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 Carovigno (Br): Puglia antinucleare/3

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Puglia e movimenti antinucleari

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ROMA 11 FEBBRAIO 2010

SI RITORNA AL NUCLEARE

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201002articoli/52089girata.asp

ROMA
Semaforo verde dal Consiglio dei Ministri alla costruzione di nuove centrali nucleari nel nostro Paese. E' stato approvato questa mattina il decreto legislativo che comprende i criteri per la scelta dei luoghi in cui nasceranno, la realizzazione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica nucleare, la fabbricazione del combustibile nucleare, e pure i sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi, incentivi economici ai territori che ospiteranno le centrali e campagne informative al pubblico.

Secondo il ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, si apre il percorso porterà alla costruzione della prima centrale nel 2013. «Il provvedimento - ha detto - si caratterizza per la trasparenza e il rispetto assoluto della sicurezza delle persone e dell’ambiente. La produzione di energia elettrica inizierà dal 2020». Il provvedimento aveva già avuto il parere positivo delle commissioni parlamentari competenti e del Consiglio di Stato. Dopo il no delle Regioni, invece, non c’è stato il tempo per il passaggio in Conferenza Unificata Stato-Regioni, previsto dopo il via libera del Consiglio dei ministri. Il conflitto tra istituzioni aperto dal mancato passaggio in Conferenza Unificata porta le Regioni ad attaccare a testa bassa, e il conflitto è reso più aspro dal fatto che sulle misure per il nucleare pendono alcuni ricorsi "incrociati" alla Consulta: 11 Regioni hanno impugnato il ddl Sviluppo, mentre il Governo ha portato davanti alla Corte Costituzionale le leggi regionali di Puglia, Campania e Basilicata che escludono la possibilità di centrali sul loro territorio.

Sul neclare infuria la polemica politica. «I candidati di centrodestra alle prossime elezioni regionali hanno l’obbligo morale di dire con chiarezza e serietà ai cittadini se nel proprio territorio ci saranno impianti atomici», attacca la capogruppo del Pd in commissione Ambiente, Raffaella Mariani. «Intanto - aggiunge la Mariani - apprendiamo che Formigoni e Zaia hanno già dichiarato che le loro regioni non hanno bisogno di centrali nucleari. Da parte nostra spiegheremo agli elettori che le scelte in materia di politica energetica il Governo le impone "dall’alto" perchè sarà ignorato il parere delle regioni, degli enti locali e dei cittadini stessi». L'Italia dei valori accusa il governo di aver calato una "cortina fumogena" sui nuovi siti delle centrali nucleari, un atteggiamento «omertoso» che è «gravissimo»: saranno i cittadini a pagare «le scelte dissennate» del centrodestra, sostiene il presidente dei deputati di Idv Massimo Donadi.


 

 

 

Domenica  15  Marzo   2009  -  ore  17,30  

a  Carovigno  (BR)
 
presso la Sede del Circolo di 
Rifondazione Comunista / Sinistra Europea  di Carovigno (Br)
( Via Duca degli Abruzzi, 7 )   
 
 
 INCONTRO  PER  UN  NUOVO
MOVIMENTO  ANTINUCLEARE   
 
Carovigno, negli anni ottanta, ha già detto di NO al Nucleare ! 
 
 A volte, purtroppo, ritornano. Con gli stessi argomenti. Con la stessa potenza economica, politica, massmediatica. Il Governo Berlusconi si appresta a rilanciare la produzione in grande scala dell'energia nucleare, nonostante il popolo italiano si sia già pronunciato contro a larghissima maggioranza nel Referendum abrogativo del 1987.
 
Oggi come allora, gli argomenti portati a favore sono inconsistenti: non è vero che il nucleare saeà l'energia del futuro, che è economicamente competitivo, che serva a ridurre le emissioni del gas serra, che non ci siano alternative.
 
Mentre sono drammaticamente veri i ripetuti incidenti e la produzione di scorie altamente radioattive che irresponsabilmente consegnano alle prossime diecimila generazioni.
 
Senza contare la proliferazione del nucleare militare , di cui l'uso "civile" è figlio riconosciuto.
 
Venti anni fa un forte movimento ( In Italia, in Puglia e a Carovigno ) sconfisse la follia nucleare, ma non riuscì a costruire un altro modello energetico e di società. Oggi, un nuovo movimento antinucleare dovrà nascere nei territori e nelle piazze di questo Paese. 
 
Vi aspettiamo in tanti. Ricominciamo da Carovigno, in basso
a Sinistra.
 
 
Il Circolo  PRC/SE  di  Carovigno  (Brindisi)
 
info: 339 8686504

CAROVIGNO:

RITORNO AL NUCLEARE ? NO GRAZIE !


Caro Direttore di Liberazione,


Non vogliamo ritornare ad essere sito di Centrale Nucleare come è avvenuto, per Carovigno, negli anni ottanta. Anche allora Carovigno fu proposto e prescelto, nel 1981, come sito . Allora l'opposizione popolare della popolazione fu durissima. Dobbiamo ricominciare la lottta al nucleare, avendo appreso, purtroppo senza alcun ritegno, dai media che il territorio di Carovigno (Brindisi) viene nuovamente mensionato e prescelto come possibile Sito di una Centrale nucleare in Puglia. Berlusconi vuole riprendere i vecchi arnesi e i siti già sconfitti nel 1987 (tantissimi anni fa), dalla schiacciante vittoria del Referendum popolare abrogativo contro il nucleare cosiddetto civile?

