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L'acqua non può diventare fonte di profitti. E' un benecomune e come tale deve essere salvaguardato con forza In virtù di ciò L'ANPI nazionale  sostiene la battaglia avviata dal Forum Italiano dei movimenti per l'Acqua e impegna a tal fine tutte le sue strutture

La segreteria Nazionale ANPI

 
 
 
 
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L'ACQUA  BENE SACRO DA DIFENDERE

l'incontro di domani Mercoledì 14 settembre 2011alle 18,30 presso la sede del comitato acqua bene comune in via Conserva 46 a Brindisi ( di fronte la sede della Caritas ).

ACQUA. RUMORE MEDIATICO MA INTESA BIPARTISAN

 

 Faremo il punto della situazione nazionale, con la difficile battaglia che si apre per impedire lo scippo dell'esito referendario ( governo vuole riaprire la stagione di privatizzazioni e liberalizzazioni ) , e locale con il coordinamento nazionale del 1 e 2 ottobre a Bari e l'assemblea regionale del 17 sempre a Bari.

Inoltre tra breve lanceremo una "campagna  Verità" sul processo di ripubblicizzazione dell'Acquedotto Pugliese.

Su questo tema vi giro una nota del comitato pugliese

Dal "rumore mediatico" che gli schieramenti politici stanno provocando sembra che emergano due posizioni nette:

1) la Regione Puglia, recependo la volontà degli elettori (espressa nel referendum del 12-13 giugno), vuole ripubblicizzare l’Acquedotto pugliese AQP S.p.A. mediante una legge regionale;

2) il Governo nazionale, ignorando quella stessa volontà, vuole impedirlo.

Se le apparenze non ingannano, abbiamo quindi da un lato i "buoni" e dall'altro i "cattivi": situazione chiarissima. Il problema però è che qui le apparenze ingannano, eccome!
 
Intendiamoci: l'atto del Governo nazionale non è assolutamente condivisibile, in quanto, cercando di aggrapparsi a tutti i possibili appigli giuridici, mira di fatto a conservare lo "status quo" e, quindi, a ignorare la volontà degli elettori.
 
Però, detto questo, non abbiamo ancora fatto chiarezza fino in fondo, in quanto i processi in atto travalicano il mero rapporto fra una Regione e il Governo nazionale e vedono coinvolti molteplici soggetti e interessi che, giocando su più fronti, non sono immediatamente riconoscibili. 
 

La legge regionale pugliese in questione, nel pronunciarsi in merito alla forma giuridica che il nuovo acquedotto "ripubblicizzato" dovrà assumere fa riferimento a una vaga “azienda pubblica regionale”, che non è prevista in quella forma dalla legislazione italiana.

Le ripetute richieste di chiarificazione su questa “vaghezza” del testo di legge, da parte del Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” e del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, hanno per ora ricevuto l’assicurazione che la forma giuridica sarà quella di “azienda speciale” dal capogruppo di SEL alla Regione Puglia, ma ancora (e benché sollecitate) non vi sono dichiarazioni ufficiali in tal senso e il ricorso del Governo nazionale rischia di creare ulteriori elementi di confusione.
 
Inoltre, non possiamo non ricordare che il testo originario del disegno di legge regionale, concordato con i rappresentanti del Comitato pugliese e del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, qualificava esplicitamente il servizio idrico integrato come "servizio di interesse generale, privo di rilevanza economica", sottraendolo, quindi, di fatto e di diritto alla disciplina della concorrenza e di conseguenza alla competenza statale. Nel testo definitivo, per volontà del legislatore regionale, quella chiara specificazione è stata soppressa e tale soppressione, alla luce dei fatti, non è stata priva di conseguenze, visto che proprio alla tutela della concorrenza si appella ora il Governo, per impugnare la legge davanti alla Corte Costituzionale, in quanto tutto ciò che attiene ai mercati e alla concorrenza è di competenza statale.
Possiamo parlare di autogoal del Consiglio regionale, in questo caso?
 

Il fatto che la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, in questo caso di quello pugliese, incroci percorsi del tutto opposti lo si evince dal moltiplicarsi di iniziative ed eventi apparentemente  “innocenti”, i cui attori e promotori sono tutt’altro che neutrali.

Basti pensare al fatto che l’Acquedotto pugliese AQP S.p.A., in compagnia di società come Hera S.p.A., Acea S.p.A., di multinazionali come Veolia, ecc., risulta essere fra gli sponsor del "Festival dell'Acqua", fortemente voluto e organizzato da Iren S.p.A. e Federutility. Qualcuno può pensare che Federutility (nella cui giunta esecutiva, per inciso, vi è anche Ivo Monteforte, Amministratore Unico di AQP S.p.A) condivida le posizioni di chi, ritenendo l'acqua bene comune dell'umanità, chiede coerentemente che venga gestito come tale, e non come merce? Sul serio?
 
La nostra impressione, studiando la situazione in atto, è che dopo i risultati referendari, coloro che sono contrari a qualsiasi ipotesi di ripubblicizzazione reale del servizio idrico, lungi dall'essersi arresi alla volontà dei cittadini - poiché il capitale e gli interessi che suscita difficilmente si arrendono - stiano lavorando attivamente a un "piano B", per salvare il "salvabile" (secondo il loro punto di vista). E così, se il "piano A" - ovvero la privatizzazione pura e semplice del servizio idrico e di tutti i servizi pubblici - risulta ormai impraticabile, con gran dolore di chi lo aveva architettato e difeso (Confindustria, ma non solo), i suoi precedenti sostenitori possono trovare conveniente giungere a una sorta di "intesa operativa" coi sostenitori attivi del "piano B" (per esempio Federutility), che punti al "male minore" (sempre secondo loro), ovvero la difesa delle gestioni miste e delle S.p.A., come una sorta di "linea del Piave", oltre la quale non far assolutamente passare le idee e i progetti di concreta ripubblicizzazione.
 
Se le cose dovessero stare davvero così come pensiamo, potrebbero esserci aree di convergenza, e di "intesa bipartisan", fra i "privatizzatori" liberisti attualmente al governo in Italia e settori dei "riformisti" di centrosinistra; e il testo sul quale potrebbero effettivamente, nell'immediato futuro, convergere consensi bipartisan (magari dopo qualche schermaglia "scenografica", per salvare le forme) è già pronto in realtà, ed è la proposta di legge del PD.
 

Non vogliamo pensare che l'atto con il quale il Governo nazionale ha impugnato la legge regionale pugliese faccia parte del fuoco di sbarramento che serve per creare le condizioni necessarie a questa intesa bipartisan. Eppure troppi dati ci portano a ritenerla un'ipotesi fondata.

In una situazione come questa, a buon diritto il Comitato pugliese "Acqua bene comune" rifiuta nettamente di farsi strumentalizzare da chi fino a ieri era contrario alla ripubblicizzazione; le nostre osservazioni critiche e i nostri rilievi in merito alla legge regionale, e al comportamento delle istituzioni pugliesi, non implicano alcuna vicinanza o "collateralità" rispetto alle posizioni del centrodestra liberista. Ma d'altra parte non vogliamo neppure passare come sostenitori di una rappresentazione "fiabesca" della realtà, ridotta a una lotta più o meno edificante fra "buoni" e "cattivi".

Non ci interessa fare da supporto, come attori o comparse, alle strategie comunicative altrui, né fare da testimonial in più o meno ben orchestrate campagne di marketing elettorale. Il nostro ruolo è altro e diverso, e ben lo conosce chi ha seguito in questi anni il nostro lavoro sul territorio: informarsi, informare, continuare incessantemente a mettere alla prova le istituzioni circa la loro capacità di tradurre le intenzioni e gli annunci in atti concreti.

 

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”- Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua







incontro provinciale 25  febbraio 2011 a Brindisi alle 1830 presso la sede dell'ANPI in via umbria 24 ( rione commenda nei pressi di piazza salento


 

l'incontro provinciale di domani 16 febbraio 2011 a Brindisi alle 19 presso la sede dell'ANPI in via umbria 24 ( rione commenda nei pressi di piazza salento )

Ordine del Giorno :
Iniziative per cambio di statuto comuni  e provincia di brindisi
Riunione coordinamento regionale del 19 febbraio a bari
DDL regionale di ripubblicizzazione.
Iniziative di avvio campagna referendaria

E' importante la partecipazione di tutti i gruppi della provincia

E' indetta un'assemblea provinciale dei comitati per l'acqua a Brindisi  per Mercoledì 2 febbraio 2011 alle 17,30 presso la sede dell' ANPI in via Umbria 24 ( rione commenda nei pressi di piazza salento )

Odg : Avvio Campagna referendaria, Percorso DDL regionale sull'AQP.

La campagna referendaria è ormai alle porte , la data del voto sarà una domenica tra il 15 aprile ed il 15 giugno, ed occorre avviare iniziative nel nostro territorio. L'obiettivo del raggiungimento del quorum non è affatto scontato occorre quindi una forte campagna di informazione e sensibilizzazione in tutti i territori.

Inoltre occorre seguire attentamente il percorso del DDL regionale di ripubblicizzazione dell'AQP, che sembra sempre più accidentato.
Per tale motivo il coordinamento regionale ha effettuato una prima richiesta di incontro all'asse. Amati in data 17 gennaio, richiesta che non ha ricevuto risposta.
Ieri si è quindi inviata una nuova richiesta questa volta pubblica con relativo comunicato stampa.


di seguito vi giro il comunicato stampa della segreteria regionale sulla questione, con la lettera che è stata inviata a Vendola e ad Amati con la richiesta di incontro:

c. stampa


I cittadini del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune sono costretti a chiedere ancora una volta al presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna la convocazione di una conferenza dei Capigruppo aperta alla società civile, sede di un confronto trasparente sull’iter del DDL n. 08 del 11/05/2010 “Governo e gestione del Servizio Idrico Integrato. Costituzione dell’Azienda pubblica regionale “Acquedotto pugliese-AQP”.

