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92° ANNIVERSARIO DELLA RIVOLUZIONE 

7 NOVEMBRE 2009 ORE 20:30 COOPERATIVA OWEN SAN GIORGIO JONICO(TA)CONTRADA PASONE N.1
Proponiamo una " cena bolscevica " per festeggiare l' anniversario
della rivoluzione d' ottobre Niente paura , sarà una cosa molto
informale, una scusa per stare tra compagni
 mangiando qualcosa di
buono ed degustando del buon vino.

Menù di 10 euro a persona che comprende primo,secondo,dolce,vino,frutta

IMPORTANTE !!! PRENOTATEVI ENTRO VENERDì 6 ( così sappiamo per quanti cucinare) telefonando al numero 348567470 o al 3495012612


http://cooperativaowen.altervista.org
http://www.myspace.com/cooperativaowen


 

VENERDI 7 NOVEMBRE ALLE ORE 21 

Coop. ROBERT OWEN S. Giorgio Jonico(TA)


Proponiamo una " cena bolscevica " per festeggiare

 l' anniversario
della rivoluzione d' ottobre
 Niente paura , sarà una cosa molto
formale, una scusa per stare tra compagni mangiando qualcosa di
buono ed degustando del buon vino.

Menù di 10 euro a persona che comprende primo,secondo,dolce,vino,frutta


SONO GRADITE PRENOTAZIONI ( così sappiamo per quanti cucinare) telefonando al numero 348567470 o al 3495012612

http://cooperativaowen.altervista.org
http://www.myspace.com/cooperativaowen

 


Foto alla Cooperativa

 

 





RINGRAZIAMO IL 

CIRCOLO DI INIZIATIVA PROLETARIA

                  

                   GIANCARLO  LANDONIO

 

        VIA STOPPANI,15 -21052 BUSTO ARSIZIO –VA-   

       Quart. Sant’Anna dietro la piazza principale)

                                 – a poca strada dall'uscita autostrada A8 Laghi – 

                e-mail: circ.pro.g.landonio@tiscali.it

 

-----------------------

Il più grande avvenimento del 20°secolo rimane la rivoluzione d’ottobre del 1917

Essa aprì l’era del comunismo. Se questo ancora non si è impiantato in nessuna parte del mondo resta ugualmente l’unica prospettiva di salvezza dell’umanità dalle catastrofi senza fine del capitalismo.

 

Il 25 ottobre (7 novembre per il nostro calendario) ricorre l’anniversario della rivoluzione d’ottobre che, esplosa nel 1917 in Russia, infiammò il mondo intero; e dette a tutti i lavoratori la certezza del loro AVVENTO AL POTERE. Sono passati 91 anni e in nessun paese del mondo i lavoratori sono al potere. Questo non prova che il COMUNISMO sia impossibile o che sia un’utopia. E’ l’esito della drammatica lotta tra le classi di questo secolo e del secolo scorso.

     A ben guardare è il capitalismo che da tempo è un SISTEMA IN PUTREFAZIONE e che attraversa la crisi generale più grave della sua esistenza. Quindi l’avvenire appartiene al COMUNISMO.

      Tanti avvenimenti hanno segnato il secolo scorso e i primi anni del 2000, ma la RIVOLUZIONE D’OTTOBRE  resta insuperabile. E’una rivoluzione  che non muore mai, come le grandi Rivoluzioni  della storia. Pertanto: I dieci giorni che sconvolsero il mondo non sono un ricordo del passato ma un esempio vivente per il futuro.

----------------------------Busto A.- Milano, 7 novembre 2008
Lenin arringa il popolo

                                            La rivoluzione d’Ottobre 1917 in Russia.

 

Il secondo esempio, ma più vasto e grandioso, di Stato rivoluzionario è costituito dalla Rivoluzione Bolscevica d’ottobre. Il Partito Comunista Russo, guidato da Lenin, il 25 ottobre 1917 in pieno collasso militare della Russia zarista e liberale, dà l’assalto al palazzo del governo. Caccia i liberali e i fautori dello zar. E proclama il potere dei SOVIET: dei consigli degli operai, dei soldati e dei contadini. Inizia così la più grande esperienza storica del proletariato al potere.

