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ROMA 28 ottobre 1969

IL SERVIZIO D'ORDINE SINDACALE DEGLI EDILI SI SCONTRA CON GLI STUDENTI CHE INNALZAVANO SCRITTE CONTRO LA POLIZIA PER L'UCCISIONE DI CESARE PARDINI A PISA

 

A Roma , il 28 ottobre 69, durante lo sciopero generale e relativa manifestazione degli edili,  a sprangare gli studenti che innalzavano striscioni contro la polizia per la morte  dello studente Cesare Pardini a Pisa, era stato il servizio d’ordine  sindacale più duro ed efficiente della Capitale: quello dei sindacati edili, di rigida osservanza PCI romano e che grazie a questa impresa divenne il punto di riferimento del servizio d’ordine confederale per le successive manifestazioni nazionali dell’autunno caldo.

Perché tanto accanimento contro i “filocinesi”? Il timore che la rabbia operaia contro i padroni e il governo d’allora stesse salendo di tono e rischiasse di non essere controllabile era cosa quotidiana. Gli scontri  operai-polizia davanti alla Montedison a Milano, i sabotaggi delle linee di montaggio a Mirafiori, le devastazioni alla Sit Siemens,  i picchettaggi duri con pestaggio di crumiri erano cronache di tutti i giorni e nonostante che episodi simili venissero addossati a pochi estremisti infiltrati, e relativa condanna dalla maggioranza dei lavoratori, erano una realtà difficile da digerire per un sindacato abituato a governare con poca democrazia la sua base.

Il fantasma del filocinese diveniva così lo spauracchio per tirare la briglia ad un movimento operaio che iniziava a galoppare imbizzarrito,   punto dall’anticapitalismo.

LA REDAZIONE DELL'ARCHIVIO STORICO BENEDETTO PETRONE

 

 

 

 

 

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