 

Dopo aver sistematicamente ignorato richieste e sollecitazioni (l’ultima il 17 gennaio), con una lettera aperta inviata stamattina, il Comitato chiede al Consiglio che sia offerta ai cittadini l’opportunità di esprimere le loro perplessità: gli ultimi emendamenti proposti, infatti, incidono sull’efficacia del testo approvato dalla Giunta lo scorso maggio e “annacquano” i principi che finora hanno guidato il percorso di ripubblicizzazione dell’Aqp: unico organismo di diritto pubblico, gestione partecipata con cittadini e lavoratori, servizio minimo garantito a tutti ed esclusione del profitto da parte dei privati in qualsiasi ambito di gestione.

 

L’interesse per l’acqua bene comune cresce e appassiona l’opinione pubblica, in attesa dei due referendum sui quali i cittadini saranno chiamati a esprimersi nella prossima primavera: l’amministrazione Vendola dimostri una volta per tutte che la tutela dei beni comuni è un principio guida e non una promessa elettorale.

 

Il Comitato Pugliese Acqua Bene Comune

 


Regione Puglia

 

Al Presidente della Regione, Nichi Vendola

All’Assessore alle OO. PP., Fabiano Amati


p.c.

Ai CAPIGRUPPO dei gruppi CONSIGLIARI:

I Pugliesi per Rocco Palese, Bellomo Davide

Italia dei Valori, Schiavone Orazio

La Puglia per Vendola, Disabato Angelo

La Puglia prima di tutto, Damone Francesco

Misto, Mazzarano Michele

Moderati e Popolari, Olivieri Giacomo

Partito Democratico, Decaro Antonio

Popolo delle Libertà, Rocco Palese

Sinistra Ecologia e Libertà, Losappio Michele

Unione di Centro, Negro Salvatore

 

Al Presidente della Commissione II,

Brigante Giovanni

Al Presidente della Commissione V,

Pentasuglia Donato

 

Agli Assessori


Ai Consiglieri

 

Al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

 

alla Stampa


Bari, 24 gennaio 2011

 

Gentili Presidente della Giunta Regionale e Assessore alle OO.PP.,


facendo seguito alle comunicazione delle scorse settimane (di cui l’ultima in data 17 gennaio) - con le quali chiedevamo un incontro urgente avente ad oggetto gli emendamenti al DDL sulla ripubblicizzazione dell’AQP e alle quali non abbiamo ricevuto alcuna risposta – e prendendo atto del vostro silenzio, siamo qui, con la presente lettera aperta, a rinnovare e sollecitare tale richiesta.


L’urgenza con la quale richiediamo tale incontro deriva dalla necessità di esporre quanto prima le nostre perplessità in merito ad alcuni emendamenti che, a nostro parere (confortato dal giudizio di diversi giuristi), non sono in linea con i principi che hanno guidato fin dall’inizio il percorso di ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese, ovvero:

  • Gestione di tutto il SII in Puglia attraverso un organismo di diritto pubblico;
  • Gestione partecipata da parte dei cittadini e dei lavoratori al governo del SII;
  • Garanzia per tutti, anche coloro senza mezzi, a condizioni minime di servizio;
  • Esclusione del profitto da parte di privati nella gestione del SII o parti di esso.

Riteniamo – come già palesato nella precedente lettera del 17 novembre e come ora ribadiamo pubblicamente - che alla luce degli ultimi emendamenti trasmessi dall’Assessore Amati, tali principi risultano sensibilmente "annacquati" o stilati in forma che in alcuni passaggi appare non chiara e suscettibile di molteplici interpretazioni.


La nostra preoccupazione è dettata dal fatto che il provvedimento che si sta profilando con gli emendamenti trasmessi presenta differenze sostanziali rispetto al testo approvato dalla giunta lo scorso 11 maggio.


Dati gli impegni assunti – e rinnovati lo scorso 28 dicembre - dal Governo regionale con il Comitato pugliese e, più in generale, con la cittadinanza tutta, e dato il crescente e appassionato interesse della popolazione pugliese (e italiana) sull’argomento (testimoniato dal formidabile successo della raccolta di firme per i referendum sull’Acqua e la recente dichiarazione di ammissibilità da parte della Corte Costituzionale dei due referendum sui quali i cittadini saranno chiamati ad esprimersi nella prossima primavera),


vi rinnoviamo la richiesta


di un urgente incontro per il necessario chiarimento e per discutere riguardo alle necessarie modifiche da apportare al testo, per renderlo più chiaro e inequivocabilmente in direzione della ripubblicizzazione del SII.


Confidando in particolare nell’impegno dell’Assessore Amati - assunto pubblicamente in occasione dell’incontro dello scorso 28 dicembre, relativo a garantire una comunicazione più “fluida” fra cittadinanza e istituzioni e a presentare il DDL in Consiglio entro la fine di gennaio – restiamo in attesa di un pronto riscontro.


 

Il Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune”


 

12 GENNAIO2011 ULTIME NOTIZIE

 

DECISIONI DELLA C.COSTITUZIONALE SU ACQUA E NUCLEARE
ACQUA :ammessi al voto i nostri I° e 3° quesito! (bocciati i ns. 2° e quello di Di Pietro)
NUCLEARE : ammesso al voto
 
Prepariamo da subito la campagna per votare SI per l'acqua pubblica e contro il nucleare

Corte Costituzionale

Ufficio Stampa

Decisioni in tema di ammissibilità dei quesiti referendari  

La Corte costituzionale, in data 12 gennaio 2011, ha deliberato in ordine all’ammissibilità delle seguenti richieste di referendum abrogativo:

 

n. 149 Reg. Ref. (richiesta di referendum n. 1) “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione”: ammissibile

 

n. 150 Reg. Ref. (richiesta di referendum n. 2) “Servizio idrico integrato. Forme di gestione e procedure di affidamento in materia di risorse idriche. Abrogazione”: inammissibile

 

n. 151 Reg. Ref. (richiesta di referendum n. 3) “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma”:ammissibile

 

n. 152 Reg. Ref. (richiesta di referendum n. 4) “Norme limitatrici della gestione pubblica del servizio idrico. Abrogazione parziale”: inammissibile

 

n. 153 Reg. Ref. (richiesta di referendum n. 5) “Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme”: ammissibile

 

n. 154 Reg. Ref. (richiesta di referendum n. 6) “Abrogazione della legge 7 aprile 2010, n.51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale”:ammissibile

 

Le sentenze saranno depositate entro i termini previsti dalla legge.

 

 

 

dal Palazzo della Consulta, 12 gennaio 2011

 

VEDI ANCHE  INIZIATIVE IN PUGLIA
Comitato pugliese "Acqua Bene Comune

Presidio sabato 4 dicembre 2010

BRINDISI  Incrocio dei Corsi  ore 17

Giornata contro la privatizzazione dell’acqua!

 

Le 105.000 firme raccolte nella nostra regione

durante la campagna referendaria SALVA L'ACQUA 

parlano chiaro:

 

I pugliesi vogliono l’Acquedotto Pubblico!

Oggi, invece  assistiamo all’ennesima beffa: Il disegno di legge pugliese non è stato ancora approvato. Inoltre in commissione consiliare è stato proposto un ordine del giorno con il quale congelare gli effetti della Legge Regionale di trasformazione in Ente di Diritto Pubblico dell’Acquedotto  Pugliese. Una Legge che se approvata non verrà applicata.

Una scelta incomprensibile che mortifica le aspettative dei 105.000 pugliesi che hanno posto la firma nella campagna referendaria.

 

Regione Puglia e Movimenti per l'Acqua Bene Comune avevano scritto

una legge che permettesse la ripubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese

 

 

Il disegno di legge era pronto già nel dicembre 2009 ed era evidente a tutti che si andava in direzione opposta rispetto all'impianto “privatizzatorio” del Decreto Ronchi.

 

 La scorsa Giunta Regionale votò all’unanimità in favore del disegno di legge, facendo una precisa scelta politica.

 

PRIMA fu promesso che il disegno di legge sarebbe stato approvato in Consiglio regionale entro la fine della passata legislatura, ma non è successo.

 

DOPO fu promesso, che il disegno di legge sarebbe stato approvato in Consiglio regionale entro i primi cento giorni dell’attuale legislatura, ma non è successo.

In questo modo rinnegano le scelte politiche fatte in precedenza!

 


ecco un breve sunto per punti di quanto emerso e deciso all’Assemblea regionale del “Comitato pugliese Acqua Bene Comune” dello scorso 11 settembre:

-          Testo di legge per la ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese. Il segretario della V Commissione ci ha comunicato che le audizioni difficilmente inizieranno prima della fine di settembre. A questo punto, il testo di legge non sarà approvato nei primi 100 giorni come assicurato nella campagna elettorale dal Presidente e dall’Assessore Amati. Forse entro la fine dell’anno.

-          Ridimensionamento delle Unità Territoriali di Brindisi e Trani. Presentazione della situazione da parte di alcuni lavoratori delle UT di Brindisi e Trani, confronto sulla situazione in palese contraddizione, fra l’altro, con il processo di ripubblicizzazione in corso. E’ stata presa la decisione di scrivere al Presidente (e sindaci, assessori competenti, AQP e stampa per conoscenza) per chiedere la sospensione del processo e un incontro urgente. La lettera (in allegato) parte in mattinata e si chiede che venga diffusa da ogni gruppo e associazione facente parte del Comitato nei propri canali (fb, blog, siti internet) di oltre che alla stampa di ognuno.

-          Forum Mondiale dell’Acqua (delle multinazionali). E’ stata letta la nota ricevuta dall’Assessore Sannicandro del Comune di Bari a sostegno della candidatura della città di Bari e della Regione Puglia ad ospitare il Forum Mondiale dell’Acqua. La cosa piuttosto grave è che – da quanto sostiene l’Assessore, la candidatura è stata “avanzata” con il pieno appoggio della Regione Puglia. La cosa è “strana” visto che il presidente Vendola si era impegnato con una lettera ufficiale dello scorso anno a non dare corso a nulla del genere (cosa per altro ribadita in diverse occasioni e anche dall’Ass.re Godelli). Si è deciso di inviare una lettera – che sarà girata in lista a breve - per chiedere il ritiro della candidatura e un incontro urgente per chiarire definitivamente la volontà della Regione.