I primi due provvedimenti presi dal partito Bolscevico (si chiamava così il partito russo) al potere: sono:il ritiro dal fronte di guerra, con il proclama della pace senza annessioni; e la concessione della terra ai contadini. Seguono settimane alacri di riorganizzazione della vita economica e sociale, della famiglia, esercito, giustizia, ecc. Vengono emanate tutta una serie di provvedimenti a tutela della donna e dell’infanzia. La scuola viene radicalmente riorganizzata.

Lenin diceva che il grande merito del proletariato russo era quello di avere, con la rivoluzione, spezzato l’anello debole del sistema imperialistico mondiale e che la Russia arretrata aveva bisogno, per poter realizzare il contenuto del programma comunista, della solidarietà e dell’appoggio del proletariato avanzato dei paesi europei (Germania, Francia, Italia, ecc.). Perciò la prospettiva dei rivoluzionari russi era quella di stimolare la rivoluzione europea, perché solo la cooperazione del proletariato europeo con quello russo avrebbe potuto garantire lo sviluppo della Russia Sovietica.  

                 

-----------------------Edizione a cura di
RIVOLUZIONE COMUNISTA
SEDE CENTRALE: P.za Morselli 3 - 20154 Milano
e-mail: rivoluzionec@libero.it
http://digilander.libero.it/rivoluzionecom/

 

 

 

ESTRATTO DELLA LETTERA DI MARX A WEYDEMEYER DEL 5 MARZO 1852.

 

“PER QUELLO CHE MI RIGUARDA, A ME NON APPARTIENE NE’ IL MERITO DI AVER SCOPERTO L’ESISTENZA DELLE CLASSI  NELLA SOCIETA’ MODERNA NE’ QUELLO DI AVER SCOPERTO LA LOTTA TRA DI ESSE.

GIA’ MOLTO TEMPO PRIMA DI ME GLI STORICI BORGHESI AVEVANO ESPOSTO LA EVOLUZIONE STORICA DI QUESTA LOTTA DELLE CLASSI,  E  DEGLI ECONOMISTI BORGHESI AVEVANO ESPOSTO L’ANATOMIA ECONOMICA  DELLE CLASSI.

QUEL CHE IO HO FATTO DI NUOVO E’ STATO DI DIMOSTRARE:

1. CHE L’ESISTENZA DELLE CLASSI E’ SOLTANTO LEGATA A DETERMINATE FASI DI SVILUPPO STORICO DELLA PRODUZIONE;

2. CHE LA LOTTA DI CLASSE NECESSARIAMENTE CONDUCE ALLA DITTATURA DEL PROLETARIATO;

3. CHE QUESTA DITTATURA STESSA COSTITUISCE SOLTANTO IL PASSAGGIO ALLA SOPPRESSIONE DI TUTTE LE CLASSI E A UNA SOCIETA’ SENZA CLASSI…”

                                                      

                                                            **************

 

DALLA LETTERA DI LENIN AGLI OPERAI D’EUROPA E D’AMERICA. (Prava, 24 gennaio 1919)

 

“…IL “ POTERE  SOVIETICO” E’ IL SECONDO PASSO  D’IMPORTANZA STORICA MONDIALE, LA SECONDA TAPPA DELLO SVILUPPO DELLA DITTATURA DEL PROLETARIATO.

IL PRIMO PASSO ERA STATO LA COMUNE DI PARIGI. L’ANALISI GENIALE DEL CONTENUTO E DELL’IMPORTANZA DI QUESTA COMUNE FATTA DA MARX NELLA SUA “GUERRA CIVILE IN FRANCIA”  HA MOSTRATO CHE LA COMUNE  HA CREATO UN NUOVO TIPO DI STATO, LO STATO PROLETARIO.

