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BASTA PRECARIATO !

    LAVORO, DIRITTI, DIGNITA’SCIOPERO DELLA SCUOLA
IL 15 OTTOBRE
CONTRO LA SCUOLA-MISERIA
MANIFESTAZIONE A BARI e contemporaneo spontaneo sciopero studenti a Sannicandro

vedi foto e comunicato a seguire  dopo articolo suBari 



Si è tenuto stamattina a Bari il sit-in sotto l’
USR (Ufficio
Scolastico Regionale) in concomitanza con lo sciopero
nazionale
della
Scuola indetto dai Cobas Scuola.

Mai come negli ultimi
anni era stato portato avanti un affondo così
pesante alla scuola,
mascherato da riforma: tagli degli organici
(140.000 posti in meno in
tre anni), delle spese di funzionamento e
per
le supplenze brevi, del
monte-ore di lezione. Mai così elevato il
numero minimo di alunni/e per
classe, con grave danno per l’
attività
didattica.
Mai così basso il
numero di Ausiliari, Tecnici e Amministrativi
(ATA)
con gravi disagi
per il funzionamento degli istituti.

Per esporre queste e altre
problematiche un’ampia delegazione di
studenti, ATA e docenti ha
incontrato la Dirigenza dell’Ufficio
Scolastico Regionale, consegnando
un documento in cui i Cobas
scuola
denunciano il crescente stato di
degrado della scuola pubblica.
Diffuse, ormai, è la consuetudine a
utilizzare forme non lecite di
gestione dell’istituzione: ad esempio,
data la scarsità di fondi per
le
supplenze, le classi vengono smembrate
oppure accorpate in aula
magna
con un unico docente. In alcune scuole
vengono richiesti
‘contributi
volontari’ per far fronte alla carenza di
risorse, in altre si
chiede
ai lavoratori ex-LSU di svolgere compiti
non previsti dal proprio
contratto di lavoro, al personale ATA di
prestare ore di
straordinario
senza fondi sufficienti.

Le risposte
dell’USR sono state improntate a un continuo richiamo
alla situazione
di crisi e alle norme che vincolano le istituzioni
sia
sulle spese che
sulle assunzioni.

Di contro, si può obiettare che molte norme in
questa situazione
vengono violate, a cominciare da quella sulla
sicurezza e sull’
edilizia
scolastica, in quanto moltissime classi non
dispongono di spazi
rispondenti ai requisiti di legge.
Del resto, che
quest’anno scolastico non sia a norma in tutti gli
Istituti Tecnici e
Professionali italiani ce lo ha confermato la
sentenza del TAR e del
Consiglio di Stato, per cui la riduzione
delle
ore previste dalla
riforma non può essere applicata alle seconde,
terze
e quarte classi.


E intanto l’anno scolastico, secondo la decisione del MIUR, andrà

avanti così come è iniziato, essendo già stati definiti gli
organici.


Per COBAS SCUOLA PUGLIA – Gaetano Magarelli - Tel. 339-6154199

STUDENTI DI SANNICANDRO  IN LOTTA 



SCIOPERO STUDENTI DI SANNICANDRO IN OCCASIONE SCIOPERO DEI COBAS DELLA SCUOLA

Gli studenti di entrambi gli istituti hanno organizzato una manifestazione con relativo corteo che, grazie all’ausilio delle forze dell’ordine, ha potuto percorrere le strade principali del nostro paese (via Marconi, Corso Umberto I, via Gramsci) e raggiungere piazza Domenico Fioritto prima, Piazza IV Novembre poi.
Dopo essersi riuniti in piazza Domenico Fioritto, gli organizzatori hanno illustrato agli studenti manifestanti i motivi della protesta. Tra questi l’aumento del numero massimo di alunni per ogni classe, l’estinzione del latino alle scuole superiori, l’introduzione dell’orario da 60 minuti, la riduzione del numero di ore di lezione negli istituti tecnici e professionali, il taglio dei posti di lavoro di docenti e personale ATA, la chiusura di scuole e l’accorpamento delle classi in seguito da tagli indiscriminati operati dalla riforma del ministro Tremonti, il dimezzamento dei fondi destinati ai corsi di recupero, il numero chiuso nella maggior parte delle facoltà universitarie, l’abbassamento dell’età di frequenza obbligatoria.
In piazza IV Novembre, un rappresentante dei COBAS avrebbe dovuto parlare agli studenti tuttavia, a causa di un incidente, non è potuto essere presente. Quindi è stato letto il comunicato stampa diramato dai sindacati di base. Massiccia è stata la partecipazione degli studenti, che hanno partecipato portando con sé striscioni e bandiere (non di partito).
Con questa manifestazione abbiamo finalmente dimostrato che anche noi giovani siamo capaci di organizzare qualcosa di buono nel nostro paese e che il nostro “fare sciopero” non è solamente un modo per saltare un giorno di scuola, come sostengono i nostri presidi e parte dei docenti. Diciamo “parte” perché non sono mancati alcuni di loro che hanno fortemente sostenuto la nostra iniziativa, spingendoci ad organizzarci e manifestare.
Dopo la giornata di oggi siamo convinti di poter fare molto per migliorare le infelici condizioni in cui versa la nostra scuola. Questo è stato solo l’inizio. Anche a Sannicandro l’onda non si arresta!
Gli organizzatori
Francesco Paolo Russo, Simona De Rogatis, Tommaso Rispoli, Costantino Coco, Alessandro Placentino
»

