna (in particolare la Maddalena); …. Militarizzazione che si sposa indissolubilmente con tutto il fenomeno mafioso già ben radicato nel territorio e si costituisce in un sistema ben strutturato a livello nazionale ed internazionale. Un sud sempre più pattumiera di rifiuti tossici e di scorie nucleari (Murgia, Scanzano…). Un sud canale privilegiato di flussi migratori, risultato del “nuovo ordine mondiale”  e avviato a divenire, secondo la politica di leggi inique quale la Fini-Bossi, un grande centro di permanenza temporanea (CPTA) nel quale rinchiudere come criminali, i cittadini del mondo in cerca di solidarietà.

 

Ci conforta il fatto che il sud ha saputo reagire con forza e vivacità a Scanzano Jonico  come a Melfi. È un grande segno di speranza per tutti.

 

Noi Missionari sentiamo che è arrivata l’ora della verità. L’umanità è caduta in una crisi che ne scuote le fondamenta, e tutto fa ritenere che la crisi sia solamente iniziata, che si acuirà e diverrà ancor più pericolosa nei mesi a venire.

Guai a noi se perdiamo quest’occasione! Sarebbe un danno incalcolabile per la comunità internazionale, per la comunità cristiana.

 

Vi chiediamo di esprimervi con una parola forte. Una parola forte, di pace, contro tutte le guerre: quella contro i poveri, quelle fatte con le armi (in particolare quella contro il popolo iracheno), e quella contro il nostro pianeta, dove è la vita stessa ad essere minacciata.

 

Ci appelliamo a voi come Pastori, perché ci aiutiate a leggere la nostra storia e a pungolare le Istituzioni perché assumano le loro responsabilità per il bene di tutti e di ciascuno.

 

Questo appello nasce a Bari da dove i Vescovi della Metropolia, nel 1988, scrivevano: “Chiamati come pastori a vegliare nella notte, facendo la guardia al gregge (Lc 2,8), e mossi dal dovere di legare la fede alla storia, la speranza alla vita, l’utopia al quotidiano, rompiamo ancora una volta il silenzio sulla crescente militarizzazione…”

 

 

Pace a voi.

 

 

p. Cremaschi Massimo                               Via G. Petroni, 101 – 70124 Bari

p. Capaccioni Giovanni                               Via G. Petroni, 101 – 70124 Bari

p. De Angelis Marco                                    Via per Maglie Km 5 – 73020 Lecce

p. Maraschi Fernando                                              Via A. Locatelli, 8 – 80020 Casavatore (NA)

fr. Bortoli Nicola                                  Via Matilde Serao 3 – 81030 Castel Volturno (CE)

p. Pelucchi Alberto                                  Viale Venezia, 112 – 25123 Brescia

p. Tesfai Agostino                                              Via Emilia 19 is. 1 – 98124 Messina

p. Poletti Giorgio                                  Via Matilde Serao 3 – 81030 Castel Volturno (CE)

p. Di Lella Antonio                                                Via A. Locatelli, 8 – 80020 Casavatore (NA)

p. Spadavecchia Cosimo                 Via Emilia 19 is. 1 – 98124 Messina

p. Nascimbene Francesco                             Via Matilde Serao 3 – 81030 Castel Volturno (CE)

p. Latorre Paolo                                   Via G. Petroni, 101 – 70124 Bari

p. Toffolo Dario                                   Via per Maglie Km 5 – 73020 Lecce

p. Tondi Michele                                 Via A. Locatelli, 8 – 80020 Casavatore (NA)

p. Stragapede Michele                 Via G. Petroni, 101 –       70124 Bari

p. Gasbarro Claudio                                  Via A. Locatelli, 8 – 80020 Casavatore (NA)

p. Zanotelli Alex                                 Via A. Locatelli, 8 – 80020 Casavatore (NA)

p. Di Vincenzo Trasparano                           Convento S.Angelo, Largo SS Salvatore 92027 Licata (AG)

p. Barbara Giuseppe                        Convento S.Angelo, Largo SS Salvatore 92027 Licata (AG)