-          Coordinamento nazionale “Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua”. E’ stato fatto il resoconto dell’incontro di Roma di sabato 4 settembre portando all’attenzione dell’Assemblea anche la “questione siciliana” dalla quale emerge l’ambiguità di alcuni sindaci (e non solo) nel sostenere la SpA a intero capitale pubblico.

-          ASSEMBELA nazionale “Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua”. Entro la giornata dovremo ricevere conferma di possibili contributi. Sull’organizzazione tecnica e logistica per la partenza e la permanenza a Firenze sarà inviata una comunicazione ad hoc, appena si definiscono i dettagli.

-          Legge di iniziativa popolare “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima”. Sulla base della richiesta che ci è pervenuta è iniziato il confronto sul contenuto del testo di legge.

 

--
Segreteria del Comitato Pugliese "Acqua Bene Comune"


Comunicato stampa di Michele Rizzi di Alternativa comunista, già candidato Presidente della regione Puglia, su vertenza lavoratori dell'Acquedotto pugliese.
 
Un Caro saluto.
 
Michele Rizzi - Tel. 3281787809
 
 
Aqp di Brindisi: Vendola e Monteforte giocano a nascondino.
 
Il coordinamento dei lavoratori dell'unità territoriale di Brindisi e Trani sono ormai stanchi di non ricevere risposte alle contestazioni da loro sollevate contro la chiusura delle sedi in questione.
Lettere-appelli, comunicati stampa, dichiarazioni sindacali, e il leader di Sinistra ecologia e libertà, nonchè presidente della Regione, Niki Vendola, mette la testa sotto la sabbia (tanto le temperature ancora lo permettono) e lascia da solo il presidente Monteforte, a spiegare ai lavoratori il perché l'Acqquedotto pugliese debba essere affondato, piuttosto che rafforzato.
Adesso anche in questo campo, siamo alla scoperta delle carte e qui si vede chi ha bluffato in campagna elettorale e chi no. Chi, come il sottoscritto e Alternativa comunista si sono battuti e si stanno battendo per la ripubblicizzazione dell'Acquedotto pugliese e chi come Vendola e la sua coalizione, dal Pd al Prc, passando per Sel e Idv, vogliono lo smantellamento dle più grande Acquedotto in Europa.
Il centrosinistra aveva chiesto voti per la sanità pubblica e ripubblicizzazione dell'acquedotto e dopo averli ottenuti, sta distruggendo l'una e l'altro. Finita la propaganda della campagna elettorale fatat di poesie e filastrocche, Il buon Vendola mostra il realismo borghese dei tagli alla sanità pubblica e all'acquedotto pugliese! 
Adesso manda avanti il gran manager! Infatti Monteforte parla di ottimizzazione e risparmi che starebbe alla base della "necessità" di chiudere le unità territoriali. Mi chiedo: non darebbero un buon risparmio le sue dimmissioni e quelle di tutti i manager strapagati dai pugliesi e con la gestione dell'Aqp affidata direttamente ai lavoratori. Questa si che sarebbe una vera ripubblicizzazione ed una vera ottimizzazione, contro tutti i sogni dei blocchi politici e padronali di privatizzazione dell'Aqp.
E a quei consiglieri regionali ed esponenti politici di centrosinistra che si lagnano della chiusura delle unità territoriali, ipocritamente scordandosi di appoggiare l'esecutivo Vendola, dico di calare la maschera e che, qualora il Piano di tagli dovesse andare avanti, rompano con i loro partiti e passino all'opposizione di Vendola e della sua maggioranza. In mezzo non ci si può stare! O si sta con chi sta facendo i tagli o con chi non li vuole!
Infatti Alternativa comunista che ha sempre saputo da che parte stare, continuerà la lotta al fianco dei lavoratori delle unità territoriali di Brindisi e Trani dell'Acquedotto pugliese che Vendola e la sua maggioranza vuole chiudere, intimando a Monteforte ed allo stesso governo pugliese, il ritiro del Piano di tagli varato lo scorso agosto in piena estate, periodo in cui generalmente il padronato attacca i diritti dei lavoratori.
In mancanza del ritiro, va proclamato urgentemente uno sciopero generale dei lavoratori acquedottisti delle varie unità territoriali, con l'occupazione degli uffici Aqp che Vendola e Monteforte vogliono chiuedere, in barba ai diritti dei lavoratori.
Il sottoscritto ci sarà, perchè, al contrario di altri, ciò che abbiamo promesso in campagna elettorale (essere sempre dalla parte dei lavoratori contro lobby economiche e politiche padronali), lo manteniamo!
Michele Rizzi - Coordinatore regionale di Alternativa comunista




27 luglio 2010 Dalla gazzetta del mezzogiorno di oggi 

non ce l'ha fatta l'anziano residente in via Palmiro Togliatti 9 a Paolo VI.
E' morto ieri mattina alle 7,45 all'ospedale Giuseppe Moscati, dove era
ricoverato da una decina di giorni in seguito ad un infarto. Ora lo Slai
Cobas per il sindacato di classe sta cercando di capire se ci sia un legame
tra il malore e la mancanza d'acqua nell'appartamento della scala D, dove
l'uomo
risiedeva.

Il sindacato ipotizza infatti una certa consequenzialità tra l'infarto e
l'interruzione
del servizio idrico in quanto l'uomo, come numerosi vicini di casa, era
stato costretto a sostenere sforzi fisici sotto il sole per approvvigionarsi
dell'acqua messa a disposizione dalle autobotti del Comune.

Dubbio che nei giorni scorsi ha fatto muovere il sindaco Ezio Stefàno, il
quale ha firmato un'ordinanza di carattere igienico-sanitario il 21 luglio
scorso ingiungendo all'Acquedotto pugliese di ripristinare immediatamente
l'erogazione.
Il sindaco ha anche dato mandato all'assessore alle Politiche sociali, Mario
Pennuzzi, di acquisire i certificati medici degli abitanti delle palazzine
di Paolo VI private dell'acqua.
L'acqua sia erogata anche alla scala D di via Togliatti 9 e ci sia un tavolo
di confronto per risolvere l'emergenza idrica a Taranto. Queste le due
richieste che ieri gli inquilini dello stabile di Paolo VI, ancora
senz'acqua
perché privi di contatore, hanno sottoposto ai vertici dell'Acquedotto
pugliese. Ha infatti ottenuto un incontro nella sede Aqp di viale Virgilio
la delegazione di cittadini guidata da Benni Scripilliti e Francesco
Lomagistro dello Slai Cobas per il sindacato di classe di Taranto, che ha
organizzato un sit in di protesta proprio davanti all'Aqp.

«Vogliamo che l'Acquedotto rispetti fedelmente l'ordinanza firmata dal
sindaco Ezio Stefàno - dichiara Scripilliti - e che riallacci l'acqua in
tutte le abitazioni del quartiere Paolo VI, compresa la scala D di via
Togliatti 9, dove l'ente riscontra un problema di abusivismo. Al di là della
presenza o meno del contatore, infatti, il sindaco è stato chiaro: il
servizio idrico dev'essere ripristinato per motivi di carattere
igienico-sanitario». Inoltre lo Slai Cobas per il sindacato di classe chiede
la riapertura delle trattative per la restituzione del debito accumulato dai
morosi negli ultimi anni. «Ma - dice Scripilliti - le somme devono essere
rimodulate sulla base delle possibilità di queste famiglie e non secondo
accordi sottoscritti dietro il ricatto della sete e con rate troppo alte che
difficilmente gli inquilini potranno onorare in futuro».

Richieste, queste, che l'Aqp di Taranto ha già trasmesso alla sede di Bari
in quanto riportate in un verbale siglato alla fine dell'incontro. «I
funzionari di Taranto - aggiunge Scripilliti - ci hanno chiarito che il
ripristino dell'erogazione non dipende da loro ma dalla sede Aqp di Bari.
Per quanto riguarda invece il tavolo, ci hanno assicurato una risposta entro
il 20 agosto».

Ma per l'erogazione bloccata notizie più certe dall'Aqp sono arrivate già
alle 14 di ieri. E non sono però state positive. «Non possiamo intervenire
laddove ci sono casi conclamati di abusivismo rendendoci complici di chi ha
rubato l'acqua» è stata la risposta di Vito Palumbo, responsabile delle
Relazioni esterne dell'Acquedotto. Diversa invece la reazione di Aqp alla
richiesta di un tavolo di confronto: «Siamo disponibili a riaprire le
trattative con gli inquilini e a restituire l'acqua a chi vorrà
regolarizzare la propria posizione. Non possiamo però fare più di questo.
Adesso la prossima mossa spetta alle istituzioni locali interessate. Tocca a
loro dare una mano e risolvere le problematiche del territorio. Ci riferiamo
in particolare al Comune. Metta in campo interventi concreti».

Sul punto sono d'accordo anche gli inquilini e lo stesso Slai Cobas per il
sindacato di classe, che più volte, nei giorni scorsi, ha fatto notare come
istituzioni ed altri sindacati si siano attivati soltanto quando la protesta
di Paolo VI era diventata di dominio pubblico. Per tutto il resto, però,
Scripilliti stigmatizza duramente l'atteggiamento dell'Aqp e critica questa
«politica di cassa». «Gli abitanti di via Togliatti - spiega - non
contestano i costi dell'Aqp ma si sentono truffati perché l'ente chiede loro
milioni di euro per morosità che risalgono ai passati decenni, che non sono
state contabilizzate e che si basano su un consumo stimato. Tra l'altro
esistono in questo caso anche responsabilità dell'Istituto autonomo case
popolari e del Comune in quanto proprietari degli stabili. In queste
palazzine per anni ci sono anche stati allagamenti e sprechi che ora si
vogliono scaricare sugli inquilini».