 

Il video sui precari di Brindisi realizzato da Pugliantagonista.it

IL REPORT DI AGGIORNAMENTO DELLA REDAZIONE DI PUGLIANTAGONISTA

LE PRIME FOTO DELLA MANIFESTAZIONE SVOLTASI DINANZI ALL'ITIS G GIORGI A BRINDISI che domani 9 settembre sara'  replicata.

Domani   8 e 9  SET a Brindisi i  lavoratori precari della scuola replicano la protesta .

Domani mattina dinanzi  all’ITIS G Giorgi in occasione della  nomine delle supplenze per i docenti precari , il Comitato dei precari di Brindisi preannuncia un’altra protesta in linea con quanto fatto la settimana scorsa dinanzi al Majorana , quando un centinaio di precari ATA manifestarono rumorosamente   giungendo anche ad incatenarsi ai cancelli.

Il proposito è quello di giungere ad allargare il fronte di solidarietà e lotta tra tutto il personale precario della scuola , collegarsi alle iniziative di analoghi comitati presenti in altre province pugliesi e sensibilizzare le famiglie degli alunni sulle ricadute negative sulle attività e i servizi resi a causa dei tagli della Gelmini e Tremonti alla scuola pubblica.

Questa sera i precari riunitisi nella sede dei COBAS della scuola,  hanno preparato striscioni e cartelli che domani impugneranno per rendere più visibile la loro protesta che affermano durerà a lungo.

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Redazione di Pugliantagonista.it

Brindisi 7 settembre 2010

IL VOLANTINO DEI PRECARI

 

                                                       BASTA PRECARIATO !

                                                 LAVORO, DIRITTI, DIGNITA’

 

Quello della scuola è il più grande licenziamento di massa mai visto in Italia: 132.000 posti in meno in tre anni. Nella regione Puglia solo quest’anno 4.000 posti di lavoro in meno; nella provincia di Brindisi 450 lavoratori da Agosto sono senza lavoro.

Le conseguenze sono drammaticamente evidenti, a intere famiglie manca la prospettiva di vita per il prossimo futuro.

A pagare le conseguenze dei tagli sono: famiglie, studenti, docenti e personale tecnico e ausiliario della scuola.

Oltre ai tagli dei posti di lavoro, dei finanziamenti alla scuola, la riforma Gelmini prevede anche il blocco degli aumenti triennali per il personale della scuola togliendo quindi l’unico adeguamento salariale.

Contro tutto questo invitiamo tutti i colleghi a evidenziare e denunciare le situazioni di illegalità:

 

Ø      numero eccessivo di alunni nelle classi

Ø      carenze nella situazione igienica

Ø      non osservanza delle norme di sicurezza

Ø      non corretta osservanza dell’obbligo di sorveglianza

Ø      smembrare le classi e smistare gli alunni in altre o dislocare il docente di sostegno in caso di assenze del personale docente

Ø      mancato pagamento delle attività aggiuntive

Ø      mancato pagamento degli stipendi ai supplenti

Ø      l’utilizzazione delle ore di insegnamento eccedenti l’orario frontale ( ex-compresenze) delle maestre

Ø      prevedere entrate posticipate o uscite anticipate degli alunni

Ø      affidare la sorveglianza ai collaboratori scolastici ( tranne che per brevi periodi)

Ø      non concessione dei permessi.

 

La Gelmini vuole mandare a casa i precari. I precari manderanno a casa lei e il suo governo. E’ ora di dire basta ai tagli agli organici e alle risorse della scuola. E’ ora di intraprendere un serio percorso di mobilitazione e di lotta bloccando:

 

Ø      i progetti e le attività aggiuntive ( con distribuzione egualitaria del fondo di istituto )

Ø      le cattedre oltre le 18 ore

Ø      le attività di coordinamento

Ø      i viaggi di istruzione e le visite guidate

Ø      le ore a disposizione per le supplenze dei colleghi assenti

 

Facciamo appello ai precari , ai docenti e a tutto il personale della scuola, alle famiglie, agli studenti affinché fermino la volontà della Gelmini e del suo regista di costruire la scuola della miseria e della ignoranza.

