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CORTEO DI SOLIDARIETA' PER RICCARDO        Taranto 9 MAGGIO 2009


APPELLO PER IL CORTEO DEL 9 MAGGIO A TARANTO IN SOLIDARIETA’ A RICCARDO, A DIFESA DEL CLORO ROSSO E CONTRO LA CULTURA DELLA PISTOLA E DELL’ARROGANZA.

Sono passati pochi giorni dalla notte tra il 30 Aprile e l'1 Maggio, dalla notte in cui al Cloro Rosso si è sparato. Ci sembra ancora assurdo come da una banale rissa si sia passati alle pistole. Quella notte, non è stato colpito solo il Cloro Rosso e i 150 ragazzi che vi erano dentro, quella notte è stata colpita tutta la città.
Questo è un episodio che sarebbe potuto succedere ovunque, al centro sociale come in discoteca o in un bar, e per un qualsiasi motivo, magari per un' incomprensione o per un parcheggio.
Questa possibile strage, per quanto assurda, ha tante spiegazioni: è figlia di una città in cui la povertà diffusa, la mancanza di cultura, di lavoro e di prospettive hanno portato a far vigere la legge del più forte, della prevaricazione e dell'arroganza. E' una città in cui già a vent'anni si può non aver più nulla da perdere. Le condizioni socio-economiche non permettono a tanti ragazzi di costruire un futuro e purtroppo neanche di immaginarlo. Colpa di tutti, nessuno escluso. Colpa delle istituzioni che troppo spesso hanno dimenticato chi nel 2009 vive ancora in quartieri ghetto, abbandonati a se stessi e ai mille modi per arrangiarsi, spesso illegali, per sopravvivere. E questa lotta alla sopravvivenza ha fatto passare in secondo ordine l'illegalità, la differenza tra il giusto e il sbagliato, tra il bene ed il male. E' colpa di una città costretta a diventare menefreghista ed individualista, in cui non c'è nè la voglia nè la possibilità di pensare al bene comune, alla società nella sua interezza, alle esigenze dei tanti, e non solo alle proprie.
In questo anno di vita, il Cloro Rosso ha cercato di creare una nuova idea di città, di socialità e di aggregazione. Un'idea che si basa sulla cultura diffusa ed accessibile a tutti, sull'autodeterminazione , sull'aggregazione come necessità e che faccia di un centro sociale, come di un qualsiasi altro spazio autogestito, una risorsa per tutti in cui migliorarsi, crescere e conoscere giorno dopo giorno. Il cloro rosso vuole essere un luogo attraverso cui sviluppare quel processo di emancipazione di cui tutta Taranto ha bisogno.
Quello che è accadutola notte del 30 Aprile non possiamo accettarlo con indifferenza o riducendo il tutto ad una bravata. Ora è forte l'esigenza di alzare la voce, insieme a tutta la città, per dire che c'è anche una Taranto che si ribella al modo di vivere basato sulla prevaricazione, la violenza e le pistole. Sentiamo quindi l'esigenza di lanciare per SABATO 9 MAGGIO un corteo che attraversi tutta la città e che ribadisca che questo episodio non fermerà la nostra voglia di immaginare una Taranto migliore, una vita migliore, un futuro migliore per tutti/e. Non basteranno 7 colpi di pistola a fermare le nostre idee e le nostre pratiche di vita quotidiane.
Questo corteo lo dobbiamo a Riccardo, che a soli 18 anni sta vivendo un esperienza cosi forte, lo dobbiamo a tutti quei ragazzi della città e non solo che hanno creduto e credono nel progetto del Cloro Rosso e che in tutti questi mesi hanno attraversato con gioia quegli spazi arricchendoli con le proprie esperienze, pensieri ed emozioni. Lo dobbiamo a tutti quei cittadini che non vogliono vivere in una città in cui basta un nulla per ritrovarsi con una pistola puntata in faccia..
Chiediamo quindi che ci sia una risposta forte, vera, unanime da tutte le forze civili e democratiche della città , ci rivolgiamo quindi a tutti i cittadini , a tutte le esperienze di spazi autogestiti cittadini e non, a tutte le associazioni, i partiti, i sindacati e le istituzioni che si sentono colpiti anch'essi, come Noi, da quei maledetti 7 colpi di pistola e che hanno deciso di reagire e di non avere paura ma di voler dimostrare che ci sono delle idee e dei sogni che non si faranno spezzare da chi con odio ed ignoranza ha cercato di ucciderli..
Con il Corteo del 9maggio vogliamo aprire uno spazio di confronto e dibattito sulla realtà che si vive oggi nei quartieri di Taranto e sulla necessità di far vivere esperienze di autogestione come il Cloro Rosso, che ancora posto sotto sequestro, dovrà, quanto prima, essere restituito alla città e a tutti/e i/le ragazzi/e che quotidianamente ci lavorano. Gesto importante, che auspichiamo, dopo questa brutta esperienza, è che le istituzioni riconoscano le pratiche, le progettualità e le necessità di uno spazio autogestito come il nostro e che quindi si adoperino per l'assegnazione della ex scuola Martellotta ai ragazzi che in tutto questo anno hanno costruito quel sogno chiamato C.S.O.A CLORO ROSSO.