Lo Slai Cobas per il sindacato di classe respinge infine la definizione di
«furto d'acqua»: «Si tratta - viene affermato - della necessità di
provvedere all'indispensabile approvvigionamento di acqua per garantire la
sopravvivenza visto che Aqp continua a chiedere somme esagerate, oltre che
falsate, che questi cittadini non potranno mai pagare».


:


-Al Presidente della Regione Puglia Nicki Vendola
-Al Sindaco di
Taranto Ippazio Stefano
-Alla direzione AQP
-All'assessore ai servizi sociali Mario Pennuzzi
-e.p.c
-Al
Prefetto dott.ssa Pagano
-a tutti gli organi di stampa

gli inquilini di Paolo VI organizzati nello slai cobas per il sindacato di
classe chiedono al Presidente della
Regione Nicki Vendola di intervenire al più presto
nella
vertenza-ricatto acqua che AQP esercita nei confronti di migliaia di
cittadini che vivono nelle case popolari del Q.re Paolo VI
di
Taranto.
Occorre sottolineare che una persona anziana colta da
infarto e ricoverata nel reparto rianimazione dell'ospedale Moscati di
Taranto,situazione
 che aveva costretto il sindaco ,dietro denuncia pubblica dello slai
cobas,a emettere una ordinanza per ripristinare
 l'erogazione
dell'acqua per gravi rischi per l'igiene e la salute pubblica,è deceduta
 questa mattina alle 07,45.
Appena avuta la notizia un centinaio di
cittadini del quartiere si sono ritrovati sotto la sede AQP di Taranto
in v.le Virgilio,
per denunciare il grave pregiudizio che AQP ha
mostrato nei confronti di via Togliatti ed 9,dove lo stesso risiedeva,ma
 anche di altre palazzine
tra le quali via XXV aprile 42 lotto 8 e
14 lotto 3,ecc.
La motivazione del mancato riallaccio al
servizio,anche se provvisorio,che AQP ha dato è che i condomini ancora
privi del servizio sarebbero
senza contratto,come se il diritto alla
salute motivante la ordinanza,fosse garantito da un pezzo di carta.
E'
 bene ribadire che gli inquilini in questione sono naturalmente
disponibili a regolarizzare la loro posizione e a pagare i relativi
consumi
nonchè le eventuali morosità debitamente ridimensionate
,perchè è altrettanto necessario ribadire che le responsabilità vanno
distribuite
tra AQP,Comune,IACP e cittadini morosi,non vanno invece
scaricate tutte sugli inquilini dietro l'arma del ricatto,come purtroppo
 avviene.
A questo proposito AQP mostra dei contratti sottoscritti da
 interlocutori non riconosciuti dagli inquilini e rappresentanti poco
rappresentativi
che prevedono il rientro delle morosità con rate
inesigibili perchè incompatibili con le condizioni economiche dei
cittadini e estorti con l'arma
del ricatto della
sospensione,costringendo gli inquilini a sottoscrivere accordi che mai
potranno onorare.
Per mettere fine a questa situazione di illegalità "condizionata"
chiediamo  l'autorevole intervento del
Presidente  per ribadire il concetto,già espresso in molte occasioni,che
 l'acqua è un bene
pubblico e che deve essere garantito.E' necessario
 l'intervento del Presidente per spiegare bene che la gestione pubblica
di
 un bene così importante per la sopravvivenza ,a differenza della
gestione privata,pensa al bene comune e alla salute dei cittadini,
concetto
 che al q.re Paolo VI di taranto ,tra sospensioni indiscriminate durante
 le temperature insostenibili di questi giorni,che hanno causato già una
prima vittima e che mette a rischio molte altre vite,non è più così
chiaro.
Chiediamo pertanto una assunzione di responsabilità da parte
di tutte le istituzioni coinvolte,nonchè di AQP e IACP,per fissare un
tavolo capace
di soluzioni accettabili  che permettano a un migliaio
di famiglie di rientrare nella legalità,come già avvenuto per via
Crispi.
Chiediamo inoltre il ripristino immediato del servizio a
tutte le palazzine ancora prive di un bene così fondamentale per la
vita,per
scongiurare altri gravi danni alla salute delle persone, dei
 quali riterremo responsabili tutte le istituzioni .
Nell'attesa ci
riserviamo di adoperare ogni azione di lotta necessaria a garantire la
vita delle persone ,nonchè la parità di diritto alla salute,
diritto che non viene riconosciuto soltanto agli abitanti delle palazzine
escluse dalla attuazione della ordinanza .


                                                           slai cobas per il
sindacato di classe
taranto 27-7-2010





Esponenti di Sinistra ecologia e libertà e Rifondazione entrano nel cda Arim Spa che gestisce privatamente l'acqua pubblica.

Ieri, mercoledì 8 luglio 2010, ci é giunta la notizia che nel nuovo Consiglio d'Amministrazione dell'Arin Spa sono stati nominati il segretario regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Peppe De Cristofaro, e Domenico De Falco, membro di Rifondazione Comunista.
Questi due partiti che hanno aderito a livello nazionale nel comitato sostenitore per il referendum, e che in Campania si sono mobilitati nella raccolta firma, sono in chiaro contrasto con la posisione del Forum nazionale dei movimenti dell'acqua, accettando la nomina di propri esponenti nel CdA di una Società per azione.

In questi mesi, ci siamo mobilitati nella raccolta firma per proporre tre quesiti referendari che hanno lo scopo di abrogare le leggi che in Italia costringono gli enti locali ad organizzare gare di appalto per aprire il mercato dell'acqua ai privati. La scelta di tre quesiti per abrogare 3 articoli di 2 leggi diverse vuole permettere di tornare ad una situazione in cui i comuni saranno liberi di scegliere il tipo di gestione che vogliono, e quindi di potere ripubblicizzare l'acqua liberamente .
Ricordiamo che il secondo quesito, che vuole l'abrogazione dell'articolo 150 della legge 152/2006, esprime nettamente l'opposizione dei movimenti dell'acqua alla gestione del servizio idrico con Società per azioni, esse siano con una partecipazione pubblica o meno.
Una società per azione, anche se detta Spa pubblica é sempre una società di diritto privato, società che per definizione tende a fare profitto. Riteniamo che l'acqua sia un bene comune fondamentale e che la sua gestione debba essere assolutamente pubblica, senza che nessuno possa fare profitto su un bene che consideriamo un diritto e non una merce. Per questo chiediamo da anni la ripubblicizzazione totale del servizio idrico.

Aderendo al comitato sostenitore per il referendum, e partecipando alla raccolta firma per i referendum, Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista si erano quindi schierati nettamente con la linea del Forum Italiano dei movimenti per l'acqua pubblica.
Ma a Napoli, accettando di sedersi nel Cda di una Società per azione, la loro situazione é più che ambigua.
Questa scelta non é solo incoerente, ma é anche una scelta grave perché danneggia la battaglia in corso da anni a Napoli per arrivare alla gestione pubblica. Il Comitato acqua Napoli ha sempre rifiutato l'affidamento della gestione del servizio idrico ad aziende Spa, e se questi due partiti avessero rifiutato i posti proposti, questa scelta avrebbe rafforzato la nostra campagna.

Domenico De Falco e Rifondazione Comunista sostengono che il mandato é stato accettato con «l'impegno di operare per la ripubblicizzazione dell’acqua in piena sintonia con lo spirito referendario e con la consapevolezza del ruolo decisivo che questo organo avrà nei prossimi mesi.»
Questa é la scelta del partito, ma non é certo la nostra posizione. Questo Consiglio d'amministrazione nominato per 6 o 8 mesi sarà sicuramente uno degli ultimi, se non l'ultimo dell'attuale amministrazione Iervolino. Lavorare dall'interno per arrivare alla ripubblicizzazione totale diventa pressoché impossibile, considerando che le prossime elezioni amministrative sono previste a Napoli per la primavera del 2011.

Ricordiamo che il 30 giugno del 2006, i sindaci di Ato 2 deciserò di ritirare la delibera del 23 novembre 2004 che affidava la gestione dell'acqua ai privati. La Iervolino si espresse chiaramente a favore della gestione pubblica in house. In questi mesi, il sindaco Iervolino ha anche firmato per i nostri tre quesiti, esprimendosi in questo modo, in presenza della stampa, a favore della gestione pubblica del servizio idrico.
La nomina di questo nuovo Cosiglio di Amministrazione dell'Arin Spa é quindi in netta opposizione con le dichiarazioni precedentemente fatte.

Non solo a Napoli, ma in tutt'Italia, é chiara la posizione del Pd e del Pdl; entrambi questi partiti sono contrari alla gestione pubblica.
Ci saremmo però aspettati da chi si é mobilitato per raccogliere le firme per i nostri referendum un rifiuto di dividersi con Pd e Pdl i seggi del Cda dell'Arin Spa. Allineandosi alle scelte di Pd e Pdl, Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione comunista sono in contrasto con la linea del Comitato campano per l'acqua pubblica.
Vogliamo però ringraziare i militanti di Rifondazione comunista che in provincia di Napoli si sono apertamente opposti alla scelta del loro partito e che in questi mesi di campagna si sono mobilitati con noi per la raccolta firma dando un enorme contributo.

 

Comitato campano per l'acqua pubblica


 

 

Carissimi
purtroppo siamo in forte ritardo sulla certificazione delle firme , molti territori ancora non hanno provveduto alla consegna dei moduli certificati.
Vi invito a accellerare sulla certificazione e a contattarmi entro lunedì mattina per organizzare la consegna dei moduli.

Vi giro la nota del comitato nazionale che chiede appuinto di accellerare sulla certificazione e spedizione delle firme.

