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le inchieste della Open Area  di Pugliantagonista/35

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TUTTE LE INCHIESTE

35)Brindisi:l'altra faccia della chimica-oltre 40 anni di mercurio sulle nostre tavole

34)BRINDISI:  ottobre 2009 Fiammate dalle torri del Petrolchimico Foto e video 

33)BRINDISI:  Si ridimensiona la vicenda dell'aggressione, presso il teatro Verdi

32)CONCERTO 99 POSSE A BRINDISI, PER GAZA CON UNA CODA DI POLEMICHE SULL’INUTILE ED ECCESSIVO DISPIEGAMENTO DI FORZE 20 settembre 2009

 6 agosto 2009 un ingorgo infernale incrocio via Appia.Ma i vigili dov'erano?

30) BRINDISI: INCENDIO CONTRADA MONTENEGRO

29) SS7 Appia: MA LE MULTE PER FAR CASSA NON ERANO STATE ABOLITE?

28) AREA PROTETTA DELLE SALINE A BRINDISI?:UNA DISCARICA A CIELO APERTO!

27) BRINDISI: NIENTE BOLLETTE E REFERTI, MINNUTA IN RIVOLTA

26) BRINDISI: DANNI ALLA DIGA DI PUNTA RISO

25) BRINDISI: Acque Rosse BIS

24)BRINDISI:  TEATRO VERDI  DISSUASORI STRADALI

23)BRINDISI: QUARTIERE MINNUTA OPERAIO EDILE CADE DA 5 METRI

22) BRINDISI: PETROLCHIMICO, I RISULTATI DELLE NOSTRE DENUNCE SUI GIORNALI LOCALI

21) Brindisi: quartiere Minnuta la benedizione delle Palme nella chiesa che non c'è

20) BRINDISI: torcia accesa al petrolchimico nella Giornata delle Palme

19)  video fumata bianca petrolchimico durante primarie PD

18)incendio a Brindisi  in casa Rom

17)Quartiere Minnuta -BR, un cavalcavia nella stanza da letto 

16)Australia Bushfires e cambiamenti climatici globali

15)Acque rosse o facce rosse di vergogna?inquinato litorale brindisino

14)PACIFISTA BRINDISINO TROVA ORDIGNI BELLICI IN SPIAGGIA....

13) SE A RIMINI SI FA FESTA DI NOTTE,BRINDISI NON è DA MENO

12)BRINDISI:A GRANCHIO ROSSO DISCARICHE ABUSIVE

11)BRINDISI: GRANCHIO ROSSO, CANI AVVELENATI DA UN KILLER

10)BRINDISI: PALME MORTE.... COME QUALCUNO HA DECISO DI DISFARSENE

9)BRINDISI: UNA SALUTARE PASSEGGIATA ALL'ARIA APERTA......... (ALL'AMIANTO) NEL PARCO DEL CILLARESE

8) BRINDISI: DISCARICA ABUSIVA ZONA ACQUE CHIARE

7) BRINDISI: DISTRUZIONE FALDA ZONA CARREFOUR

6) BRINDISI: CILLARESE CONTINUANO A MORIRE I PESCI

5) BRINDISI: CILLARESE INQUINATO MORIA DI PESCI

4) BRINDISI: DISCARICHE ABUSIVE FEBBRAIO 2008

3) BRINDISI: ANTENNE CAMUFFATE

2) BRINDISI: DISCARICHE-CAVE

1) BRINDISI: DISCARICHE ABUSIVE GENNAIO 2008

 

 

 

 

 

 

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Quarant’anni di mercurio a Brindisi

  Oggi, 21 ottobre nelle pagine interne della Gazzetta del Mezzogiorno edizione di  Brindisi, dedicate ai temi dell’energia e dell’ambiente, troverete un articolo scaturito da una ricerca di Antonio Camuso  sull’allarme mercurio (già sollevato dal dottor Portaluri relativamente  al carbone bruciato dalle centrali elettriche), che risulta essere un  pericoloso inquinante presente su Brindisi sin  dai tempi della creazione del Polo del Petrolchimico Montedison. Dispersioni “accidentali “ così conosciute e  calcolate dai tecnici che riuscirono a far arrestare un “ladro di mercurio” esattamente quarant’anni fa il 21 ottobre del 1969 . Quant’è il vero quantitativo di mercurio rilasciato in quarant’anni dal Petrolchimico e che ancor oggi ce lo ritroviamo sulla nostra tavola?

Nei prossimi giorni, nella pagina Inchieste di Pugliantagonista troverete la ricerca e i documenti dell’epoca.

