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 LIBRI DA LEGGERE

1944 : l’Italia, nonostante tutto,  resiste, legge e sogna… i romanzi del coprifuoco...:il fiore sulla roccia

la recensione di Antonio Camuso

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la strage della Kater I Rades in un bellissimo libro da leggere attentamente:Naufragio di  Alessandro Leogrande

 

FABRICA ETHICA di Fabrizia Paloscia, brindisina

ADELCHI La storia operaia in lotta nel Sud Salento raccontata dai
protagonisti"

Questo è CEFIS  di  Giorgio Steimetz

-FURORE     di John Steinbeck

-LA CIA CONTRO IL CHE     di autori cubani 

- GAZA RESTIAMO UMANI DI Vittorio Arrigoni

- LA RIVOLTA DELLA AMISTAD  Barbara Chase Riboud

- DIARIO DI AGOSTO DI QUARANT'ANNI FA di ANTONIO CAMUSO

- 1984     di George Orwell

-LA FATTORIA DEGLI ANIMALI di George Orwell

- FAHRENHEIT 451   di Ray Bradbury

- CYBERGOLEM Marge Piercy

-SUL FILO DEL TEMPO Marge Piercy

- GERMINAL Emilie Zolà

-IL VENTRE DI PARIGI Emilie Zolà

- Mc NUDO  100 buone ragioni per stare alla larga da Mc Donald's MILLELIRE  STAMPA ALTERNATIVA

- NO TAV LA VALLE CHE RESISTE ( Velleità alternative-a cura del centro sociale ASKATASUNA e comitati di lotta popolare NOTAV)


 

 

RECENSIONI

SABATO 9 OTTOBRE 2010 ALLE ORE 20
PALAZZO LEGARI (Via Alessio Comneno) ALESSANO

MARIO FRACASSO
PRESENTA IL LIBRO:
>
ADELCHI La storia operaia in lotta nel Sud Salento raccontata dai
protagonisti"

insieme a:
LORY DE DONNO         Pres. "Comitato dei lavoratori Adelchi Michele
>Frascaro"
>LUIGI NICOLARDI      Sindaco di Alessano
>MAURIZIO CAFIERO Avv. del lavoro
>EUGENIO IMBRIANI Docente di Antropologia Culturale Università di Lecce
>PIERO FUMAROLA Docente di Sociologia delle Religioni Università di Lecce
Coordina:
>RAIMONDO MASSARO
>
>IL SALENTO DEGLI OPERAI
>Non c'è dignità senza lavoro, non può esserci lavoro senza dignità.
Concetti
>chiari, posizioni che nessuno impugnerebbe per accertarne la validità.
>Malgrado
>ciò, l'ombra scura di un certo passato sembra investire il futuro di intere
>comunità che continuano a credere nel suo valore e a difenderlo
>strenuamente.
>Ora che l'attenzione della stampa sembra essersi spenta sul "caso Adelchi",
>Mario Fracasso ne ridesta l'interesse con "Adelchi. La storia operaia in
>lotta
>nel Sud Salento raccontata dai protagonisti", una pubblicazione che
>raccoglie
>testimonianze, verbali, comunicati stampa, articoli di giornale, fotografie
>e
>reportage incentrate sulle vicende sindacali, giudiziarie e politiche di
>quella
>che un tempo fu una delle punte di diamante nel campo del calzaturiero
>salentino che, per conto terzi, forniva semilavorati per l'haute couture.
>Poi
>qualcosa è cambiato: il triangolo industriale con vertici a Tricase,
Casarano
>e
>Specchia inizia a deformarsi con gli anni, assumendo via via forme sempre
>più
>labili in nome della delocalizzazione e di facili quanto discutibili
>profitti.
>Dal 13 ottobre 2002 fino al 7 luglio 2010, Fracasso traccia un'accurata
>cronistoria delle vicende dell'Adelchi in un diario di bordo scritto dalla
>viva
>voce di chi ha lottato (e lotta) in prima persona contro la cassa
>integrazione
>e le ingiustizie sociali: tra tutti, Rocco Panico, che firma la prefazione
>al
>volume e, Michele Frascaro, giornalista de L'Impaziente, recentemente
>scomparso, a cui l'autore dedica il volume. "Adelchi. La storia operaia in
>lotta nel Sud Salento" non può definirsi un'opera propriamente storica: di
>certo, è uno strumento di approfondimento che parla la lingua dei
>lavoratori,
>restituisce l'umanità, la solidarietà sociale e i volti di chi, al giorno
>d'oggi, si trova costretto a difendere quel Tacco d'Italia, fondato sul
>lavoro.
>Qui Salento Sett. 2010
>
>Al termine della presentazione sarà proiettato un documentario sulla lotta
>operaia Adelchi.
>                                                                          
>La
>cittadinanza è invitata a partecipare
>Info: 3393461266