IL CORTEO PARTIRA' DAL CSOA CLORO ROSSO E TERMINERA' IN PIAZZALE BESTAT.

LE ADESIONI VANNO INVIATE ALL'INDIRIZZO MAIL: manifestazione9maggio@gmail.com


 

 Taranto notte 30 aprile-1 maggio 2009

Sfiorata la tragedia al  Centro sociale 

Cloro rosso

La redazione di Pugliantagonista.it, esprime la sua solidarietà ai compagni del Cloro rosso  e di tutti coloro a Taranto  che, pur vivendo in una situazione di degrado sociale, politico e ambientale, continuano tenacemente ,a costo della loro vita e della loro libertà personale ( vedi la nuova tornata di processi per fatti politici e Sud Ribelle), a combattere contro tutti i poteri mafiosi che hanno reso la città di Taranto quella sorta di Buco nero del Sud Italia, .

Li avevamo visti , i compagni del Cloroosso combattivi ed entusiasti a partecipare alla  grande manifestazione per la sicurezza sui posti di lavoro del 18 aprile ed a loro avevamo dedicato il filmato http://www.youtube.com/watch?v=NRdoK5CVbKs

Il loro proseguire quell'impegno di collegamento tra lotte operaie e istanze sociali del territorio era il motivo dell'iniziativa del 30 maggio dove si è verificato l'episodio delinquenziale in pieno stile camorristico- mafioso,  ma in cui la premeditazione della ricerca del morto a colpi di pistola e coltello ci ricorda troppi agguati fascisti .

La redazione di Pugliantagonista.it è idealmente in queste ore al fianco dei compagni tarantini e fa appello a tutti affinchè cresca la solidarietà intorno all'esperienza del Cloro Rosso che ha rappresentato una risposta alternativa alle esigenze di socializzazione dei giovani nelle aree degradate tarantine.

la redazione di www.pugliantagonista.it

2 maggio 2009

seguono comunicati e descrizioni del fatto

(Si è già svolta nel pomeriggio del 2 aprile a taranto un'iniziativa/presidio con oltre un centinaio di persone presenti e molto presto si sta organizzando una manifestazione di solidarietà. Decine e decine  gli attestati che arrivano da tutte le parti d'italia sui vari blog oltre che commenti e apprezzamenti del lavoro fatto dal Cloro rosso dagli abitanti del quartiere dove essi fanno attività)


Il fatto

dal sito di CloroRosso

http://www.myspace.com/csoaclororosso

Giovedì 30 Aprile, presso il Centro Sociale Autogestito Cloro Rosso, era stato organizzato un evento musicale, il cui provento doveva essere destinato in parte alla cassa di resistenza del Comitato Lavoratori in Lotta, composto da alcuni operai recentemente messi in cassa integrazione dall’Ilva di Taranto.

L’incasso proveniva esclusivamente da un minimo contributo che ogni singolo spettatore doveva versare all’ingresso del Cloro Rosso.