Sappiano i Berlusconi e la Confindustria che Carovigno sorge su una collina fatta di pietra di cava durissima e la cittadina pugliese insorse insorse (duramente come la pietra) contro
le centrali nucleari e la "monetizzazione del rischio scorie", portando alle urne il 96% della popolazione che disse di No ai mostri nucleari ( vecchi e obisoleti) con il 97% dei voti.

La lotta antinucleare a Carovigno e in tutta la Puglia fu gloriosa. Vincemmo contro le Centrali nucleari e i " comitati d'affari " che volevano imporre sul nostro territorio, sul mare Adriatico, tra la località marina di Specchiolla e la Riserva naturale dello Stato, ora anche Parco Marino, di Torre Guaceto, il "mostro nucleare" da 2000 Mw. Chi scive è stato testimone oculare e protagonista della dura battaglia antinucleare dal 1981 in poi. La splendida vittoria sul Referndum dell' 87, cancellò definitivamente il sito proposto.

Alla destra radioattiva di Berlusconi - Sarkozy e alla Confindustria rinnoviamo il nostro NO alle spediose Centrali nucleari. Siamo pronti, come è avvenuto negli anni ottanta, a passare e a organizzare la mobilitazione e la lotta della popolazione, interessata sul territorio dai piani nucleari. Se si renderà necessario e non si recedesse dai propri propositi e intendimenti atomici, scenderemo nelle piazze come abbiamo saputo fare nel passato.

Prendiamo atto che anche l'Amministrazione Comunale di Carovigno di centrodesta guidata dal Sindaco Vittorio Zizza, ha subito espresso la propria netta contrarietà al Sito nucleare proposto sul territorio cittadino. Siamo convinti che occorra dare da subito una risposta forte di lotta al governo filonuclearista e radioattivo berlusconiano. Intanto sabato 28 2009, a CAROVIGNO , nella Sede del Circolo del Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea , si è tenuto un primo Incontro, per organizzare la lotta e l'opposizione alle centrali nucleari. L'incontro era aperto a tutte le realtà democratiche presenti sul territorio. Abbiamo gettato le basi per organizzare la nascita di un nuovo movimento di lotta che prepari una nuova grande e incisiva mobilitazione contro il governo delle Centrali nucleari.

Vogliamo, inoltre ricordare, che eventuali propositi di repressione della lotta non ci faranno paura, nè ci faremo intimidire da chichessia. La salute della popolazione, il territorio e l'ambiente avranno tutela e salvaguardia. Non è vero che le centrli nucleari portano progresso e sviluppo all'economia locale. E' falso, inoltre, che portano lavoro ed occupazione sul territorio. Per questo i ricatti occupazionali non avranno vita facile. Non ci faremo convincere o raggirare, scenderemo in lotta con la forza della ragione, convinti di cancellare,, anche per questa volta il Sito di Carovigno. In questa nuova mattaglia di civiltà antinucleare coinvolgeremo le istituzioni e le popolazioni della Puglia intera.

C'è da aggiunger che la realizzazione di centrali nucleari avranno tempi lunghi (2020), con costi salatissimi e elevatissimi, in un momento di grave crisi economica, sarebbe, invece, auspicabile che il governo cambi subito rotta sul nucleare, tenendo in debito conto, le ragioni del NO delle popolazioni espressesi,, a gra voce negli anni ottanta. Occorre, inoltre, salvaguardare il pronunciamento elettorale del Referendum abrogativo del 1987. La vittoria della consultazione popolare non può essere cancellata o occultata. Chiediamo che il governo berlusconi si impegni a rigenerale una politica seria energetica alternativa. Vogliamo che il governo faccia uso di denaro pubblico solo, ed esclusivamente, per un maggiore utilizzo e sviluppo di fonti rinnovabili. Occorre, inoltre, programmare le risorse per incentivivare, con denaro pubblico, il risparmio ergetico, scongiurando così scelte dispendiose e antiquate di impianti nucleari, che
 il nostro Paese ha fermamente respinto oltre un quarto di secolo fa. Non bisogna ignorare le vocazioni del territorio. Tutti devono tenere conto questo, lo gridiamo a gran voce. Per Carovigno vogliamo uno sviluppo diverso: partiamo dalla tutela del patrimonio ambientale presente sul territorio. Difendiamo la natura e la campagna, la sua agricoltura fatta d'immensi alberi di ulivo secolari, fatto unico al mondo, per sviluppare il turismo, il commercio e l'artigianato locale,nonchè le attività produttive locali, per creare lavoro pulito e occupazione vera e duratura.

Rifondazione Comunista / Sinistra Europea sarà protagonista, con chi ci stà, di questa nuova e necessaria battaglia di civiltà e di lotta democratica per il riscatto del Sud, in difesa del territorio, in basso a Sinistra.

Carovigno, lì 28 febbraio 2009

Vito Uggenti - Segretario Cittadino del PRC/SE di Carovigno (Brindisi
)


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