  Antonio Camuso

Osservatorio sui Balcani di Brindisi

21 ottobre 2009 

l'inchiesta

Il mercurio a Brindisi. Un nemico implacabile che giunse a Brindisi negli anni sessanta con la Chimica

Il dottor  Maurizio Portaluri, in un articolo pubblicato qualche giorno fa, pone l’accento su due nemici invisibili, ma micidiali per la nostra salute, contenuti nelle polveri e nei processi di combustione legati al carbone: il mercurio e la radioattività.

  Vedi: http://www.brundisium.net/approfondimenti/shownotiziaonline.asp?id=6066

Giustamente per le loro caratteristiche estremamente malefiche nei confronti dell’organismo umano, contro questi due nemici occorrerebbe mantenere la guardia alta ed imporre accurati controlli nell’aria , sui terreni e nelle acque sia marine che di falda, ma anche disporre di screening condotti in maniera scientifica sulla popolazione brindisina relativamente alle patologie che essi possono produrre.

Purtroppo, relativamente all’agente mercurio ben poca attenzione si è fatta negli ultimi 40-50 anni a Brindisi e anche senza fare particolari ricerche, semplicemente scorrendo le cronache dei giornali locali dell’epoca,scopriremmo come l’inquinamento da mercurio dei terreni, della falda di acqua dolce e marina, e delle specie animali e vegetali che con esso entravano in contatto, fosse un fatto accertato dagli stessi tecnici dell‘allora Petrolchimico Montedison, , rilevabile nelle quantità e comunque insito degli effetti collaterali del ciclo produttivo della chimica.

Che la quantità dispersa a vario titolo, per effetti di volatilità (poca) trasudamenti da tubazioni, (flange, valvole, contenitori, mezzi di trasporto ecc) e da tracimazioni (da vasche di contenimento e di celle  da elettrolisi) fosse a conoscenza di coloro che erano addetti al rabbocco delle vasche, dei tecnici del reparto e degli addetti ai magazzini e uffici ordini, lo deduciamo da un curioso articolo apparso esattamente 40 anni fa , il 22 ottobre 1969 sulla Gazzetta del Mezzogiorno nella pagina locale di Brindisi.

 

Un giovane autista della Montedison cade nella trappola col mercurio rubato.

Titola così a mezza pagina , la Gazzetta, ma leggendo meglio l’articolo rileviamo che :”questo metallo liquido è usato in considerevoli quantità per alcuni procedimenti del Petrolchimico e …per la sua natura è prevista e calcolata una certa dispersione…i tecnici da un anomalo aumento di indice di dispersione hanno rilevato l’anomalia, fatta partire una denuncia e i carabinieri il 21 di ottobre del 69 arrestano un giovane autista che in alcune lattine trasportava illegalmente una settantina di chili di mercurio dal valore di allora 650 mila lire ( l’equivalente di uno stipendio di un anno di un operaio attuale). ..”

Che esso, il mercurio rubato, fosse poi rivenduto ad altre piccole fabbriche chimiche e/o farmaceutiche del posto, che anch’esse disperdevano sul territorio di Brindisi “ accidentalmente e quindi ne avessero un gran bisogno, fu tra le ipotesi degli investigatori di allora.

 A noi, quello che inorridisce è il fatto che quella sostanza è perennemente annidata,  nemico silenzioso, nelle acque, nei terreni, in ogni essere vivente  che riproducendosi ed entrando nel ciclo alimentare continua a ammalare, uccidere , devastare fisicamente e psicologicamente. Allora, nella prima metà degli anni sessanta a Brindisi il mercurio arrivò, sulle nostre tavole, con la costruzione del P12, il reparto dotato di celle di elettrolisi, grandi vasche piene del metallo liquido,  dove immettendo idrogeno si ricavava il cloro, un gas velenosissimo che era indispensabile per il reparto P14 dove si produceva il dicloroetano che  inviato al P31 con il cracking diveniva  CVM, il CloroVinileMonomero.

Sigle legate alle produzioni di avanguardia della chimica italiana degli anni 60 e che fecero Brindisi  famosa in tutto il mondo industriale, peccato che i morti d’inquinamento, la devastazione ambientale non siano cosa da portarsene come vanto e che nessuno abbia pagato per quella strage infinita , né industriali, né amministratori, né politici è un’ingiustizia gravissima e che crea un’aureola di impunità su tutti coloro che ritengono Brindisi un luogo dove poter portare morte in cambio del classico piattino delle elemosine.

Che ad esso si sia poi aggiunto il rischio mercurio insito nel ciclo del carbone come afferma il dottor Portaluri,  la cosa sicuramente ci amareggia ancora di più,  ma ci spinge anche a lottare ancora più forte, perché questo meccanismo infernale si spezzi.

Antonio Camuso

Osservatorio sui Balcani di Brindisi

osservatoriobrindisi@libero.it

Brindisi 20 ottobre 2009 

l'ARTICOLO DELLA GAZZETTA DI 40 ANNI FA

 

 

 

 

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