 

  L’istruzione è il futuro della nazione 

 

 

 

                                          Comitato Precari Brindisi

 

cip. via strabone 38 - brindisi


 

 

BRINDISI 31 AGOSTO 2010 PRECARI ATA DELLA SCUOLA SI INCATENANO PER PROTESTA CONTRO I TAGLI DEL PERSONALE E DEI FONDI ALLA SCUOLA PUBBLICA

 

IL VIDEO DI PUGLIANTAGONISTA.IT

L'articolo di Pugliantagonista.it

PRECARI DELLA SCUOLA INCATENATI PER PROTESTA

 

Erano giorni tra gli ambienti scolastici  brindisini che serpeggiavano  malumore e preoccupazioni per i tagli decisi dal ministro Gelmini alle risorse destinate dalla scuola pubblica per i rinnovi dei contratti dei lavoratori precari ,sia  insegnanti che lavoratori ATA.

Questa mattina la protesta è esplosa in maniera clamorosa ed in forma organizzata da parte proprio dei cosiddetti lavoratori ausiliari, gli ATA  della provincia di  Brindisi di fronte all’ingresso dell’Istituto tecnico “Majorana”, dove si sarebbe dovuto tenere la convocazione da parte del provveditorato agli studi degli ATA ammessi alle classifiche di quest’anno.

Liste impoverite di qualche centinaio di uomini e donne, tagliati fuori senza nessuna prospettiva di futuro esclusi con la sforbiciata decisa dal governo a ministeri e servizi pubblici con la manovra correttiva di quest’anno.

 

“- Una sforbiciata che nel settore della scuola  ha significato per la Puglia circa 4000 posti in meno , di cui oltre 600 tra insegnanti e ATA e altro personale per la provincia di Brindisi, “- come spiega Carlo Moccia responsabile provinciale dei COBAS della scuola , sindacato che questa mattina era presente con le sue bandiere e i suoi aderenti a sostenere la protesta di padri e madri di famiglia “- lasciati senza lavoro e senza futuro con un’operazione meramente da contabili.”-

 

“Carmela” una delle “incatenate urla la sua rabbia per la situazione di disagio economico ma anche per l’avvilimento di sentirsi trattare come uno straccio vecchio da gettare nella spazzatura:-“ Dieci anni fa sono tornata dalla Svizzera un luogo dove gli emigranti sono trattati come esseri umani  e ci si preoccupa a trovare loro un sostegno al reddito quando c’è una situazione di crisi. Qui in Italia invece i propri cittadini sono trattati come merce di scambio.

Noi precari della scuola siamo stati usati così, tagli alla scuola pubblica per finanziare le scuole private, quelle dei ricchi, quelle dove vanno i figli degli industriali  e commercianti del Nord, .

Questo è l’ennesimo attacco ai più deboli ed in particolare a noi meridionali. Un governo che parla di sicurezza e poi non se ne frega niente della sicurezza dei bambini nelle scuole con meno bidelli e persoale a sorvegliare e mantenere in ordine le aule! Io con un famiglia a carico  e con dieci anni di lavoro se pur saltuario ora sono stata gettata viae dichiarata inutile!”-

C’è Luigi , ormai deluso della sua esperienza lavorativa scolastica racconta come il prossimo anno andrà in pensione per raggiunti limiti di età.

“- In pensione dopo una vita da precario nella scuola. Il mio posso dirlo nojn è stata una condizione lavorativa  è stato un mestiere, quello del precario!”-

“-Ma la protesta non si ferma qui !”-, gridano in parecchi tra l’esasperazione e la disperazione  e annunciano nuove eclatanti proteste.

 la redazione di Pugliantagonista.it

Brindisi 31 agosto 2010

LE ALTRE FOTO

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Comunicato stampa

 

 

 

Questa mattina un gruppo di precari perdenti posto ha bloccato l'assegnazione delle supplenze annuali del personale A.T.A. della scuola.

Lo scopo della protesta è contestare contro i tagli di 40.000 posti di lavoro, solo quest'anno, e nella nostra regione di 4.000 posti e nella provincia di Brindisi di 450 posti.

Oltre la perdita di posti di lavoro, e quindi di servizi per gli utenti, i tagli della scuola pubblica riguardano anche i finanziamenti veri e propri e perciò le famiglie sono costrette ad acquistare la carta igienica e l'inchiostro per le fotocopiatrici e i dirigenti mandano a casa intere classi perchè non ci hanno i fondi per pagare le supplenze. Tutto questo mentre aumentano i finanziamenti alla scuola privata.

L'istruzione pubblica viene usata come un bancomat per lo stato mentre l'istruzione pubblica rappresenta il futuro della nazione.

 

                                                                                   Comitato Precari Brindisi

 

  Brindisi 31 Agosto 2010        

 

 

 

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