OGNI  STATO, COMPRESA ANCHE LA REPUBBLICA PIU’ DEMOCRATICA, NON E’ ALTRO CHE UNA MACCHINA PER SCHIACCIARE UNA CLASSE AD OPERA DI UN’ ALTRA.

LO STATO PROLETARIO E’ LA MACCHINA PER SCHIACCIARE LA BORGHESIA AD OPERA DEL PROLETARIATO, E TALE SCHIACCIAMENTO E’ NECESSARIO, DATA L’OPPOSIZIONE FURIBONDA, DISPERATA, CHE NON SI ARRESTA DAVANTI A NULLA CHE VIENE OPPOSTA DAI PROPRIETARI FONDIARI E DAI CAPITALISTI, DA TUTTA LA BORGHESIA E DA TUTTI I SUOI SOSTENITORI, DA TUTTI GLI SFRUTTATORI, NON APPENA IL LORO CROLLO INCOMINCIA, NON APPENA INCOMINCIA L’ESPROPRIAZIONE DEGLI ESPROPRIATORI….”

 

Tratto da LOTTE OPERAIE (bollettino sindacale dei Comunisti Internazionalisti – RIVOLUZIONE COMUNISTA) – anno 1° nr. 7  novembre 1968 –  P.za Morselli,3 – 20154 Milano-  In prima pagina per il 51° anniversario  della RIVOLUZIONE d’ OTTOBRE.             

 

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Dal Blog: http://capireperagire.blog.tiscali.it/

Per il 91° della Rivoluzione d'Ottobre (7/11/1917 - 7/11/2008)

[la rivoluzione inizia il 25 ottobre calendario giuliano: 7 novembre del  nostro calendario gregoriano n.d.r.]

 

postato da s.b. 7 novembre 2008  [replay del 31/10/2007 19:23]

 

 

L'"ottobre" russo (novembre, per il nostro calendario) del 1917 rappresenta l'apice delle lotte di classe che hanno caratterizzato finora la storia dell'umanità, da quando essa è uscita dallo stato di barbarie.

L'"ottobre" 1917 è, inoltre, il momento culminante di un complesso processo rivoluzionario che in Russia era iniziato nel 1905 (prima insurrezione popolare e nascita dei Soviet operai e contadini) e che era proseguito con la cacciata dello zar e la formazione di un governo provvisorio del marzo (febbraio in Russia) del 1917.

Il governo provvisorio, presieduto da Kerensky, proseguì la disastrosa avventura bellica avviata dallo zar e, all'interno, tentò di mettere a tacere i Soviet, nel frattempo estesisi a tutto il paese includendo anche i soldati, che premevano per la cessazione della guerra. Guerra che, protraendosi oltre misura, stava massacrando in battaglia centinaia di migliaia di soldati e affamando la popolazione civile. In nome della "democrazia" (borghese), si sanciva la sacralità della proprietà privata e dello sfruttamento operaio.

Scioperi e manifestazioni operaie, occupazioni e rivolte contadine, tumulti e diserzioni in massa dei soldati, avevano creato una situazione pre-insurrezionale che i bolscevichi non fecero altro che innescare, attaccando il palazzo d'inverno a Pietrogrado e i centri di potere a Mosca.

La rivoluzione d'ottobre, spazzata via la democrazia dei ricchi,  fu "comunista" nelle aspirazioni di milioni di proletari russi e nel programma dei bolscevichi, ma di fatto - e a costo di enormi sacrifici - socialista, con obiettivi immediati democratico-borghesi (pace, pane, terra). Non appena al potere, il governo dei Soviet emanò misure avanzate in tutti i settori della vita economico e sociale (obbligo di lavoro per tutti; salario minimo inderogabile; giornata lavorativa di 8 ore; controllo operaio delle fabbriche; nazionalizzazione delle grandi industrie e delle banche, e confisca dei depositi privati; espropriazione senza indennizzo dei latifondi e distribuzione delle terre ai contadini; monopolio statale del commercio con l'estero; disconoscimento del debito pubblico contratto dallo zarismo e dal governo Kerensky; separazione della chiesa dallo stato e confisca delle proprietà ecclesiastiche; istruzione gratuita in tutto e per tutti; divorzio e aborto liberi e gratuiti; revocabilità dei funzionari pubblici e loro stipendio uguale al salario operaio medio; ecc.).

