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INCHIESTE

 

5 FEBBRAIO 2013 

ULTIMISSIME SU PARCO EOLICO RESTINCO

Ultime notizie su Eolico Restinco:

 Quelle due pale montate giorni ,trattasi di "minieolico" autorizzato, mentre in quella contrada si è in attesa di Via (Valutazione di impatto Ambientale ) del Comune di Brindisi su il Megaparco Eolico.... il classico cavallo di Troia o semplice coincidenza?

Riportiamo integralmente la richiesta di rettifica/precisazione da parte dell'azienda installatrice delle due pale del minieolico, nella quale declinano ogni attinenza con quello che dovrebbe essere il progettato Mega-parco Eolico. Nel frattempo ci sta giungendo notizia che ben presto un Megaparco di decine di Megawtt, formato con decine e decine di grandi torri eoliche sarà installato in zona Apani, ultimo tratto di mare della costa brindisina , a Nord,  non ancora deturpato sotto il posto paesaggistico, visto che a Sud  domina la presenza della Centrale di Cerano

 

Gentili signori,

con riferimento a quanto pubblicato su vostro sito web

Si riporta un articolo del Quotidiano di  Brindisi del 3 febbraio 2013 relativo al parco eolico di Restinco (BR) da 46 MW e vostre foto riguardanti l’installazione di impianti di mini eolico; nella stessa pagina, infatti, vengono visualizzate immagini relativi all’installazione di turbine eoliche dei piccola taglia da 25 kW (0,025 MW), che nulla hanno a che vedere con il parco eolico in argomento.

Questo accostamento è improprio, in quanto le mini turbine eoliche, di cui avete riportato le foto, non fanno parte del progetto da 46 MW; sono impianti di piccola taglia fino ad un massimo installato di 50/60 kW, prodotti in Puglia dalla Jonica Impianti, che di fatto, subisce un danno dalla vs comunicazione.

Vi chiediamo quindi cortesemente di rettificare con urgenza quanto da voi riportato.

Saremo lieti di darvi ampia informativa sulla nostra fabbrica e sulla tecnologia del minieolico, anche con una vostra visita allo stabilimento ubicato in Lizzano (TA).

Distinti saluti

Pietro Lecce direzione@jimp.it

JOINCA IMPIANTI www.jimp.it

in riferimento alle differenze tecniche  che passano tra un genneratore eolico di grossa taglia e un minieolico, preghiamo consultarer quanto presente sul nostro sito www.jimp.it

 Nota della redazione : questa lettera ci giungeva quando già avevamo comunicato via stampa e sul nostro sito il chiarimento finalmente avvenuto su quelle che sembrano essere due vicende coincidenti  approssimativamente nei luoghi, di due impianti di taglia diversa ed un percorso diverso, ma  che destano ogni volta che avvengono preoccupazione su ulteriori modifiche, in peggio , di un territorio ormai in profondo degrado e dove  negli ultimi due anni  si è andati ad installare megaimpianti fotovoltaici e richieste di Mega Parchi eolici in ogni punto di terreno agricolo rimasto libero, mentre vedevamo l'accellerarsi dell'abbandono delle produzioni tradizionali e la disoccupazione di ritorno non compensata da ricadute occupazionali dai nuovi impianti

  IL NOSTRO ARTICOLO , CON RETTIFICA, DA NOI REDATTO DOPO LE VERIFICHE PRESSO GLI UFFICI COMUNALI, E PRIMA CHE CI GIUNGESSE LA LETTERA DELLA JOINCA IMPIANTI

A seguito dell’inchiesta di Pugliantagonista sulla costruzione di pale eoliche a Restinco, il consigliere Comunale Riccardo Rossi ha attivato le competenti autorità comunali che hanno verificato che quelle due pale eoliche in prossimità di Masseria Lospada essere un cosiddetto "mini-impianto eolico", autorizzato dopo un lungo iter amministrativo dal Comune di Brindisi.

Ricordiamo come il termine mini-eolico  è stato esteso a potenze di impianti che sino a qualche tempo erano definiti  veri e propri impianti eolici e quindi assoggettabili a Via ( Valutazione di impatto ambientale)

Oggi grazie a all’accorgimento di aumentare  il limite per legge , della grandezza dei”mini-eolici”,  si permette le aziende installatrici e detentrici di questi impianti di poter superare quegli ostacoli che impedirebbero ad esse di  dilagare su tutto il territorio nazionale.