QUESTO è CEFIS recensione di namir

 

ABBIAMO UN LIBRO - dal titolo - QUESTO E' CEFIS - 
Le due potenze occulte del pozzo d'oro nero
di Giorgio Steimetz

UN LIBRO INTROVABILE  e mai ristampato che guarda caso 
 che lo hanno fatto sparire da tutte le librerie e ritirare persino dalle biblioteche NAZIONALI.
Un libro che allora scottava ( e anche oggi ) scritto da un collaboratore di ENRICO MATTEI
assassinato perché voleva comprare il petrolio in parte dai paesi arabi e in parte dalla russia.
COSA FANNO ALLORA gli americani che invece volevano avere l'italia in mano per vendere il loro
ORO NERO al nostro paese ?

fanno avanzare di ruolo un certo CEFIS fino a diventare potentissimo
sorretto soprattutto dai nostri politici di allora....

guarda caso MATTEI MUORE e viene sostituito da CEFIS
guarda caso muoiono anche i giornalisti come MAURO DE MAURO  che sul caso MATTEI indagava e che
sicuramente aveva una copia di questo libro oltre che l'informazione diretta dall'amico di MATTEI
.


Nel 1972 arriva in libreria Questo č Cefis. L'altra faccia dell'onorato presidente di Giorgio Steimetz,
una quasi biografia - non autorizzata - del presidente dell'Eni, pubblicata dall'Agenzia Milano Informazioni
di Guglielmo Ragozzino, di cui Steimetz č l'alter ego. L'agenzia č finanziata da Graziano Verzotto,
uomo di Enrico Mattei ed ex presidente dell'Ente minerario siciliano, nonché informatore di Mauro De
Mauro, il giornalista dell'"Ora" di Palermo che fu rapito e ucciso dalla mafia nel 1970. Cosě come era
accaduto a Mattei sette anni prima; cosě come accadrŕ a Pier Paolo Pasolini cinque anni dopo.

Questo č Cefis vive solo pochi mesi, poi sparisce. Dalle due sedi della Biblioteca Centrale spariscono
anche le copie d'obbligo: se ne trova ancora traccia nel registro di quella fiorentina, ma il libro non c'č.
E si capisce: Steimetz racconta la spregiudicata avventura di uno dei timonieri del pubblico-privato,
la mescolanza di poteri tra Stato e potenze occulte. Pier Paolo Pasolini stava lavorando sugli stessi
temi e, forse (č il caso di Verzotto), utilizzando le stesse fonti; quell'anno comincia a scrivere Petrolio,
il grande romanzo incompiuto sul Potere (Einaudi lo pubblicherŕ postumo nel 1992, 17 anni dopo la sua
 morte). Un romanzo del quale la critica ha enfatizzato l'aspetto omosessuale - la doppia vita di un
ingegnere petrolchimico - mentre la vera sostanza di Petrolio č il "rapporto terribile tra economia e politica,
 le bombe fasciste e di Stato, la struttura segreta delle societŕ "brulicanti", come i loro nomi, in beffardi
acronimi" (Gianni D'Elia, Il Petrolio delle stragi, p. 22), a partire da Eugenio Cefis, che nel libro č "Troya".