Verso la mezzanotte, alcuni individui si recano al Centro Sociale e cercano di entrarci, con fare minaccioso e sprezzante, senza versare alcunché,. Parte di questo gruppo, addirittura, tenterà di aggirare la struttura, cercando di intrufolarsi all’interno scavalcando da alcune finestre.

Nonostante i vani tentativi di far capire la bontà di tale pagamento, il gruppo si rifiuta di pagare e, uno di loro, minaccia ed aggredisce alcuni ragazzi presenti.

Il servizio d’ordine del Cloro Rosso, tuttavia, riesce a respingere prontamente il teppista, mettendolo alla porta.

Dopo pochi minuti, quando la situazione sembrava ritornare alla normalità, un individuo coperto da passamontagna e armato di pistola entra nel Cloro Rosso sparando diversi colpi di arma da fuoco.

Alcuni colpi andranno a vuoto, tre invece colpiranno in pieno un ragazzo, più un quarto proiettile che si conficcherà, quasi per miracolo, nel suo telefonino cellulare.

C’è un fuggi fuggi generale, si assiste a ragazzi e studenti terrorizzati che si nascondono nelle aiuole o che scappano all’interno per ripararsi dalle pallottole.

Un compagno del servizio d’ordine, appena il teppista avrà svuotato il caricatore della sua arma, riesce ad immobilizzare il criminale, ma viene successivamente aggredito da un secondo individuo, riportando anche una ferita da coltello.

Il trambusto richiama altri presenti sulla scena del crimine e i due vigliacchi aggressori, vistosi in inferiorità numerica, si dileguano nella notte.

 

L’attacco subito da noi compagni del CSOA Cloro Rosso riteniamo che non riguardi solo la nostra struttura.

Giovedì 30 Aprile, a Taranto, è stata attaccata la democrazia e le basilari regole del vivere civile.

In questa città, oltre a rischiare la vita per l’inquinamento e per il lavoro, ci si può rimettere la pelle anche nell’organizzare un concerto di solidarietà.

Un chiaro segnale del degrado sociale e del culto “camorristico” che imperversa nei nostri quartieri e che sempre più spesso fa presa nelle nuove generazioni.

Ma altrettanto chiara sarà la nostra risposta a queste vili intimidazioni.

La nostra voglia di continuare a lottare per migliorare questa città, attraverso un percorso culturale ed aggregativo che ormai dura da un anno, non viene scalfita minimamente da questo seppur terribile episodio.

Il CSOA Cloro Rosso continuerà ad esistere fino a quando ci saranno persone che continueranno a credere in questo progetto.

Le nostre idee e la nostra volontà sono più forti di qualsiasi pallottola.

http://www.myspace.com/csoaclororosso


 Il Comitato di Quartiere CittàVecchia di Taranto e il Presidio
Permanente No Discariche esprimono piena solidarietà; al Centro
Sociale Cloro Rosso, per l'agguato subito nella notte tra il 30 aprile e il
primo maggio 2009.


Come si evince dal comunicato stampa diramato dal centro sociale, si
è trattato di uno screzio dovuto a futili motivi sfociato in un
aggressione commessa con armi bianche e da fuoco.


Il ferito più grave è un giovane tarantino diciottenne
appartenente al centro sociale che da oramai un anno risiede nell'ex scuola
Martellotta nel quartiere Salinella.


E' significativo e preoccupante come la follia si possa abbattere
indistintamente su chiunque, colpendo chi tenta con la politica
dell'aggregazione di portare contributi di emancipazione, in un contesto
volutamente reso arido come quello jonico   è allarmante
il ritorno indiscriminato all'utilizzo di armi da fuoco e la facilità;
con cui queste possono essere reperite.


Il grave episodio è sintomatico di quale sia la deriva sociale e
culturale che la città di Taranto inesorabilmente vive.


Il gesto rende ancora più evidente l'inutilità delle campagne
sulla sicurezza  basate sul controllo e  la repressione. L'innalzamento del
livello di vivibilità del territorio non può essere
esclusivamente fondato su elementi percettivi di carattere mediatico;
diversamente  deve necessariamente passare dalle attività di
aggregazione , in modo da poter volgere verso un reale spirito di
comunità condivisione delle problematiche e di solidarietà.