Un escamotage che abbiamo visto utilizzare, per esempio, nella proliferazione di “miniimpianti fotovoltaici ,” interessanti ognuno circa tre ettari  e di potenza esattamente inferiore ad un KW di quella sarebbe stata obbligatoria la  procedura di VIA.

Rimangono quindi le perplessità su perché quelle pale , costruite lungo il percorso”Azzurro” protetto  del paesaggio caratteristico brindisino, sovrastanti a poche decine di metri da dove esso è utilizzato da utenti della strada e , podisti e ciclisti, lungo il percorso e nel territorio della fauna stanziale e migratoria dei vicini parchi del Cillarese e  Bosco Lucci e proprio dove sarà assoggettato a Via , dopo la sentenza del Tar di Lecce , il mega-parco Eolico di Restinco.

A nostro avviso quelle prime pale potebbero rappresentare il cosiddetto cavallo di Troia , quello che poi avendo modificato il paesaggio circostante permetterebbe  /costringerebbe gli uffici comunali, quelli delle soprintendenze ecc, a definire il paesaggio ormai irrimediabilmente modificato e quindi ancor più modificabile con nuovi impianti Eolici e fotovoltaici

Su questo, se il controllo e la pressione di cittadini ed associazioni non ci sarà,  potrà succedere di tutto ed ancora una volta vedere campagne che avrebbero potuto essere utilizzate per il rilancio di agricoltura legata ad imprenditoria giovanile, turismo intelligente, salvataggio di usi e gastronomia locale, finire in pasto alle leggi del profitto della Energia Padrona e delle speculazioni finanziarie legate alle cosiddette energie verdi.

 

La redazione di Pugliantagonista.it

Brindisi 5 febbraio 2013

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Restinco (Brindisi)  TAR di Lecce di fatto conferma quanto denunciato dall'inchiesta  di pugliantagonista.it su parco eolico di Restinco !!!

stop_restinco.JPG (394841 byte)

 (per leggere articolo cliccare sull'immagine)

Leggiamo da Quotidiano di Brindisi, domenica 3 febbraio 2013,  in prima pagina notizie locali: Energia del vento? Stop a Restinco:  Nell’articolo che ricostruisce la vicenda del progetto del Megaparco eolico a Restinco si annuncia la sentenza del Tar  di Lecce  ostile  all’azienda proponente il parco eolico.

Lo avevamo scritto, denunciato, provato a farlo capire a tutti gli “ambientalisti” che quelle torri che stavano costruendo in contrada Restinco avevano qualcosa di sospetto: nessun cartello di camtiere nessun avviso di inizio lavori al Comune, eppure in piena campagna erano  visibili per qualche decina di chilometri in uno spazio libero da ostacoli. ( In seguito come riportato in testa alla pagina Web, si è constatato che si trattava di un altro impianto di più piccola taglia , autorizzato, ma di cui in questo mese dalla nostra segnalazione, non si riusciva ad avere notizia )

Prima erano stati alzati dei pali alti qualche decina di metri , e noi avevano chiesto che qualcuno andasse ad indagare. Si era ai primi di gennaio, e solo il Quotidiano di Brindisi aveva raccolto  e rilanciato al nostra denuncia poi  qualche giorno fa in fretta in furia prima,  che venisse divulgata dai giornali la notizia che il Tar di Lecce aveva respinto  il ricorso della azienda proponente il megaparco eolico di Restinco,imponendole di sottoporre  a procedura di impatto ambientale  al Comune,  venivano montati su quei pali-torri,  i generatori eolici  con le pale sovrastanti a qualche decina di metri da strade e percorsi cicloturistici.

 Come mai nonostante le denunce sui media di Pugliantagonista,  nessuno si è mosso ad andare a vedere cosa succedeva.  Eppure quelle torri erano visibilissime…Torri eoliche difficilmente compatibili con quella zona definita paesaggio tipico brindisino e quindi a rischio di rifiuto ed  allora come fare??? Si è proceduto quindi come è prassi a modificare il paesaggio con le prime costruzioni in maniera tale che gli uffici tecnici preposti del Comune dovranno ammettere che il paesaggio ormai è devastato e quindi poi perché opporsi con il VIA ???

Come mai nonostante tutte le denunce fatte da Pugliantagonista  sui media, gli stessi uffici comunali non hanno inviato una pattuglia di vigili a controllare che ci facevano quegli operai che lavoravano su quel fondo? ( inseguito vi è stata la segalazione del consigliere comunale Riccartdo Rossi e finalmente si sono avute risposte certe)

La cosa incredibile che le stesse torri eoliche , ora sorgono in un luogo che non aveva costruzioni di quell’altezza e quindi avrebbero dovuto essere segnalate alle autorità che sorvegliano la sicurezza del volo ed in particolare per quello fatto a bassa quota.