BENE di questo libro ne abbiamo una copia - dal quale ne abbiamo fatto delle copie. SE INTENDI ricevere
 il libro QUESTO E' CEFIS - invia una email a giornale@namir.it con l'indirizzo dove intendi riceverlo
e un recapito telefonico e te lo
invieremo. Naturalmente pagherai una sottoscrizione a namir solo quando riceverai il libro copia,
per spese postali spedizione e stampa di 20 euro.

Se invece vuoi riceverlo su computer te lo invieremo via email in formato zip .doc - verserai solo 5 euro di
sottoscrizione a namir per la trascrizione e invio dello stesso alla tua email.

in entrambi i modi sosterrai la nostra redazione attraverso la lettura di un libro che spiegava e spiega
quei fatti d'italia che ci hanno negato. la storia ci appartiene - la storia siamo noi.


10 SETTEMBRE 2010


LA CIA CONTRO IL CHE -

EDIZIONI ACHAB

 degli autori cubani  Adys Cuppull e Froilán
   González.
   i due autori cubani Adys Cupull e Froilán González hanno realizzato
   un'esaustiva ricerca durante quasi dieci anni, quattro dei quali in
   Bolivia, e i cui risultati sono raccolti in quest'opera che attraverso
   testimonianze, documenti, racconti e analisi mostra il coinvolgimento
   della CIA nell'assassinio del Che e dei suoi uomini, il lavoro di
   spionaggio da parte dell'ambasciata statunitense e la sede CIA in
   Bolivia durante lunghi anni di penetrazione nel paese. Per la prima
   volta si ricostruiscono, con estrema fedeltà ai fatti, i dettagli
   degli avvenimenti alla Quebrada de Yuro, a La Higuera e a Vallegrande;
   le ultime ore del Che, così come chi e in che modo prese la decisione
   di assassinarlo; la ripercussione di quel crimine; la storia degli
   agenti della CIA di origine cubana; il ruolo dell'intellettuale
   francese Régis Debray e del pittore argentino Ciro Roberto Bustos.
   Sono raccontate le contraddizioni all'interno delle alte sfere
   governative boliviane; la pubblicazione all'Avana del Diario del Che
   in Bolivia e l'impatto e le conseguenze che generò a La Paz; i motivi
   per cui nella prima edizione mancavano tredici pagine e il ruolo
   svolto dal dottor Antonio Arguedas nell'entrata delle copie a Cuba.

 