Ciao
Riccardo
349 8253718

ciao a tutti,
vi inoltro la comunicazione dalla dalla segreteria nazionale, si tratta delle certificazioni che richiedono una VELOCE ACCELLERATA....
a tale proposito, vi invito a leggere con attenzione quanto segue e a consegnare i moduli già certificati ai referenti provinciali entro domenica 26 giugno. Aspetiamo notizie
A presto
Margherita Ciervo

Carissime e carissimi,
inoltro la mail della segreteria nazionale contenente importanti indicazioni sulla fase di certificazione.

Come vedete è necessario velocizzare il processo di certificazione e raccolta e dai dati che mi avete fornito telefonicamente, sia sulla certificazione che sulla raccolta dei moduli dal territorio, tranne poche eccezioni siamo fortemente in ritardo. Se continuassimo al ritmo attuale non riusciremmo neanche a coprire il 50 % delle firme raccolte al Sud.

Quindi vi chiedo di fare della certificazione la priorità assoluta e di riorganizzare il vostro lavoro affinchè si possa rientrare nelle percentuali che la segreteria ha comunicato. Abbiamo verificato che all'arrivo dei moduli c'è un lavoro di controllo capillare che ha bisogno di tempo, soprattutto nel caso in cui occorra intervenire perchè non si annullino dei moduli a causa di piccole e grandi imprecisioni. Quindi la programmazione del lavoro va necessariamente accelerata per consentirci di consegnare tutto in tempo, spedendo al più presto dai comitati regionali la percentuale programmata di moduli certificati.

So che avete già fatto tanto ma si tratta dello sprint finale per non vanificare il lavoro che già eroicamente avete costruito.

Chiedo la cortesia a oguno di voi di girare questa comunicazione a tutti i referenti con cui siete in contatto, compresi i referenti territoriali di partiti politici, sindacato, mondo associativo, con i quali avete costruito la raccolta.

Segnalatemi tempestivamente la presenza di problemi organizzativi sul territorio, sia nella fase di raccolta che in quella di certificazione (enti locali che non vi hanno comunicato nulla, impedimenti e ostacoli di vario genere), affinchè dalla Segreteria nazionale si possa intervenire laddove è possibile.

Grazie a tutti

Martina





-------- Messaggio originale --------
Oggetto: Fwd: CALENDARIO SPEDIZIONI MODULI E FAQ
Data: Fri, 25 Jun 2010 12:39:33 +0200
Mittente: Segreteria Forum Acqua <segreteria@acquabenecomune.org>
A: castagnini <segreteria-sud@acquabenecomune.org>



Care/i,

la data della consegna dei moduli si avvicina rapidamente e, nell'ottica di portare a termine il lavoro svolto, ci siamo dati una tempistica per la spedizione dei moduli certificati a Roma.

Ci rendiamo conto dell'enorme lavoro che tutt* state facendo, ma è importante effettuare le spedizioni per tempo, dato che sarà necessario un margine di tempo per effettuare il controllo e preparare le scatole per la consegna; allo stesso modo pensiamo che anche a livello locale possa essere comodo scaglionare il lavoro piuttosto che concentrarlo tutto alla fine.

La tempistica per la spedizione sarà (vedere tabella allegata):
  • il 30% delle firme raccolte entro il 26 giugno
  • il 70% delle firme raccolte entro il 3 luglio
  • il 100% delle firme raccolte entro il 10 luglio

Per quanto riguarda il controllo segnaliamo le risposte ad alcune domande frequenti che ci vengono fatte in questa fase:

  • Il numero delle firme autenticate deve essere uguale a quello di quelle certificate?

  • NO. Non correggete il numero delle firme autenticate per farle combaciare con quelle certificate. E' possibile che le autenticate siano di più delle certificate.

NOTA: Se un comune, nell'operazione di certificazione, cancella firmatari non residenti nel comune stesso, quella firma rimane comunque valida e dunque non va corretto il numero complessivo di firme autenticate.
  • Quanti e quali timbri servono per l'autentica?

  • Per autenticare il modulo serve la firma dell'autenticatore, con o senza timbro personale, e quello tondo dell'Ente o istituzione che rappresenta.
    L'esempio lo potete vedere dalle immagini in allegato

  • La parte finale del modulo relativa alla certificazione deve essere compilata necessariamente?

  • Se i firmatari sono residenti in comuni differenti bisogna allegare i certificati e l'ultima parte può rimanere in bianco. Se un comune compila a penna la certificazione deve compilare la parte finale.

  • I certificati dei comuni possono essere spediti via FAX?

  • NO, i certificati devono essere originali per cui devono essere inviaiti dalle singole amministrazioni in triplice copia.




--
Segreteria Campagna Referendaria Acqua Pubblica
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel. 06/97615507 Fax 06 68136225
Lun.-Ven. 10:00-19:00;
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org





--
Paolo Carsetti

Segreteria Campagna Referendaria Acqua Pubblica
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel. 06 6832638; Fax.06 68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00; Cell. 333 6876990
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org

 

 

 

 

la posizione di DiPietrangelo PD 

http://www.brindisireport.it/acqua-di-tutti-ma-aqp-diventi-una-public-company/

 

DATI  AL  16 maggio 2010  RACCOLTA FIRME a Brindisi E PROVINCIA

 

 

Citta

16 maggio

9 maggio

1-2 maggio

25 aprile

Totale

Brindisi

205

480

560

505

1750

Villa castelli

 

160

120

120

400

Oria

 

 

 

70

70

Ostuni

100

180

350

380

1010

Francavilla

153

0

540

140

833

Mesagne

 

0

100

160

260

Fasano

 

0

40

213

253

Cisternino

 

150

40

183

373

Sandonaci

 

76

10

90

176

Torre S.S.

96

0

281

105

482

S. Pancrazio

167

80

140

110

497

Carovigno

26

34

44

46

150

Erchie

 

0

40

 

40

S. Pietro Vernotico

280

 

 

 

280

S. Michele Salentino

 

 

20

 

20

Cellino S.M.

 

250

 

 

250

totale

1027

1410

2285

2122

6844

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ZANOTELLI A MESAGNE IL 24 MAGGIO PER LA DIFESA DEL L'ACQUA E I BENI COMUNI

 

 

 

1-2  maggio 2010 a Brindisi

eccezionale due giorni di raccolta firme per l'acqua

Domenica pomeriggio raccolte circa duecento firme e le persone hanno fatto le file ai banchetti per firmare. Esposta la mostra inchiesta di pugliantagonista sulla devastazione di coste, falde acquiferee bacini a Brindisi. di notevole aiuto la presenza costante del consigliere comunale Guadalupi ( eletto SEL) come verificatore delle firme

acq2.JPG (240933 byte) acqfile.JPG (132043 byte)


1 maggio 2010 in provincia di Brindisi con cortei sindacali e raccolta firme referendum acqua

FRANCAVILLA Fontana *

 CGIL-CISL-UIL effettuano un corteo per le vie della città che si conclude
con il saluto del Sindaco ed il comizio di un dirigente sindacale
provinciale. Al termine, presso la sede del Comune, si procede alla
premiazione di lavoratrici e lavoratori che negli anni si sono
particolarmente distinte/i, con consegna di targhe ricordo;



   - *S.PIETRO VERNOTICO*

      Dibattito pubblico serale in piazza, organizzato da CGIL-CISL-UIL sui
temi della crisi, del welfare e dello sviluppo, cui prenderanno parte i tre
segretari provinciali, il sindaco della città, un consigliere regionale ed
un assessore provinciale locali. Seguirà uno spettacolo musicale;



   - *CEGLIE MESSAPICA*

Corteo per le vie cittadine, organizzato da CGIL-CISL-UIL, con inizio alle
ore 18 e comizio conclusivo a cura di un dirigente sindacale provinciale. Al
termine spettacolo con un gruppo locale di musica popolare.


 per la cgil BRINDISI Camera del Lavoro - Via Togliatti, 44 Brindisi - referente Giuseppe
Ciracì 3299032504


 

iniziative  di raccolta firme il 25 aprile in provincia di Brindisi

Ciao a Tutti

Sono state 2045 le firme raccolte durante il primo fine settimana in provincia di Brindisi , oltre 12000 in Puglia e più di 100.000 in Italia.
Un risultato importante ottenuto grazie all'apporto di tanti volontari che hanno dedicato tempo ed energie per una battaglia concreta di democrazia e diritti.

Molti hanno segnalato d'essere a corto di moduli. Qui a Brindisi ne abbiamo altri 96 che stiamo facendo vidimare dal Tribunale.
Per il fine settimana saranno quindi pronti .

Per gli amici e compagni di Brindisi l'appuntamento è per oggi alle 19,00 presso l'Ostello della Gioventù al Casale per organizzare il calendario delle iniziative per il mese di maggio.
E' importante la presenza di  tutte e tutti .  
 A presto
Riccardo



Riassunto raccolta firme 25 aprile

 

Brindisi 420

 

Villa Castelli 120

 

Oria        70

 

Ostuni   388

 

Francavilla 140

 

Mesagne 160

 

Fasano 213

 

Cisternino  183

 

Sandonaci  90

 

Torre Santa Susanna 105

 

San Pancrazio 110

 

Carovigno 46

 

Totale  2045

 

Il fine settimana del 24 e 25 aprile inizia in tutta Italia la raccolta
firme per i referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua. In centinaia di
piazze italiane saranno allestiti i banchetti.  L'anniversario della
Liberazione dal nazifascismo è occasione per liberare anche l'acqua dal
mercato e dal profitto.

I tre quesiti vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall´attuale
governo nel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato
che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l´acqua una merce
e la sua gestione finalizzata a produrre profitti.

Dal punto di vista normativo, l´approvazione dei tre quesiti rimanderà, per
l´affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto
Legislativo n. 267/2000.

Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad
enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come
strutturalmente e funzionalmente "privo di rilevanza economica", servizio di
interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione.