 

Missionari Comboniani - Bari

Un Sud alla deriva

appello ai

Parlamentari della Puglia   Consiglieri e Assessori Ente Regione Puglia  Segreterie Provinciali di Partito  Sindacati

Bari, 23 febbraio 2004





Ci rivolgiamo a voi senza altre attese che far appello alla vostra umanità,
all'amore per la nostra terra e per la nostra gente che, siamo certi, vi
caratterizza. Agostino insegna che si abita un luogo nella misura in cui lo
si ama!



Condividiamo l'attualissima analisi dei vescovi italiani: "Il problema del
Mezzogiorno si configura come «questione morale» in riferimento alla
disuguaglianza nello sviluppo tra nord e sud del Paese e alle implicazioni
di un tipo di sviluppo incompiuto, distorto, dipendente e frammentato"[1].



Purtroppo diventa sempre più evidente che "Il modello di sviluppo imposto al
Sud non solo ha avuto effetti di disuguaglianza, ma ha prodotto un processo
di disgregazione dei modelli culturali propri delle regioni
meridionali.Modelli di organizzazione importati, senza sufficiente
attenzione alle realtà locali, e modelli culturali penetrati attraverso i
mass-media hanno avuto effetti di disgregazione del precedente tessuto sia
economico che sociale e culturale"[2].



Appare sempre più evidente che anche noi siamo caduti nella trappola di un
male strutturale politico-economico-militare che ci assoggetta, ci
impoverisce, ci svilisce nella nostra dignità e ci rende pròtesi armata di
una lobby inumana che non ha a cuore il bene comune di ogni persona e di
ogni popolo ma mira alla privatizzazione e al profitto ad ogni costo.



Molteplici sono le realtà che avrebbero dovuto trovare tutta l'attenzione
del governo nel cercare di orientare, per promuovere nella nostra
peculiarità, le realtà del nostro territorio: il diritto "nobilitante" al
lavoro, alla salute, al territorio e al vivere in armonia con l'ambiente. Il
diritto al bene comune, e alla propria sovranità!



Non si tratta di avviare processi chimerici di progresso industriale,
tecnologico, militare ed economico ma di dar spazio a progetti alternativi
di sviluppo autentico. Il Sud è capace di creatività, di accoglienza, di
sobrietà, di riconciliazione. Siamo convinti che solo dal Sud, o da tutti i
Sud di questo mondo, sarà possibile ricevere un futuro stile di vita vera,
dialogante, accogliente, plurale e riconciliata.  Un Sud che riscopre la sua
identità e dignità.



Ci inquieta notare come il Sud sia, di volta in volta, mortificato e
svenduto dai diversi governi per progetti di stoccaggio di scorie nucleari
(Murgia, Scanzano Jonico e altre aree) e una militarizzazione rampante. Una
militarizzazione voluta dai poteri forti che continuano ad imporre la
presenza di 5 poligoni militari all'interno dell'Alta Murgia, impedendo che
tale territorio diventi Parco Rurale di Pace. Poteri forti, quasi occulti,
che riescono a vanificare la protesta di 15.000 persone che si sono raccolte
e hanno marciato da Gravina ad Altamura l'8 novembre 2003 per rivendicare,
ancora una volta, la propria sovranità ed una convivenza nonviolenta con il
proprio territorio. Territorio che nel passato è già stato ad un passo dalla
catastrofe nucleare.