Se nel frattempo un Elicottero del soccorso aereo o  altro velivolo volante a bassa quota si schiantasse contro di esse chi ne avrebbe la responsabilità in caso di incidente? Di chi le ha costruite o di chi non ha impedito che lo fossero, nonostante gli avvisi?

 Per adesso segnalatori luminosi da avvisare la loro presenza non ce ne sono ,....

In ogni caso sarebbe bastato annunciare semplicemente una manifestazione di protesta dinanzi a quel cantiere e in poche lì di fronte avremmo trovato, Digos, Carabinieri, Guardia di Finanza  a fronteggiare gli eco-contestatori ed accorgersi che qualcosa effettivamente stava sorgendo lì,  ma purtroppo come nel caso di quando Pugliantagonista denunciava oltre un anno fa,  negli stessi luoghi,  la costruzione dell’altro impianto devastante , quello del Megaparco fotovoltaico, anche allora  di cartelli da agitare non ce n’è stato neanche uno, con bella pace di chi sta facendo il bello e il cattivo tempo con il nostro territorio…

 

La redazione di Pugliantagonista.it

Brindisi 4 febbraio 2013

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Oggi pomeriggio,1 febbraio 2013  alle 15.00, installati nel silenzio di amministratori ed ambientalisti i primi due generatori eolici,  a poche decine di metri dal percorso cicloturistico e antiche  masserie, nonostante dubbi su sicurezza , autorizzazioni, e vincoli archeologici e paesaggistici. Pugliantagonista era lì a documentare fotograficamente il nuovo scempio.

il generatore eolico è a terra e sta per essere sollevato . 

Il luogo è a qualche decina di metri dal percorso cicloturistico , 

nonchè strada comunale 14

Le pale del generatore sovrastano la strada:

I dubbi: ma le raccomandazioni di sicurezza in caso di rottura delle pale , ovvero 300 metri di distanza, che fine hanno fatto?

nessuno si è premunito di chiedere informazioni alla ditta installatrice e i tecnici comunali,  cosa fanno?

il paesaggio della seicentesca masseria Casignano cambia da oggi: pale eoliche e carciofi, le prime più difficili da digerire dei secondi.

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11 gennaio 2013 , il giorno del funerale per il paesaggio agricolo brindisino

ovvero

Nel silenzio totale di ambientalisti ed amministrazioni nasce il megaparco eolico di Restinco.

(La denuncia raccolta dal Quotidiano di Puglia edizione Brindisi oggi in edicola 14 gennaio 2013)

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articolo del Quotidiano

 

Lo avevamo denunciato nei nostri articoli di inchiesta, lo avevamo anticipato  pubblicamente ai candidati sindaci dell’area di centro-sinistra, in una nostra conferenza, ospitata presso la sede di Brindisi Bene Comune  tenutasi qualche mese prima delle elezioni comunali e puntualmente si è verificato l’ennesimo sfregio ad un bene comune del nostro territorio quale è il paesaggio agricolo e la tutela della fauna e dei parchi protetti.

 

Ebbene oggi alle 10.00 in punto , tra i campi di carciofi e oliveti, a pochi passi dall’incrocio Restinco Masseria  Lospada , nel comprensorio del Parco Cillarese-Bosco dei Lucci, a pochi passi da un percorso ciclabile finanziato dai fondi POR , il percorso Azzurro, la cosiddetta via dei Normanni, è stata    posta la prima palificazione (forse) propedeutica alle  decine di megatorri eoliche facenti parte di un progetto che include l’installazione nella zona di ben 23 megageneratori eolici da 2MW per un totale di 46 megawatt installati, dall’altezza di 85 metri e il cui diametro è di ben 80 metri.

 

in rosso il megaimpianto fotovoltaico già da noi denunciato e interessato da inchiesta magistratura di Bari, in verde il nuovo megaparco eolico  che partendo da Masseria Casignano giunge sino al limite della superstrada Taranto -Brindisi SS-7 Appia

Un progetto passato di proprietà in proprietà( l’attuale è la Wind Energy § partner Srl) che è andato lievitando in grandezza grazie ad un gioco di scatole cinesi e di cui l’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della regione Puglia ,  nell’ottobre 2011, rilevando notevoli criticità dovute alla presenza di insediamenti archeologici, di parchi naturali, dalla specificità di un paesaggio agricolo già gravemente a rischio dalla presenza di parchi fotovoltaici , da questioni di sicurezza dovute  alla presenza di strade, insediamenti agricoli, abitazioni nel raggio dei 300 metri o comunque all’interno dell’area di rischio incidenti da pale eoliche, ebbene l’Assessorato disponeva che esso fosse sottoposto a VIA da parte di tutti gli enti territoriali , ovvero la Regione, la Provincia, il Comune di Brindisi, che quindi si dovevano assumere loro responsabilità della sua accettazione.