Verrebbero poste le premesse migliori per l´approvazione della legge
d´iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal *Forum
italiano dei movimenti per l´acqua*, corredata da oltre 400.000 firme di
cittadini. E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto
sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale
solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e
la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità
locali.

Diventa anche tu una staffetta del bene comune, *firma e fai firmare il 25
aprile in Provincia di Brindisi a :*

*Brindisi *  Piazza Vittoria dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21



*Villa Castelli *  C.so Vittorio Emanuele

*Torre Santa Susanna*  Manifestazione *25 APRILE SEMPRE* - Cortile
Campo di
Hockey  dalle 9,30-12,30 e dalle 16,00 ale 23,30

*Oria *Piazza Lama dalle 9 alle 13

*Cisternino*   Villa  Comunale  dalle 10 alle 13 e dalle  17 alle 20

*San Pancrazio* piazza Umberto I dalle 10 alle 20

*Mesagne* Villa Comunale ( vicino Madonna votiva )

*Ostuni *Piazza della Libertà dalle 9,00 alle 22,00

*Fasano *Piazza Ciaia dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 22

*Brindisi *  Piazza Vittoria dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21



*Villa Castelli *  C.so Vittorio Emanuele nei pressi della FdS

*Torre Santa Susanna*  Manifestazione *25 APRILE SEMPRE* - Cortile Campo di
Hockey  dalle 9,30-12,30 e dalle 16,00 ale 23,30

*Oria *Piazza Lama dalle 9 alle 13 presso il gazebo di SEL

*Cisternino* ( in attesa di luogo ed orario )

*San Pancrazio* piazza Umberto I dalle 10 alle 20

*Mesagne* Villa Comunale ( vicino Madonna votiva )

*Ostuni *Piazza della Libertà dalle 9,00 alle 22,00

*Fasano *Piazza Ciaia dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 22



Altre iniziative gia Programmate:

Iniziative programmate a *Torre Santa Susanna* (Br)  per il mese di maggio


*1 maggio*
Fiera Santa Susanna - Largo Pozzi - Torre Santa Susanna - Dalle 9,30-12,30 e
dalle 16,00 ale 20,30

*2 maggio*
Fiera Santa Susanna - Largo Pozzi - Torre Santa Susanna - Dalle 9,30-12,30 e
dalle 16,00 ale 20,30

*6 - 13 - 20 - 27 (giovedi')  maggio*
Mercato settimanale - Largo Pozzi - Torre Santa Susanna - Dalle 9,00-11,30

*9 - 16 - 23 - 30 (domenica) maggio*
Piazza Umberto I - Torre Santa Susanna - Dalle 9,30-12,30

*Ostuni*

- 24 Aprile dalle ore 9.00 alle ore 13 ad Ostuni presso il chiosco nell'area
del mercato settimanale;
- 25 Aprile dalle ore 9.00 alle ore 22 ad Ostuni presso Piazza della
Libertà;
- 1 Maggio dalle ore 9.00 alle ore 22 ad Ostuni presso Piazza della Libertà;




 

La prima riunione provinciale a  LECCE sarà Giovedì 15 APRILE, ore 17.30, presso la sede dei Missionari Comboniani, via per Maglie, km 5, Cavallino (Lecce).                                                                                                           
Referenti:

Sud Salento
: Teresa Fiocco dottoressafiocco@libero.it 338/4685004);
Nord Salento: Maria Grazia Simmini simmaria@inventati.org 320/8433377)

Il 24 Aprile parte in tutta Italia la raccolta firme

Il 31 marzo sono stati depositati presso la Corte di Cassazione di Roma i quesiti per i tre referendum che chiedono l´abrogazione di tutte le norme che hanno portato alla privatizzazione dell´acqua e fatto della risorsa bene comune per eccellenza una merce... Leggi tutto
Tutte e tutti insieme abbiamo deciso di lanciare, a partire dal 24 di aprile, una grande campagna di raccolta firme per la promozione dei quesiti referendari

Perchè tre referendum sull´acqua

Il costituendo Comitato Promotore

I referenti territoriali della campagna referendaria

I materiali per la raccolta firme

Leggi la relazione introduttiva e i tre quesiti referendari

Perché si scrive acqua ma si legge democrazia

Approfondimenti sulla campagna referendaria
http://www.acquabenecomune.org/index.php


Brindisi 12 aprile 2010 costituzione comitato provinciale referendum "Acqua Bene Comune 

Oggi , presso il CSV Poiesis , presenti rappresentanti di associazioni e movimenti sul territorio provinciale  si è costituito il comitato provinciale che si mobiliterà per la raccolta delle firme sul territorio della provincia di Brindisi e che ha già fissato la prima iniziativa pubblica nei vari comuni per la data del 25 aprile, festa della Liberazione compresa quella dalle protervie mercantili e politiche sui beni primari come l'acqua. Come Pugliantagonista aderendo, intendiamo la campagna raccolta firme come momento non solo come passaggio burocratico forzato per il referendum,  ma momento di sensibilizzazione delle coscienze e formazione di quel rapporto partecipativo tra le forze referendarie e le popolazioni che vivono sui territori,  stimolando  forme di autocoscienza   capaci di far ripartire lotte che partano dai bisogni diretti popolari. Se questo obbiettivo sarà raggiunto si potrà cominciare a sperare che si raggiunga il quorum di voti necessario per la vittoria referendaria.

 Quindi evitare di fare gli acchiappafirme  bensì di essere nelle piazze, sui luoghi di lavoro, orecchie e voce dei bisogni quotidiani e delle piccole ingiustizie subite da pensionati, giovani, cassintegrati, famiglie   

Quindi Acqua , ma non solo... preparandoci ad un prossimo referendum sul ritorno al nucleare in Italia.

la redazione di Pugliantagonista.it

Foto e report su 

 

 

Comitato pugliese "Acqua Bene Comune 

REPORT

mercoledì 31 marzo2010, si è svolta la prima assemblea regionale referendaria convocata dal Comitato pugliese "Acqua Bene Comune" che ha visto una partecipazione straordinaria (associazioni, sindacati, media locali, parrocchie, partiti e singoli cittadini): almeno un centinaio di persone.


Qui di seguito (e in allegato) un breve riepilogo, per punti, di quanto discusso e deciso durante la riunione.

PRESENTAZIONE QUESITI REFERENDARI. Questi      ultimi, insieme alla relazione introduttiva e altri materiali, sono disponibili      sul sito: www.acquabenecomune.org)

COSTITUZIONE DEL COMITATO PROMOTORE REFERENDARIO PUGLIESE. Il Comitato pugliese      "Acqua Bene Comune" ha promosso la costituzione del Comitato Referendario sull´ACQUA      a cui possono aderire tutte i gruppi e le realtà (associazioni, parrocchie,      sindacati, partiti, media, ecc.) che vogliano partecipare attivamente alla campagna referendaria. A margine i primi componenti del Comitato      Referendario sull´ACQUA.







VADEMECUM PER LA RACCOLTA FIRME. Durante la riunione è stato distribuito e      presentato il vademecum della raccolta firme (disponibile in formato PDF      su: www.meetup.com/ilgrillaio-altamura/files).      E´ fondamentale che tutte le realtà impegnate nella raccolta firme leggano      con attenzione il vademecum. Per ogni dubbio ci si può rivolgere ai      referenti tecnico-giuridici del Comitato promotore: Loretta Moramarco (lorettamoramarco@gmail.com) e      Ivan Scarcelli (e-mail: ivanscar@tin.it;      cell.: 333/1851235).


RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM. DATE E SCADENZE.



12 aprile: entro tale data la segreteria nazionale invierà i moduli per la raccolta firme alle sedi provinciali (alle quali faranno riferimento i rispettivi gruppi territoriali per riceverli).

22 aprile: vidimazione dei moduli e distribuzione nei vari territori.

Oggi è giunta la notizia dalla segreteria nazionale che, poiché i 90 giorni di tempo per la raccolta firme partono dalla data del primo modulo vidimato, i primi moduli andranno tassativamente vidimati il 22 aprile e non prima. Dovranno arrivare presso i comitati locali il 23 aprile, in modo da poter iniziare la raccolta firme il 24.
 Non dovranno essere vidimati tutti i moduli che arriveranno presso le sedi regionali, ma solo un quarto di questi (25%).
 Come stabilito, i referenti di Bari e Lecce si incaricano di fare autenticare i moduli dalle rispettive Corti d´Appello. Tuttavia, per snellire il lavoro e dato i tempi ristrettissimi (dal 22 al 24), i gruppi che possono fare "autonomamente", facendo autenticare i moduli nel proprio Comune (o al Tribunale di riferimento), lo comunichino quanto prima a: segreteriareferendumacqua@gmail.com)

25 aprile. Inizio ufficiale della campagna referendaria per la raccolta firme.

CALENDARIO PUGLIESE PER LA RACCOLTA FIRME.



Entro (al più tardi) - domenica 18 aprile



 Le associazioni e gruppi (sindacale, politico, ecc.) devono indicare il calendario delle proprie iniziative per la raccolta firme (luogo, data, orario), iniziando da quella dalla giornata del 25 aprile (con la presenza, ad esempio, nelle iniziative organizzate per la Festa della Liberazione).
I partiti devono indicare la lista dei rispettivi assessori e consiglieri (comunali, provinciali, regionali) disponibili ad autenticare le firme.

Le realtà nazionali strutturate sui territoriali regionali (partiti, sindacati, associazioni) devono indicare i nomi e i contatti dei rispettivi referenti territoriali.

Entro il 20 aprile saranno resi noti e pubblicati sul sito del Forum italiano dei Movimenti per l´Acqua: il calendario delle iniziative; gli istituzionali disponibili all´autenticazione delle firme (suddivisi per Comuni/Province).

N.B. Dato l´alto numero di gruppi costituenti il Comitato Referendario pugliese, è molto importante che tutti rispettino le date e le scadenze stabilite in assemblea e su indicate, al fine di permettere un migliore coordinamento delle iniziative, una più efficace gestione della campagna referendaria e una maggiore incisività.

