3 ottobre 1943: Aldo L. , napoletano di
Forcella, ucciso a Casoria, dai tedeschi mentre cercava di sfuggire
alla deportazione.
Scheda n 5 :
Le quattro
giornate di Napoli , attraverso le carte del Fondo Fronte Unico
Nazionale, nell’Archivio Storico Benedetto Petrone
(di Brindisi) , in un prossimo libro
di Antonio Camuso.


E’ una cosiddetta
storia definita
"minore" quella che
poniamo all’attenzione, poiché presi mediaticamente dall’immagine di
scugnizzi, patrioti e patriote insorti
e, quest’anno forse ossessionati dal
politicamente corretto l’inserimento tra essi di uno sparuto numero
“femminielli”, si tralasciano le tragiche storie dei “morti per caso”
a cui nessuno dedicherà un monumento e poco produttori di like sui
social.L’intenzione di questo prossimo libro sulle quatrro giornate di
Napoli, è quello salvare la memoria nopn solo dei combattenti ma anche
di chi
perse la vita “ accidentalmente”e
di cui si preferisce
dimenticare.
L’autore Antonio Camuso
Il 3 ottobre 1943 muore Aldo L. napoletano di
Forcella, ferito a morte a Casoria dai tedeschi.
Aldo L.
20 anni, abitante nel popoloso
quartiere di Forcella, dopo i terribili bombardamenti angloamericani
dell’agosto del 1943 sul porto di Napoli, era sfollato con tutta la
famiglia a Casoria, ritenutà una località più sicura. L’avvicinarsi
degli Alleati dopo la sbarco di Salerno, faceva ben sperare in un
prossimo ritorno in città. Le notizie giunte da Napoli su
di
una insurrezione popolare contro i tedeschi, avevano aumentato le
speranze per gli sfollati napoletani che l’incubo di questa guerra si
stesse per allontanare, ma altre cattive nuove giungevano attraverso i
bandi affissi dalle truppe tedesche con l’ordine
a tutti gli uomini validi a
lavorare,di presentarsi nei punti di raccolta stabiliti dal Comando
Germanico, pena gravi rappresaglie.
La
mancata presentazione
della quasi totalità degli
interessati aveva fatto infuriare
i nazisti che davano0 seguito a
rastrellamenti
ed esecuzioni di coloro che si
opponevano. La mattina del 30 settembre un distaccamento di soldati
tedeschi piomba nella località dove risiedeva Aldo scatenando il
panico
e il conseguente tentativo di fuga
dello stesso, insieme ad altri giovani uomini. Purtroppo, il giovane
napoletano non riusciva a dileguarsi in tempo tra le campagne e veniva
raggiunto da numerosi colpi di mitra. Ritenendolo spacciato, i
tedeschi lo abbandonavano sanguinante. Portato in casa
veniva
sommariamente medicato nell’impossibilità di poter avere soccorso .
Agonizzante per tre giorni,
è il 3 di ottobre 1943, che
un capitano dei carabinieri
interviene facendo uscire da una cella
di sicurezza un vetturino lì
imprigionato, con l’incarico di trasportare con un calesse il ferito a
Napoli. Purtroppo, Aldo muore nella in serata
del 3 0ttobre 1943 presso l’Ospedale
degli incurabili, a Napoli,
che in quei giorni era il punto di
primo soccorso dei
feriti degli scontri
con i tedeschi. Segue nell’apposita
scheda del Fronte Unico Nazionale, la foto di Aldo, le richieste di
sussidio per la famiglia, i certificati di morte,
e la deposizione dei fatti
confermati da testimoni, da parte del padre.

Vedi anche .Le
quattro giornate di Napoli in un prossimo libro di Antonio Camuso
Antonio Camuso
Archivio Storico Benedetto Petrone
Brindisi 3 ottobre 2021, per non dimenticare.