LA DISPOSIZIONE DELL'ASSESSORATO REGIONALE IN PDF

CHE DICE CHE IL PROGETTO E'RINVIATO ALLE AMMINISTRAZIONI PER IL VIA E PER LA CONFERENZA DEI SERVIZI, ALTRIMENTI NON SI PUò FARE....

 

Come questi enti si siano espressi non sappiamo e comunque sarebbe molto interessante saperlo, poiché le procedure della costruzione del contiguo megaimpianto fotovoltaico  sono finite  il 3 febbraio 2012, sotto il mirino della magistratura barese, grazie ad una  nostra inchiesta (vedasi  http://www.pugliantagonista.it/openarea/black_bloc_brindisi_silicio.htm )proprio mentre Comune di Brindisi e Provincia si dovevano esprimere su questo ulteriore assalto al territorio brindisino. Possibile che  queste amministrazioni nonostante una infinità di rilievi critici abbiano dato l’ OK per il VIA, sapendo che la magistratura stava indagando sull’assalto a quel territorio? E la Conferenza di Servizi su questo impianto quando è stata istituita?

 

la foto in esclusiva di pugliantagonista.it che ritrae il momento della posa della prima torre

Una cosa è certa : nell’area del cosiddetto cantiere nessun cartello, nessuna segnalazione d’obbligo per legge è in atto , come lo attestano le nostro foto, segno evidente che si vuol seguire il copione dei vecchi film veristi: quelli in cui, per necessità,  ci si costruiva un tetto nel giro di una notte per aggirare “lacci e laccioli” di regolamenti e leggi .

la fase di posa della seconda torre a distanza vietata dal percorso ciclabile: non si tratta di "almeno 300 metri" bensì di poche decine di metri come attesta la nostra foto

 

Purtroppo sappiamo che Brindisi non è una città normale e non è da paragonarsi ad una metropoli come Manduria dove in questi giorni cittadini e amministrazione comunale hanno puntato i piedi costringendo alla Regione Puglia fare marcia indietro sull’installazione di un parco eolico che devastava il paesaggio e modificava l’ambiente agricolo.

le prime due torri sono installate, tra campi di carciofi ,  prati, oliveti e....

...percorsi cicloturistici finanziati dall'Europa , con dubbi sulla sicurezza di persone e cose transitanti nelle aree limitrofe e morte di un paesaggio. In fondo a quella strada si intravede la settecentesca Masseria Casignano ed il suo viale di pini secolari. si nota come la torre disti  poche decine di metri dalla strada.

 

Ignari lo sono gli uccelli migratori e stanziali delle Oasi del Cillarese e di Torre Guaceto che tra quei campi, quotidianamente,  vanno alla ricerca di cibo: aironi cinerini, grandi fenicotteri ed altri uccelli avranno un nuovo nemico da aggiungersi ai pesticidi, ai bracconieri, al carbone  e alle ceneri di carbone sparsi  tra i campi dalle centrali elettriche, alle falde acquifere e la fauna avvelenata da residui industriali che inquinano da decenni il nostro territorio,  enormi pale eoliche grandi quanto un edificio di 10 piani.

 

In quanto alla cosiddetta  peculiarità del paesaggio agricolo brindino, punto di attrazione per il turismo , per essa possiamo oggi  celebrare il suo  definitivo funerale: quelle torri visibili sino a distanza di 80 chilometri ne ricorderanno per sempre  la sua Via Crucis.

 

Sapranno associazioni ambientaliste e cittadini dar un segnale difforme a quello di un silenzio complice?

ANCORA UNA VOLTA DIAMO UN CONSIGLIO A PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E SINDACO: con la stessa fretta sospetta con la quale gli operai del cantiere della SUN Edison hanno lavorato  per la costruzione del parco fotovoltaico di Restinco ed ora quelli della Wind Energy stanno installando le torri eoliche , inviate subito una squadra anche voi e cambiate le diciture sui cartelli dell’ex-Itinerario Azzurro e cambiateli in Via del Fotovoltaico  ed Eolico Selvaggio, “dove la natura del Silicio e del ferro è protetta grazie ai fondi europei per la promozione  turistica del territorio”!