COSTITUZIONE DELL'UFFICIO STAMPA.



E´ stato istituito un gruppo stampa con il compito di tenere i rapporti con l´ufficio stampa nazionale del Comitato promotore e di promuovere sui media regionali la raccolta firme e la campagna referendaria.

Il gruppo stampa è composto da Angelo d´Angeli (Il Barometro), Enrico Consoli (Linkredulo), Milena Fiore (PdCI-TV), Valerio Vettori (Radio Luogo Comune), Sabino Di Chio (Pensa Libero), Federico Cuscito (Comitato pugliese).

La prima riunione del gruppo stampa è fissata per martedì 13 aprile alle ore 20.00 presso l´Osservatorio Sud (Via Buccari, 120/b).

MATERIALE PUBBLICITARIO.



Michele Ranieri di Qui Bari Libera ha dato la disponibilità come grafico.

AUTOFINANZIAMENTO PER LA CAMPAGNA REFERENDARIA

Durante l´assemblea sono state avanzate le seguenti proposte per la raccolta fondi:

­- Raccolta fondi (a contributo libero) durante le iniziative


­- Contributo da parte delle associazioni/gruppi/realtà - secondo le proprie disponibilità - aderenti al Comitato referendario Acqua.

Le somme vanno versate attraverso bonifico sul conto corrente di Ingegneria Senza Frontiere che ha assunto la tesoreria del Comitato pugliese "Acqua Bene Comune" per l´anno 2010.A scadenza bimensile il tesoriere (Alessandra Aquilino) invierà il resoconto delle entrate/uscite.

Dati per il bonifico.

Intestazione: Ingegneria Senza Frontiere - Bari
  Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Agenzia 5 (Bari)
  IBAN        IT69   G053   8504   0050   0000   0004   950
   Causale: referendum acqua

N.B. E´ di FONDAMENTALE IMPORTANZA indicare la causale

 MONITORAGGIO RACCOLTA FIRME
Questo ci serve per capire come va la raccolta, ed eventualmente "ritirarla" in corso d'opera: a scadenza settimanale (ogni domenica entro le 16.00) i vari gruppi dovranno comunicare i dati ai referenti provinciali (affinché possano essere trasmessi al nazionale entro il lunedì mattina).

A breve sarà attivata una mailing list del Comitato pugliese referendario ACQUA, affinché non venga "intasata" la mailing list regionale con email tecnico-organizzative.


COSA FARE PER ADERIRE AL COMITATO REFERENDARIO ACQUA DELLA PUGLIA:

- inviare un´email di adesione indirizzata a: segreteriareferendumacqua@gmail.com

- indicare un referente

- indicare il calendario delle iniziative per la raccolta firme.



 

I REFERERENTI DEL COMITATO REFERENDARIO PUGLIESE SULL'ACQUA
 

REFERENTE REGIONALE:

Margherita Ciervo; margrita@libero.it; 339/6894675

REFERENTI PROVINCIALI:

BARI. Federico Cuscito (federico.cuscito@live.it; 327/9525467)

BAT. Vincenzo Spina (spina-vincenzo@hotmail.it; 320/2480346)

BRINDISI. Riccardo Rossi (riccardo.rossi@enea.it, 349 8253718)

LECCE.  Teresa Fiocco (dottoressafiocco@libero.it); Maria Grazia Simmini (simmaria@inventati.org)

TARANTO. Giovanni Vianello (jvianello@gmail.com, 328/6733595)

FOGGIA. Beppe Di Brisco (foggiattac@yahoo.it)

 

COMITATO REFERENDARIO PUGLIESE SULL'ACQUA


Associazioni

ABAP

Acquamura (Altamura)

Adelante ODV (Torre Santa Susanna)

Azione Cattolica (Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovanizzao-Terlizzi)

Circolo Arci-Zona Franca (Bari)

Comitato Due Sicilie Puglia

Comitato territoriale Contratto Mondiale sull'Acqua

Consulta dell´Ambiente Comune di Bari

CISS/ Cooperazione Internazionale Sud Sud (Bari)

Comitato "S. Marco - Japigia" (Bari)
 Emergency Provincia di Brindisi

Fabbrica di Nichi (Canosa, Bitetto, Matina Franca, Terlizzi)

Forum Permanente di Ostuni

Giovani Mente Attive (Modugno)

Gruppo "Educhiamoci alla Pace" (Bari)

HUIPALAS (Brindisi)

ISF - Ingegneria Senza Frontiere (Bari)

L´ARCA, Centro d´Iniziativa Democratica (Bari)

Laici Comboniani (Bari, Lecce)

Legambiente (Bari, Molfetta)

Libera Associazione di Binetto

Libera (Taranto)

Meet-up "Il grillaio" (Altamura)

Meet-up "Il Collettivo Grillo" (Barletta)

Meet-up "Cento Masserie" (Crispiano)

Molino d´Arte (Altamura)

No Discarica (Palo del Colle)
Osservatorio Sud (Bari)


Pensa Libero (Bari)

Qui Bari Libera

Salvaterra (Bari)

Salute Pubblica (Brindisi)

Sud In Movimento (Grottaglie)

Sviluppo Sostenibile (Bari)

Rete 28 Aprile (Brindisi)

Tre Ruote Ebbro (Locorotondo)
 WWF

Enti Locali

Comune di Terlizzi


Istituzionali

Rocco Alò Assessore di Villa Castelli (BR)


Media

Il Barometro

Linkredulo

PdCI-TV

Radio Luogo Comune


Parrocchie

San Marcello (Bari)


Partiti

IDV Puglia

PRC Puglia

PRC (Corato, Molfetta)

SEL Puglia

SEL (Adelfia, Bari, Palo Del Colle)

Sinistra Critica

VERDI Puglia


Sindacati

CGIL Canosa

COBAS Puglia

FP CGIL Puglia

RdB Puglia

UILCEM-UIL AQP


VEDI ANCHE  INIZIATIVE IN PUGLIA

Acqua pubblica: Hasta la Victoria, siempre!Raccogliamo le firme!
di Padre Alex Zanotelli e comitato acqua pubblica pugliese


 
Questo è l´anno dell´acqua, l´anno in cui noi italiani dobbiamo decidere se l´acqua sarà dichiarata merce o proclamata diritto fondamentale umano.
Il 19 novembre 2009, il governo Berlusconi ha votato , con ricorso alla fiducia,la legge Ronchi che radicava ed ampliava un processo di privatizzazione dell´acqua che non ha uguali in Europa. Con questa legge l´acqua è posta sul mercato, sottoposta alle regole della concorrenza e del profitto. E´ la sconfitta della politica e la vittoria dei potentati economico-finanziari. E´ la vittoria del mercato, la mercificazione della creatura più sacra che abbiamo. Privatizzare l´acqua è una bestemmia,una bestialità: è come  pensare di privatizzare la Madre, perché tutta la vita nasce dall´acqua.
Questa legge sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, che , per l´aumento delle tariffe (ad Aprilia dove l´acqua è stata privatizzata, le bollette sono salite del 300%!), troveranno sempre più difficile pagare le bollette dell´acqua. Ma la privatizzazione dell´acqua sarà pagata soprattutto dai poveri del Sud del mondo. Infatti se oggi abbiamo 50 milioni di morti per fame all´anno, domani avremo 100 milioni di morti per  sete. Ecco perché ho detto ai deputati che hanno votato per la privatizzazione dell´acqua :"Le vostre mani grondano sangue!".
Per me è criminale affidare alle multinazionali il bene più prezioso dell´umanità("l´oro blu"), bene che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici (scioglimento dei ghiacciai e dei nevai) sia per l´incremento demografico.
 Noi riteniamo invece che l´acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestito dai Comuni , a totale capitale pubblico, che hanno da sempre il dovere di  garantirne la distribuzione per tutti, al costo più basso possibile, senza essere S.P.A.
Purtroppo il nostro governo, con la legge Ronchi, ha scelto un´altra strada , quella della mercificazione dell´acqua per tutti i Comuni del nostro paese.
Ma sono convinto che la vittoria dei potentati economico-finanziari si trasformerà in un boomerang.
E´ già oggi notevole la reazione popolare contro questa decisione immorale.Questi anni di impegno e di sensibilizzazione sull´acqua mi inducono ad affermare che abbiamo ottenuto in Italia una vittoria culturale, che ora deve diventare  politica.
Ecco perché il Forum Italiano  dei Movimenti per l´Acqua lancia ora il referendum abrogativo della legge Ronchi che dovrà raccogliere, fra aprile e luglio 2010, circa seicentomila firme. Ma non sarà un referendum solo abrogativo, bensì una vera e propria consultazione popolare su un tema molto chiaro:o la privatizzazione dell´acqua o il suo affidamento ad un soggetto di diritto pubblico.
Noi chiediamo di rispondere con 3 Sì per l´acqua pubblica ai tre quesiti referendari.
A livello locale chiediamo a tutti di costituirsi in gruppi e comitati in difesa dell´acqua , che siano poi capaci di coordinarsi a livello provinciale e regionale. Chiediamo a tutti i gruppi e comitati di fare pressione prima di tutto sui propri Comuni affinché convochino consigli monotematici per dichiarare che l´acqua è un bene di  non rilevanza economica. Questo apre la possibilità di affidare la gestione dell´acqua ad  un soggetto di diritto pubblico. Abbiamo bisogno che migliaia di Comuni si esprimano. Potrebbe essere questo un altro referendum popolare propositivo.
Solo un grande movimento trasversale potrà regalarci una grande vittoria  per il bene comune. Sull´acqua ci giochiamo tutto, anche la nostra democrazia.
Dobbiamo e possiamo vincere. Ce l´ha fatta Parigi( la patria delle grandi multinazionali  dell´acqua, Veolia e  Ondeo,, che stanno mettendo le mani sull´acqua italiana ).Ce  l´hanno fatta nazioni come l´Uruguay, Ecuador, Bolivia. Ce la possiamo fare anche noi.
 
