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Osservatorio sui Balcani di Brindisi
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ANNUARIO

BRINDISI, il  Centro Sociale,  

le attività del Collettivo Spazio Musica: Tracce(parte seconda)

intervista ai Birdy Hop

link 1988

Spazio musica

Centro Sociale

 

 

Intervista ai Birdy Hop , per la rivista

 TRACCE, gennaio 1988

Il successo a giugno a Melpignano e i

 complimenti dei CCCP e dei LFTIBA.

 

di Antonio Camuso

In questa seconda parte della rivisitazione della rivista Tracce , prodotta  nel gennaio 1988,  da Spazio Musica del Centro Sociale di Brindisi, rileggiamo i brani più salienti dell’intervista ai componenti di un allora giovanissimo gruppo del rock brindisino. Nella terza parte  l’intervista alla storica rock garage band, Black Board Jungle.

 

la copertina di un disco dei Birdy Hop

la copertina ideata da Giuseppe Dormio...i ringraziamenti a Joe Banana e al Centro Sociale

L’intervista di Spazio Musica:

 

Sperimentando una formula che crediamo nuova (sono in quattro, ma vi è un quinto che sul palco non compare, che funziona da coordinatore e che li ha tirati su nei momenti più difficili), propongono un Rock che col tempo diviene sempre più crudo ma vivo, di sicuro violento ma non fastidioso.

Abbiamo assistito come «Spazio Musica» al loro maturare, attraverso le prove continue che tengono nella nostra sala prove.

Crediamo che se continueranno a mantenere quel livello di freschezza che hanno dimostrato all'ECONCERTOLOGIA di Melpignano, questa estate coinvolgendo totalmente la gente che li ascoltava, hanno un futuro più che garantito.

Loro sono: ROBERTO D'AMBROSIO voce e chitarra elettrica, MARCO FIAMO chitarra solista, NANNI SURACE basso e voce, DAVIDE NICCOLI batteria.

Questo che pubblichiamo è il resoconto di una lunga discussione avuta con tutti gli elementi del gruppo e che vi mostriamo sintetizzato.

 

D - In un intervista su un giornale locale, un gruppo Rock Psichedelico della nostra Provincia (Alison Run) ha affermato che proprio nelle piccole città si sviluppa il meglio della letteratura, della poesia e ovviamente
dello musica. Voi cosa ne pensate?
R - Vivere in provincia è un po' handicappante, ti toglie delle possibilità, comunque a parte questo quello che conta è la volontà di fare qualcosa. D'altra parte c'è da aggiungere che la provincia è un difficile banco di prova, superato questo tutto diventa più semplice.
Confermiamo comunque sul fatto che vivere in provincia porta delle difficoltà anche emotive, che a volte si traducono in espressioni creative molto valide, anche se non accettate e ostacolate.

D - Tranne i gruppi che hanno una certa copertura finanziaria (grazie a manager e produttori), che riescono facilmente ad inserirsi nel mercato, ve ne sono altri
che con grosse difficoltà incidono con piccole etichette, ma non riuscendo a far presa sul mercato sono costretti a scomparire. Sentite il peso di questa situazione su quanto avete messo in piedi finora?
R - Certo,  non avere nessun appoggio rende le cose molto diffìcili, ma credo che sia solo una questione di movimento che ti crei intorno, che comporta un impegno costante e di conseguenza ti fai notare, questo ovviene attraverso contatti continui che devi crearti e naturalmente attraverso la qualità del prodotto che offri. Suonare, possono suonare tutti, Il difficile è fare della buona musica…

D - Al di là dei gruppi che suonano in cui sì determina un coinvolgimento diretto, credi che si possa parlare a Brindisi di «cultura giovanile»?

R - Sinceramente credo che siano in pochi ad uscire dal discorso discoteca (che tra l'altro non si trovano neanche in città), di sicuro negli ultimi anni con molto ritardo si sono creati certi stili, i famosi look, che in definitiva si sono dimostrati nientaltro che passerelle su e giù per la «salvarani». Un discorso sulla cultura giovanile in forma reale sono pochi a portarlo avanti. Sono ormai conosciute certe forme preparative (per essere con il look giusto) che avvengono esclusivamente prima e durante un concerto Rock, che quasi sempre è
organizzato da «Spazio Musica».

Ogni nostra esibizione, per quanto riguarda il risollevamento della scena locale, noi come voi ci stiamo provando da tempo, ma di sicuro siamo in pochi, ci
vorrebbero più spazi più gruppi, e diciamo un po' di garanzia economica per andare avanti almeno con le spese.

D - Dopo i vostri concerti, quali sono i commenti del pubblico?

R - Commenti veri e propri non credo che qualcuno di noi li abbia mai ascoltati, tranne i soliti complimenti dei conoscenti. L'esperienza più calorosa l'abbiamo
avuta a Melpignano, all'interno della rassegna «ECONCERTOLOGIA»; in quel concerto il pubblico rispose in maniera tale da affiancarci in tal senso a
gruppi come CCCP, LITFIBA, SICK ROSE, e MODA che tra l'altro si meravigliarono della nostra giovane età...

 

di Antonio Camuso

Fine seconda parte Tracce

Antonio Camuso (Archivio Storico Benedetto Petrone)

Brindisi 6 febbraio 2022

vedi anche Parte prima

Gennaio 1988, la rivista autoprodotta Tracce  in distribuzione nel Centro Sociale di via Santa Chiara e tra i giovani di Brindisi.

 

Parte terza :intervista ai Black Board Jungle