Una domanda  invece  agli amici ambientalisti: quando come pugliantagonista.it e Terrarossa chiedemmo che vi fosse una mobilitazione pubblica per esternare la posizione della "società civile Brindisina " su fotovoltaico ed eolico selvaggio attraverso forme di mobilitazione, e voi non avete agitato neanche un cartello dinanzi a questo scempio, non vi sentite corresponsabili di quest'ultimo , a distanza di oltre un anno dalla nostra denuncia???

 

 

LA REDAZIONE DI PUGLIANTAGONISTA.IT

www.pugliantagonista.it

pugliantagonista@libero.it

Brindisi 11 gennaio 2013.

altre notizie sul NO all'Eolico Manduria

DALLA NOSTRA PRECEDENTE INCHIESTA SUL MEGAPARCO FOTOVOLTAICO,  

ricordiamo la vergogna dei fondi POR acquisiti  per  itinerario ciclo-turistico distrutti dal fotovoltaico ed eolico selvaggio, nell'acquiescenza delle amministrazioni...

 

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Nelle pagine  dei siti delle amministrazioni comunali e provinciali ( che magnificano le bellezze del territorio di Brindisi e la capacità degli amministratori nel saper sfruttare i fondi europei -fondi POR- “facendo decollare l’economia locale e permettendo al territorio di giocare un ruolo da protagonista nel contesto internazionale”…)  troviamo,  vero cavallo di battaglia nella promozione turistica,  il cosiddetto Itinerario svevo-normanno angioino , meglio conosciuto come itinerario Azzurro.

E’ un percorso  cicloturistico di circa 60 chilometri, finanziato con i fondi Europei alla regione Puglia( POR 2000-2006, PIS 12, Misura 4.16 ) in cambio della promozione del turismo eco-compatibile su due ruote,  che partendo dal castello aragonese e costeggiando i principali monumenti della città , percorre le vie secondarie nella campagna brindisina , tra masserie, chiesette rurali, i centri storici di San Vito , Carovigno, per terminare sino alla chiesa di San Michele Arcangelo dell’omonimo centro di San Michele Salentino,con possibilità di  vie di accesso alle nostre coste.

La parte dell’entroterra brindisino più suggestiva  era quella che, passando al ridosso del Cillarese, la masseria Lo Spada, percorreva quella che doveva essere  un ramo secondario della via Appia messapico-Romana e superato l’incrocio di Restinco giungeva alla splendida masseria Casignano

Parlare al passato non è un nostro errore di grammatica, bensì un dato di fatto dopo l'installazione di migliaia di pannelli di silicio, pali metallici , decine di chilometri di reti metalliche sorvegliate da centinai di telelcamere e altri attrezzi anti intrusione , il tutto in dispregio delle PRESCRIZIONI DELLA PROVINCIA DI BRINDISI inserite nell'atto di assenso regionale  CHE INTIMAVANO CHE TUTTE LE RETI FOSSERO COPERTE DA FILARI DI ALBERI E VEGETAZIONE PROTETTIVA!. Tutto ciò a distanza di due anni nulla è stato fatto e il paesaggio agricolo brindisino è quello di una distesa di reti emtallo da excampo di concentramento o di squallide periferie industriali

Quello che doveva essere uno dei pochissime attrazioni del nostro entroterra, e fonte di promozione dei prodotti delle nostre terre, la nostra tradizione gastronomica, la salvaguardia del paesaggio e la sua memoria storica sarà ormai morto e defunto con il nuovo insediamento del megaparco eolico!!!

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 Così oggi In località Restinco, in pieno itinerario Azzurro,  oltre al  più grosso insediamento di fotovoltaico nel Comune di Brindisi , da 21 MEGAWATT grande quanto decine di campi di calcio , si aggiunge il parco eolico, e piazzati proprio a ridosso di quella Masseria Casignano , uno splendido esempio di masseria fortificata del 1600, con un suggestivo viale costeggiato da pini centenari e  tanto decantata nei depliant cicloturistici che l’assessore d’Attis ha distribuito negli anni scorsi ai promoter turistici come anche in quelli che portano il logo della nostra  Amministrazione Provinciale.

 

 

 

 

   

  ALTRE FOTO

 
 

 LA REDAZIONE BRINDISINA DI PUGLIANTAGONISTA.IT

BRINDISI 12 gennaio 2013 

IL DEPLIANT A FIRMA DI PROVINCIA E ASSOCIAZIONI CICLISTI

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