Mobilitiamoci! E´ l´anno dell´acqua!

22 marzo 2010


Assemblea regionale per l´organizzazione del REFERENDUM sull´ACQUA di mercoledì 31 marzo2010, 

Ciao a tutti,

sul sito trovate la rassegna stampa relativa al 20 e 21 marzo, con più di 30 articoli tratti da vari quotidiani che hanno scritto del nostro corteo e della meravigliosa manifestazione di sabato 20 marzo http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article7094.

Inoltre, vi invitiamo (per una questione logistico - organizzativa) a confermare la vostra presenza all´assemblea regionale per l´organizzazione del REFERENDUM sull´ACQUA di mercoledì 31 marzo, alle ore 16.30, presso l´Osservatorio Sud (Via Buccari, 120/b - Bari).

Vi chiediamo inoltre, di inoltrare il seguente invito ai gruppi e alle associazioni (o singoli cittadini) che pensate possano essere interessate a partecipare attivamente. L´obiettivo è quello di costituire un comitato referendario in ogni Comune.

A presto e buona giornata

Margherita



Ciao a tutti,

In vista dell´organizzazione per la raccolta firme per il REFERENDUM abrogativo delle norme che hanno privatizzato l´acqua, è stata convocata una riunione regionale per
MERCOLEDI´ 31 MARZO ore 16.30,
presso l´OSSERVATORIO SUD (Via Buccari, 120/b - BARI).
o.d.g.
- presentazione dei quesiti referendari
- costituzione del Comitato promotore referendario Pugliese
- organizzazione delle iniziative di raccolta firme e altre a sostegno del referendum

E´ importante che tutte le associazioni e le realtà che fanno parte del Comitato prendano parte alla riunione. Chi fosse per qualche motivo impossibilitato a farlo e intende, comunque, partecipare attivamente alla raccolta firme per il Referendum deve darne comunicazione al seguente indirizzo: segreteriacomitatopugliese@gmail.com

Sono invitate a partecipare, in particolare, tutte le associazioni, i partiti e i sindacati pugliesi, le cui organizzazioni nazionali fanno parte del Comitato promotore (che trovate qui di seguito elencate).

Restiamo in attesa di notizie. A presto e buona giornata

Comitato pugliese "Acqua Bene Comune"


p.s. sul sito trovate la rassegna stampa relativa al 20 e 21 marzo, con più di 30 articoli tratti da vari quotidiani che hanno scritto del nostro corteo e della meravigliosa manifestazione di sabato 20 marzo
http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article7094



 

LETTERA DI PADRE ZANOTELLI A BEPPE GRILLO

"Caro Beppe,
nel cuore di questa estate torrida e di questa terra calabra, lavorando con i giovani nelle cooperative del vescovo Brigantini (Locride) e dell’Arca di Noè (Cosenza), mi giunge, come un fulmine a ciel sereno, la notizia che il governo Berlusconi sancisce la privatizzazione dell’acqua. Infatti il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro G. Tremonti che nel comma 1 afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. Tutto questo con l’appoggio dell’opposizione, in particolare del PD, nella persona del suo corrispettivo ministro-ombra Lanzillotta. (Una decisione che mi indigna, ma non mi sorprende, vista la risposta dell’on.Veltroni alla lettera sull’acqua che gli avevo inviata durante le elezioni!).
Così il governo Berlusconi, con l’assenso dell’opposizione, ha decretato che l’Italia è oggi tra i paesi per i quali l’acqua è una merce.
Dopo questi anni di lotta contro la privatizzazione dell’acqua con tanti amici,con comitati locali e regionali, con il Forum e il Contratto Mondiale dell’ acqua ……queste notizie sono per me un pugno allo stomaco, che mi fa male. Questo è un tradimento da parte di tutti i partiti! Ancora più grave è il fatto, sottolineato dagli amici R.Lembo e R. Petrella, che il “Decreto modifica la natura stessa dello Stato e delle collettività territoriali. I Comuni, in particolare, non sono più dei soggetti pubblici territoriali responsabili dei beni comuni, ma diventano dei soggetti proprietari di beni competitivi in una logica di interessi privati, per cui il loro primo dovere è di garantire che i dividendi dell’impresa siano i più elevati nell’interesse delle finanze comunali.“ Ci stiamo facendo a pezzi anche la nostra Costituzione!
Concretamente cosa significa tutto questo? Ce lo rivelano le drammatiche notizie che ci pervengono da Aprilia (Latina) dimostrandoci quello che avviene quando l’acqua finisce in mano ai privati. Acqualatina, (Veolia, la più grande multinazionale dell’acqua ha il 46,5 % di azioni) che gestisce l’acqua di Aprilia, ha deciso nel 2005 di aumentare le bollette del 300%! Oltre quattromila famiglie da quell’anno, si rifiutano di pagare le bollette ad Acqualatina, pagandole invece al Comune. Una lotta lunga e dura di resistenza quella degli amici di Aprilia contro Acqualatina! Ora, nel cuore dell’estate, Acqualatina manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori o ridurre il flusso dell’acqua. Tutto questo con l’avallo del Comune e della provincia di Latina! L’obiettivo? Costringere chi contesta ad andare allo sportello di Acqualatina per pagare. E’ una resistenza eroica e impari questa di Aprilia: la gente si sente abbandonata a se stessa. Non possiamo lasciarli soli!
L’ estate porta brutte notizie anche dalla mia Napoli e dalla regione Campania. L’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Cardillo, lancia una proposta che diventerà operativa nel gennaio 2009. L’ Arin, la municipalizzata dell’acqua del Comune di Napoli, diventerà una multi-servizi che includerà Napoligas e una compagnia per le energie rinnovabili.Per far digerire la pillola, Cardillo promette una “Robintax” per i poveri (tariffe più basse per le classi deboli). Con la privatizzazione dell’acqua si creano necessariamente cittadini di seria A (i ricchi ) e di serie B (i poveri), come sostiene l’economista M.Florio dell’Università degli studi di Milano.
Sono brutte notizie queste per tutto il movimento napoletano che nel 2006 aveva costretto 136 comuni di ATO 2 a ritornare sui propri passi e a proclamare l’acqua come bene comune. Invece dell’acqua pubblica, l’assessore Cardillo sta forse preparando un bel bocconcino per A2A (la multiservizi di Brescia e Milano) o per Veolia, qualora prendessero in mano la gestione dei rifiuti campani? Sarebbe il grande trionfo a Napoli dei potentati economico-finanziari.
A questo bisogna aggiungere la grave notizia che a Castellamare di Stabia (un comune di centomila abitanti della provincia di Napoli ), 67 mila persone hanno ricevuto, per la prima volta, le bollette dalla Gori, (una SPA di cui il 46% delle azioni è di proprietà dell’Acea di Roma).Questo in barba alle decisioni del Consiglio Comunale e dei cittadini che da anni si battono contro la Gori, che ormai ha messo le mani sui 76 Comuni Vesuviani (da Nola a Sorrento).
“Non pagate le bollette dell’acqua!”, è l’invito del Comitato locale alle famiglie di Castellamare. Sarà anche qui una lotta lunga e difficile, come quella di Aprilia. Mi sento profondamente ferito e tradito da queste notizie che mi giungono un po’ dappertutto.Mi chiedo amareggiato:” Ma dov’è finita quella grossa spinta contro la privatizzazione dell’acqua che ha portato alla raccolta di 400 mila firme di appoggio alla Legge di iniziativa popolare sull’acqua?
Ma cosa succede in questo nostro paese? Perchè siamo così immobili? Perchè ci è così difficile fare causa comune con tutte le lotte locali, rinchiudendoci nei nostri territori? Perché il Forum dell’acqua non lancia una campagna su internet, per inviare migliaia di sollecitazioni alla Commissione Ambiente della Camera dove dorme la Legge di iniziativa popolare sull’acqua? Non è giunto il momento di appellarsi ai parlamentari di tutti i partiti per far passare in Parlamento una legge-quadro sull’acqua?
Dobbiamo darci tutti una mossa per realizzare il sogno che ci accompagna e cioè che l’acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestita dalle comunità locali con totale capitale pubblico, al minor costo possibile per l’utente,senza essere SPA. “L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne “illecito”profitto- ha scritto l’arcivescovo emerito di Messina G. Marra.Pertanto si chiede che venga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubblica, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione per tutti al costo più basso possibile.”
Quando ascolteremo parole del genere dalla Conferenza Episcopale Italiana? Quand’è che prenderà posizione su un problema che vuole dire vita o morte per le nostre classi deboli, ma soprattutto per gli impoveriti del mondo? (Avremo milioni di morti per sete!).
E’ quanto ha affermato nel mezzo di questa estate, il 16 luglio, il Papa Benedetto XVI:” Riguardo al diritto all’acqua, si deve sottolineare anche che si tratta di un diritto che ha un proprio fondamento nella dignità umana .Da questa prospettiva bisogna esaminare attentamente gli atteggiamenti di coloro che considerano e trattano l’acqua unicamente come bene economico.” Quand’è che i nostri vescovi ne trarranno le dovute conseguenze per il nostro paese e coinvolgeranno tutte le parrocchie in un grande movimento in difesa dell’acqua? L’acqua è vita. “L’acqua è sacra, non solo perché è prezioso dono del Creatore- ha scritto recentemente il vescovo di Caserta, Nogaro – ma perché è sacra ogni persona, ogni uomo, ogni donna della terra fatta a immagine di Dio che dall’acqua trae esistenza, energia e vita.”
Sull’acqua ci giochiamo tutto!
Partendo dal basso, dalle lotte in difesa dell’acqua a livello locale, dobbiamo ripartire in un grande movimento che obblighi il nostro Parlamento a proclamare che l’acqua non è una merce, ma un diritto di tutti.  Diamoci da fare perché vinca la vita!".

padre Alex Zanotell

 

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