Chiunque svolga tali attività sul territorio jonico deve sentirsi
ulteriormente spronato a perseguire su questa strada sino a che episodi
analoghi cessino di ripetersi.


Offriamo il più ampio sostegno al Centro Sociale Cloro Rosso
affinchè possa al più presto riprendere le attività
intraprese, necessarie ora come non mai, a migliorare realmente le
condizioni di agibilità del territorio tarantino.

COMITATO DI QUARTIERE CITTA' VECCHIA-PRESIDIO PERMANENTE NO DISCARICHE
GROTTAGLIE


IL COMUNICATO DI SINISTRA CRITICA
Tanto tuonò che piovve

La notte scorsa è stato messo in atto un grave attentato(si dice non di stampo politico), contro il Centro sociale "Cloro rosso". Un tizio è entrato nel Centro armato di pistola ed ha esploso numerosi colpi che hanno centrato un compagno alle gambe e a un gluteo.
E' da diverso tempo che a Taranto si susseguono atti intimidatori, il più grave è stato messo a segno la notte scorsa contro i compagni del Cloro rosso.
Si può dubitare su "chi" sia l' autore e per conto di "chi". Una cosa è certa: nonostante i numerosi atti intimidatori fatti contro Sinistra Critica, PRC, PdCI, ecc., mai nessuno è stato individuato dalle forze dell'ordine e questa volta si è sfiorata la tragedia.
Sinistra Critica, nell'esprimere piena solidarietà alle compagne e ai compagni del Cloro rosso, metteranno in atto tutte le iniziative necessarie con le altre organizzazioni della sinistra per informare l' opinione pubblica del clima che una certa stampa, dando fiato a personaggi squallidi, che hanno spronato la polizia ha sgomberare i locali che i compagni hanno reso fruibile e, hanno finalmente ottenuto( saranno contenti) il bel risultato di fare in modo che un giovane compagno venisse freddato all' interno del Centro sociale.
MOBILITIAMOCI PRIMA CHE ACCADANO ALTRI EPISODI PIU' GRAVI...!


Comunicato di RIFONDAZIONE COMUNISTA di TARANTO

Il Partito della Rifondazione Comunista esprime la sua piena e convinta solidarietà ai compagni del Centro Sociale Cloro Rosso di Taranto vittime di un vile attentato di chiaro stampo mafioso.

Nella nottata appena trascorsa energumeni incappucciati hanno sparato all’interno del centro sociale ben sette colpi di pistola, tre dei colpi sono andati a segno ferendo un giovane compagno agli arti inferiori, per una pura casualità è stata sfiorata la strage.

La malavita del posto ha ottenuto il suo scopo, far chiudere il centro sociale (sottoposto a sequestro giudiziario) che nella sua attività di recupero sociale e culturale del quartiere è diventato chiaramente un ostacolo alle attività illecite.

Ora bisogna dire basta. Da mesi è in atto un pressing a tenaglia contro le attività del centro sociale da parte di forze politiche di destra ma anche di settori moderati e “benpensanti”, frange di istituzioni e della stragrande maggioranza della stampa “borghese” che oggi spero abbiano la decenza di provare un minimo di vergogna per l’opera di diffamazione costante nei confronti delle attività del centro.

Ora siamo alla quadratura del cerchio: la diffamazione continua e costante si è saldata con la malavita ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Diciamo la verità il centro sociale dà fastidio perché è in grado di mobilitare migliaia di giovani a salvaguardia della salubrità dell’ambiente, nelle lotte a difesa del lavoro o contro il carovita, nella narrazione e costruzione di un pensiero libero ed alternativo per questo va soppresso con le buone (facendolo chiudere aggrappandosi a cavilli giuridici) o con le cattive (attraverso attentati in stile mafioso).

Rifondazione Comunista auspica una rapida ripresa delle attività del centro sociale ed invita tutte le forze politiche/sociali democratiche e popolari e le istituzioni ad una mobilitazione generale a difesa della democrazia, della legalità e del Cloro Rosso che in questi mesi si è dimostrato autentico baluardo di questi valori.

FRANCO GENTILE segretario prov. Prc