GAZA RESTIAMO UMANI 

DI VITTORIO ARRIGONI

RECENSIONE 

Abbiamo appena finito di leggere il libro Restiamo Umani di Vittorio Arrigoni  edito dal Manifesto un prezioso documento, all'interno del quale abbiamo trovato tutto quello che tv, giornali e internet non hanno detto.Il volontario dell'ISM Vittorio Arrigoni testimone all'interno della Striscia di Gaza, descrive giorno dopo giorno, come se fosse un diario, il genocidio portato avanti dal GOVERNO ISRAELIANO. Importantissimi i dati forniti dal documento, intanto partiamo dal fatto che in questo mese di guerra, dall'inizio dell'operazione "PIOMBO FUSO" 27 dicembre 2008 alla fine, gennaio 2009 vengono uccisi 1300 palestinesi, di cui più di 1 terzo sono bambini,circa 4500 i feriti. Non esiste confronto con i 18 morti israeliani provocati dai razzi qassam palestinesi dal 2002 ad oggi. Nel libro vengono elencati tutti i punti salienti dell'operazione militare, dalla chiusura del valico di EREZ dove vengono bloccati i giornalisti e volontari,(nessuno può entrare o uscire dalla PALESTINA)  al bombardamento dal cielo e dal mare sulla striscia di Gaza; una striscia larga 10 chilometri e lunga 40 trasformata in un grande poligono di tiro. Le truppe israeliane colpiscono con precisione gli edifici dell'ONU unico rifugio per i profughi palestinesi.In Italia e in tutto il mondo invece i mass media occidentali che non sono lì presenti, riferiscono  di lanci di razzi palestinesi, parlano di una guerra utile per sconfiggere i terroristi di HAMAS,riferiscono che gli attacchi israeliani avrebbero colpito chirurgicamente le basi di HAMAS., non parlano invece del GENOCIDIO in atto e delle violazioni di tutti i diritti dell'uomo. Nel libro troviamo i bombardamenti sul porto di gaza, centrate le centrali di polizia, colpita nella città di  Rafah  l'università islamica e le moschee, i depositi di medicinali, a Jabalia si scatena la furia Israeliana con gli ELICOTTERI APACHE con le bombe al fosforo, le ambulanze della mezzaluna rossa in tutta la Palestina sono  bersagliate, nel porto invece vengono speronati i volontari dell'ISM INTERNATIONAL SOLODARIETY MOVEMENT, vengono bloccati con i cannoni di acqua. Per non bastare successivamente faranno la loro parte anche i carri armati israeliani. TUTTO CIò NON é STATO RACCONTATO. ISRAELE DOVRà ESSERE PROCESSATA PER CRIMINI DI GUERRA E CONTRO L'UMANITà. Nel frattempo in Italia sono tante le manifestazioni di protesta in solidarietà al popolo palestinese,anche noi in puglia abbiamo protestato a TARANTO e a BARI per la conclusione del conflitto. In particolare ricordiamo le manifestazioni a BARI sotto la sede della RAI, in quel caso si è sollecitata la RAI a fare un informazione vera, a dare spazio al conflitto in palestina. RITENIAMO che il conflitto sia stato ad un unico senso,il solo obbiettivo era cancellare il popolo palestinese.  

"i civili di gaza hanno a disposizione 3 ore al giorno per cercare di sopravvivere;

i soldati israeliani le restanti 21 per cercare di sterminarli" John Ging capo dell'Unrwa AGENZIA ONU PER I RIFUGIATI

 

"quando emergeranno le enormi distruzioni della Striscia di Gaza, non potrò più andare ad AMSTERDAM per turismo,ma solo per comparire davanti al Tribunale Internazionale dell'AJA" Ministro Israeliano (anonino)

Ringraziamo Vittorio Arrigoni per la sua testimonianza e invitiamo a seguire il volontario dell'ISM sul blog di Guerrillia Radio al link http://guerrillaradio.iobloggo.com/

 

FABRIZIO C. di www.pugliantagonista.it

BRINDISI, 2 GIUGNO 2009

 


170 anni fa LA RIVOLTA DELLA AMISTAD

Ho appena finito di leggere “La rivolta della AMISTAD” pubblicato nel 1988 da Barbara Chase-Riboud ed edito da PIEMME POKET e ho scoperto che quest’anno è il 170esimo anniversario di quella storica rivolta, avvenuta sulla nave spagnola AMISTAD (AMICIZIA). L'episodio, ignorato a lungo dalla "coscienza americana", fu portato alla ribalta della pubblica opinione, proprio da questo libro (titolo originario , apparso negli Stati Uniti, è Echo of Lions) al quale è ispirato il film Amistad di Steven Spielberg uscito nel 2001.