Tuttavia l'arretratezza del paese, uscito da poco dal feudalesimo; l'accerchiamento imperialistico, che finanziò di continuo e da ogni dove la contro-rivoluzione; lo sfinimento interno, dovuto ai disumani sacrifici sopportati per la guerra imperialista, la fame, la guerra civile; permisero lo sviluppo - all'interno del paese e del partito comunista - di una nuova borghesia annidatasi nelle istituzioni sovietiche e di uno strato dirigente opportunista che, prima sotto sotto, poi apertamente diedero l'assalto ai posti di comando nel partito e nello Stato. Dopo la morte di Lenin (gennaio 1924), la strada dello stalinismo e della contro-rivoluzione fu tutta in discesa, e travolse nel suo cammino ogni resistenza.

Già col 1926, cioè con l'avvento nel programma di partito, della dottrina del "socialismo in un solo paese", la Russia si stava incamminando verso una nuova forma asiatica di "capitalismo di Stato", che di "sovietico", di "socialismo", di "marxismo-leninismo", di "comunismo", mantenne solo le parole e le vestigia esteriori, infangandoli in modo forse irreparabile. Il risultato finale fu lo sterminio di circa 30.000 quadri bolscevichi della prima ora; di milioni di contadini coi piani di industrializzazione forzata; e di più di 20milioni di operai e contadini in divisa con la partecipazione della nuova Russia imperialista alla II guerra mondiale.

Il comunismo è un modo di produzione mondiale. O non è. Non c'è mai stato (non poteva esserci) sulla faccia della terra un "paese comunista"; e neppure un "paese socialista", nel vero senso della parola, cioè non mercantile, quindi senza lavoro salariato, senza denaro, senza padroni e operai, ecc. La Russia (1917-1924), sulla scia della Comune di Parigi del 1870, ha costituito un tentativo, grandioso, colossale, ricchissimo di insegnamenti, di instaurare la dittatura del proletariato in un paese arretrato, in attesa che la rivoluzione proletaria si estendesse ad altri paesi più avanzati (Germania, Inghilterra, Francia, Italia), per poter avviare una vera e propria trasformazione socialista della propria economia. Questa saldatura storica non è avvenuta. Il glorioso proletariato russo non ce l'ha fatta. Dopo aver lottato strenuamente per un ventennio (1905-1924) sfiorando vette mai raggiunte finora nella storia della "civiltà", è stato sconfitto. Ora, nel 90° della rivoluzione d'ottobre, viene vituperato e insultato in tutti i modi dalla canea borghese e piccolo-borghese.

Gloria e onore comunista al proletariato rivoluzionario russo!

Gli operai russi, indiani, cinesi; assieme alla classe operaia occidentale e a quella latino-americana; al proletariato mediorientale; hanno un arma segreta, micidiale, cui far ricorso nella loro lotta attuale contro le proprie borghesie e l'imperialismo: la storia della rivoluzione russa. Essa va studiata di continuo; approfondita; divulgata con ogni mezzo; in vista di essere superata nei fatti dalla prossima rivoluzione proletaria; si spera quanto prima, e - questa volta - vittoriosa e definitiva.
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1919 John Reed

I dieci giorni che sconvolsero il mondo

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Link:
- Le grandi questioni storiche della Rivoluzione russa
- Lenin (1870-1924)
- Cronistoria del Posd russo (1898-1917)
- Il partito comunista bolscevico (1917-1926)
- Struttura economica e sociale della Russia d'oggi
- Dialogato con Stalin
- Dialogato coi morti
- 1917.org
- Wikipedia

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