Ci inquieta non poco apprendere che Taranto è diventata base militare NATO
ed è l'unica città candidata ad ospitare il comando USA della Sesta Flotta
nel Mediterraneo. Base che ospiterà il Quartier Generale Usa della Forza di
pronto intervento marittimo con capacità di intervenire  nel Mediterraneo
"allargato". Tutto ciò sancito dal Regolamento per la gestione finanziaria
del Dipartimento della Difesa Usa. Base militare nel libro paga del
Pentagono. Base navale che si ritrova già collegata con il sistema americano
C4i (sistema di comunicazione satellitare e di spionaggio telematico); .e
tutto questo senza che il Parlamento ne sia ufficialmente informato.[3]  Non
dimentichiamo che il Mar Grande è già attrezzato a parcheggio per
sottomarini a propulsione nucleare.



Ci inquieta apprendere che - oltre a Gioia del Colle e ad Amendola, già
saldamente schierate e coinvolte nella guerra globale e gia a disposizione
degli USA - anche Brindisi sia stata venduta per l'attracco di sommergibili
a propulsione nucleare (russi, francesi e americani)[4]; è questo un
ulteriore scossone ad una realtà che rasenta la follia.



Ci inquieta sapere che nessun politico o amministratore o sindacalista,
tranne che due singole e meritevoli eccezioni, si sia ancora indignato
dinanzi a questo attrezzarsi per la guerra; anzi, c'è chi vorrebbe spacciare
queste servitù militari e svendita di sovranità nazionale come possibilità
di sviluppo e promessa di benessere. Ma tante sono le disillusioni concrete
che potrebbero rispondere a queste menzogne e false visioni di benessere.
Basti solo pensare alla Murgia e al suo Parco Rurale di Pace tanto
desiderato e mai raggiunto, ancora asservita al potere militare che
determina e decide anche nelle sedute di governo.



Ci inquieta il notare come la coscienza di molti, e quella politica in
generale, abbia smarrito la dimensione dell'umano ed è capace di compiere
solo scelte di morte.



Ci rivolgiamo a voi perché possiate fare appello a tutta la vostra
intelligenza politica, anche a costo di disubbidire alle scelte di partito
ed, in un impeto di autenticità, possiate invertire gli orientamenti e le
prospettive che coinvolgono tutti noi in Italia e al Sud in particolare. Ad
un male strutturale si può rispondere solo con la virtù strutturale. Una
virtù che deve animare ed incarnarsi, tramite le giuste scelte politiche, in
ogni realtà sociale.



Ci rivolgiamo a voi con tutta la fiducia di cui siamo capaci, certi che vi
impegnerete a ridisegnare gli orizzonti futuri della nostra terra ed
umanità. Orizzonti che possano ritornare a spaziare all'infinito abbattendo
ogni cortina razziale; orizzonti che potranno essere scrutati solo con cuore
nonviolento, per scaldarsi alla luce della Pace, quella che nasce dalla
giustizia e dai poveri.

Altri sono gli strumenti per contrastare la violenza e per riparare le ingiu
stizie.

Allora i nemici ritorneranno amici.



Ci piacerebbe conoscere quali inversioni di rotta e passi concreti intendete
muovere con una certa immediatezza per cercare di porre freno ad una
situazione che rischia di divenire irreversibile. Con l'auspicio che il
vostro operato politico-amministrativo rifletta sempre più l'insegnamento
del maestro di Nazareth: "Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di
più viene dal maligno". Il "non partecipare" ad impedire che la giustizia
sia riconosciuta tale ingenera ulteriore ambiguità sulla vostra eticità e
non crea alcun percorso riconoscibile ed accettabile agli uomini e donne di
buona volontà.

Con sincera stima

p. Giovanni Capaccioni

p. Massimo Cremaschi

p. Paolo Latorre

p. Michele Stragapede

Missionari Comboniani Via G. Petroni 101, 70124 - Bari 080.5010499; fax
080.5024243   
jubilmolfetta@yahoo.it

 

 


 

 

  1. La presenza militare in Puglia
  2. La lista delle Basi
  3.  Il SUD alla deriva/ un appello dei mssionari  comboniani contro la militarizzazione
  4. appello contro la guerra  e richiesta di posizione vescovi

  5.