 Il protagonista della rivolta SENGBE PIEH al quale gli viene affibbiato un altro nome, Joseph Cinque, fu fatto prigioniero nel gennaio 1839 nella Terra dei Mende, sulle coste della Sierra Leone. Assieme a lui centinaia di altri abitanti, furono incatenati e imbarcati in una delle tante navi negriere spagnole, dirette verso l’America, nei campi di cotone. Centinaia di uomini, donne e bambini non arrivarono mai sulle coste americane, morirono durante il viaggio, gettate nell’Oceano. Nell'estate del 1839, mentre la nave faceva rotta per Cuba, allora spagnola, con un carico di 53 schiavi si verificò una rivolta con a capo proprio Joseph Cinque, durante la quale gli schiavi riuscirono ad impadronirsi della nave AMISTAD e ad uccidere i i loro schiavisti, lasciando in vita il timoniere e uno dei capi spagnoli. Tentarono di tornare in Africa obbligando il timoniere a far rotta verso la loro TERRA ma, furono ingannati dallo stesso timoniere,il quale li aveva convinti che per tornare in AFRICA bisognava seguire il sole, cioè la mattina andavano ad est e il pomeriggio ad ovest ritornando sullo stesso punto di prima. Nell’ AGOSTO del 1839 dopo 56 giorni furono abbordati nel porto di New HAVEN, catturati e incarcerati dalle autorità statunitensi. L'argomento della Amistad sicuramente si presta a turbare le coscienze di quanti vedono nello schiavismo la radice di tante forme di razzismo dei nostri giorni. Uomini trattati come animali, incatenati in fondo a una nave, cercano il riscatto e la libertà con ogni mezzo. Ma la giustizia dei bianchi decide che non può accettare tutto ciò: si intenta un processo contro gli schiavi neri, la pena prevista per l'insurrezione è quella capitale. Ma anche all'interno del mondo dei bianchi di allora, come oggi, c'è chi pensa ad una società di esseri umani uguali e con pari dignità, al di là del colore della loro pelle. Inizia la battaglia degli abolizionisti: John Quincy Adams, la moglie Louise e molte altre persone presentano una petizione antischiavista, il più famoso pittore d'America John Trumbull e lo scrittore Washington Irving si schierano al loro fianco. Ma la guerra contro la schiavitù è davvero lunga e la vittoria non è scontata. C’è da dire che l’8 febbraio 1815 in occasione del congresso di Vienna : AUSTRIA,FRANCIA, INGHILTERRA,PORTOGALLO, RUSSIA E SVEZIA stilarono una dichiarazione in cui si affermava: “DI FRONTE ALL’EUROPA, E RITENENDO UNIVERSALE L’ABOLIZIONE DEL COMMERCIO DEGLI SCHIAVI,AFFERMIAMO DI NUTRIRE IL SINCERO DESIDERIO DI CONCORRERE ALLA REALIZZAZIONE DI DETTA MISURA CON TUTTI I MEZZI A NOSTRA DISPOSIZIONE IMPIEGANDO TALI MEZZI CON TUTTO LO ZELO E LA PERSEVERANZA CHE MERITA QUESTA CAUSA TANTO NOBILE”. Gli STATI UNITI invece VIETARONO l’importazione degli schiavi nel lontano 1807 e nonostante ciò   il fenomeno della tratta degli schiavi si protrarrà per diversi decenni, non a caso abbiamo citato  l’AMISTAD del 1839. Il libro e la vicenda storica si concludono con la vittoria parziale degli schiavi che furono considerati  liberi dal 1 marzo  1841 dopo un anno e mezzo di carcere, non gli fu concessa una nave per tornare in AFRICA, ma con qualche lavoretto e con l’aiuto degli abolizionisti riuscirono a  pagarsi una nave per tornare nelle TERRA DEI MENDE…….il libro non si conclude così e possiamo dire che è veramente avvincente fino all’ultima pagina, infatti il protagonista Joseph Cinque riesce a raggiungere la sua terra ,nel novembre del 1842, ed è pronto a riabbracciare i suoi figli, la moglie e i parenti,ma scopre che nel suo villaggio era rimasto solo un anziano.Tutti i gli abitanti erano stati fatti prigionieri e schiavi, non vuole credere ai suoi occhi e ripercorre la stada che collega il villaggio con il mare..nella speranza di riattraversare l’oceano e riabbracciare i suoi cari dall’altra parte del mondo….

Questo evento  è molto attuale e ci colpisce proprio perché la vicenda dell’Amistad è avvenuta nel diciannovesimo secolo non molto lontano da noi, ovviamente i tempi sono cambiati, ma è cambiato il metodo dello schiavismo,  gli schiavi ci sono ancora oggi, e sono disposti a pagare e a rischiare la vita,ad attraversare deserti e  a solcare mari, stivati nelle navi o nei camion,  pur di arrivare nel nostro Mondo e diventare schiavi; mi riferisco a chi fugge dalle guerre, dalla fame e dalla persecuzione, pensiamo ai tanti immigrati che oggi vengono sfruttati per coltivare le nostre terre, disposti a tutto pur di sopravvivere….la storia non è cambiata molto, se poi andiamo a indagare un po’  a fondo troviamo tante analogie con lo schiavismo di allora e quello odierno; pensiamo alle politiche razziste di oggi come quelle di allora, pensiamo ai CPT dove gli immigrati vengono richiusi , lo stesso avveniva per chi si rivoltava agli schiavisti di allora; pensiamo alle migliaia di persone fatte schiave e imbarcate sulle navi negriere  (dal 1500 fino al 1850circa) che non hanno mai visto l’AMERICA,morte durante il viaggio  e gettate nell’OCEANO ATLANTICO, le stesse persone di allora, oggi  non riescono a raggiungere la “FORTEZZA EUROPA” riempiendo il MAR MEDITERRANEO, trasformato in  un grande cimitero degli IMMIGRATI, disposti ad essere gli schiavi di oggi. Dall’altro lato ci siamo noi, come gli abolizionisti dello schiavismo di allora, disposti a far rispettare le leggi e a smuovere la coscienza critica delle masse e a dare una svolta al  corso di una storia che si ripete sempre. Pensiamo che CHI DIMENTICA IL PASSATO, CHI DIMENTICA LA STORIA allora è DISPOSTO A FARE  gli stessi errori, ieri come oggi non vogliamo che si ripetano più.

Concludo il mio articolo prendendo una dichiarazione di John Quincy Adams, l’abolizionista che si battè per la liberazione dei prigionieri della AMISTAD:

MAGGIO 1840  Guerra, conquista e violenza hanno generato lo schiavismo, e saranno la necessità di stato e la legge interna di autoconservazione ad appoggiarlo e perpetuarlo. Dice forse questo la DICHIARAZIONE?
La DICHIARAZIONE afferma che ogni uomo è "dotato dal suo Creatore di alcuni diritti inalienabili", e che "tra questi diritti vanno annoverate la vita, la libertà e il conseguimento della felicità". Ebbene, se questi diritti sono inalienabili, essi sono pure incompatibili col diritto di un vincitore di togliere la vita al suo nemico in guerra o di risparmiargliela facendolo schiavo.”

FABRIZIO C.

BRINDISI 7 MARZO 2009

 

 


 

I SOLDATI EBREI DI MUSSOLINI

I militari israeliti nel periodo fascista

Giovanni Cecini –Ugo Mursia editore- Milano 2008-pp278-E 17

Il console generale della milizia fascista di religione ebraica Alberto Liuzzi morì,  colpito da una scheggia mentre faceva fuoco con la mitragliatrice contro gli aerei  dei “rossi” spagnoli,  a Guadalajara. Esponente di spicco del fascismo friulano fu esaltato come un martire della n

Seconda edizione de “LA SANITA' MALATA. Viaggio nella Puglia di Vendola”
E' in stampa la seconda edizione del pamphlet di Maurizio Portaluri LA SANITA' MALATA. Viaggio nella Puglia di Vendola, Glocal Editrice. La distribuzione della prima edizione, arrivata nelle librerie all'inizio del mese di dicembre 2008, è andata esaurita in pochi giorni suscitando grande interesse tra gli addetti ai lavori e la gente comune. I nuovi volumi saranno in distribuzione presso le librerie della Puglia dopo le festività natalizie, nella prima metà di gennaio 2009.

 

Glocal Editrice http://www.glocaleditrice.it/ nella forma Ebook è da oggi disponibile
 

DIARIO D'AGOSTO
di quarant'anni fa

una rilettura delle pagine della gazzetta del mezzogiorno dell'agosto 1968

di Antonio Camuso
GLOCAL EDITRICE
Storia. Aspettando a Brindisi l’invasione di Praga, con la radio attaccata all’orecchio. Rivisitazione dei fatti dell'agosto 1968, tra eventi internazionali e ripercussioni locali, sul filo della passione di allora e della ragione di adesso

 


 


 

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