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2 APRILE 2011 MANIFESTAZIONE PER LA PACE A MANDURIA

 27 febbraio 2013 condannati i compagni Ernesto e Margherita di Proletari Comunisti/Slai cobas sindacato di classe

per la fuga di migranti 

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  Condannati Margherita ed Ernesto per la rivolta di Manduria
dal blog proletari comunisti - 27 febbraio -
CONDANNE PER LA RIVOLTA DEGLI IMMIGRATI DI MANDURIA

MANDURIATENDOPOLI FUGA MIGRANTI 2 APRILE 2011 video 1: I TUNISINI FUGGONO In MASSA E PARTECIPANO ALLA MANIFESTAZIONE AL GRIDO DI LIBERTE' ( il video di Pugliantagonista.it)

SENTENZA VERGOGNOSA ESPRIMIAMO LA NOSTRA SOLIDARIETA' AI COMPAGNI COLPITI DALLA REPRESSIONE.


Mentre il Viminale domani, 28 febbraio, vuole cacciare 13mila immigrati,
famiglie, arriva per i due coordinatori dello Slai cobas per il sindacato di
classe, dirigenti di Proletari comunisti, Margherita Calderazzi e Ernesto
Palatrasio, una condanna a 15 gg di carcere, perchè ritenuti responsabili
della grande rivolta dei tunisini nel campo di Manduria in provincia di
Taranto del 2 aprile 2011.

A parte la vigliaccata di questa condanna, che non accettiamo e vogliamo il
processo per fare noi un processo ad un governo e Stato razzisti, noi siamo
onorati di aver contribuito a quella rivolta, in cui migliaia e migliaia di
immigrati abbatterono le recinzioni, spalancarono i cancelli che li tenevano
prigionieri (come dei criminali) e al grido di "libertè libertè" uscirono in
massa unendosi a noi e agli altri antirazzisti, compagni.

Rivendichiamo la giustezza della nostra azione: prima nella piazza di
Manduria dove abbiamo fatto appello alle persone, giovani, donne ad
abbandonare il comizio elettorale di Vendola e ad andare al campo degli
immigrati - e tantissimi seguirono il nostro appello svuotando per più della
metà la piazza, con grande disappunto di Vendola e dei suoi amici; poi nel
far andare via a gambe levate un manipolo di manduriani fascisti che
stazionava davanti al campo da giorni e dava la caccia agli immigrati che
riuscivano a fuggire dal campo, con la complicità e l'accordo della polizia;
poi nell'opporci con forza e nell'aver fatto fallire il blocco della polizia
al campo che voleva impedire con la forza di farci avvicinare ai cancelli;
infine nell'aver incoraggiato gli immigrati alla rivolta di massa.
Il 2 aprile 2011 a Manduria è stata una delle pagine più belle ed
emozionanti della battaglia degli immigrati.

Siamo orgogliosi che la condanna della Magistratura dà di fatto un
riconoscimento ai compagni dello Slai cobas e di Proletari comunisti che
hanno in quella giornata e nei giorni successivi dimostrato cosa è e deve
essere il vero antirazzismo: lotta e unità di lotta contro il governo e lo
Stato italiano. E non il pietismo assistenziale di alcune associazioni
antirazziste - che anche in quei giorni a Manduria cercarono di impedire e
poi frenare la rivolta.
Ma c'è da dire che ci va riconosciuto un'altra cosa. Grazie a quella
rivolta, a quella giornata, il governo si decise a concedere migliaia di
permessi temporanei umanitari.

Certo, ora lo Stato ci ritenta, e vuole cacciare gli immigrati, ma quella
rivolta ha dimostrato e dimostra qual'è la strada per opporsi, ieri e oggi.

Margherita Calderazzi
Ernesto Palatrasio

VIDEO PUGLIANTAGONISTA MANDURIA 2 APRILE 2011

 

 

VIDEO CONCESSO DA UN TUNISINO DEL CAMPO PROFUGHI MANDURIA VIAGGIO IN un barcone  DJERBA- LAMPEDUSA: http://www.youtube.com/watch?v=doGVBnyeMXM&feature=channel_video_title

 

 MANDURIATENDOPOLI FUGA MIGRANTI 2 APRILE 2011 video 1: I TUNISINI FUGGONO In MASSA E PARTECIPANO ALLA MANIFESTAZIONE AL GRIDO DI LIBERTE'

Video n2 intervista a Enzo Pilò e interviste ai  tunisini

MANDURIA: TENDOPOLI FUGA MIGRANTI 2 APRILE 2011 video 2:
http://www.youtube.com/watch?v=GD1ZSWGBPQY&feature=player_embedded#at=12

MANDURIA: TENDOPOLI FUGA MIGRANTI 2 APRILE 2011 video 3 altra visuale http://www.youtube.com/watch?v=NEVFsA47P5o&feature=channel_video_title

 

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Ciao

al seguente link alcune riprese  girate ieri sera alla stazione di Oria, da Andrea, un video reporter freelance.

Penso siano abbastanza eloquenti

http://tv.repubblica.it/dossier/emergenza-lampedusa-2010/la-disperazione-dei-tunisini-a-manduria/65615?video

Sono riprese reali (fatte davanti a noi) e non costruite ad hoc come quelle mandate in onda a Porta a Porta, riprese fatte mentre i polizziotti a cavallo calpestavano i materassi dei ragazzi all'interno del campo!

Diffondete

ci aggiorniamo

saluti


Emergency - Gruppo Territoriale Provincia di Brindisi

via Leanza 45, Torre Santa Susanna

www.emergency-brindisi.it


Il sindaco di Taranto,  Stefano presente all'assemblea soccorre un tunisino che si sente male

molto era l'entusiasmo tra i tunisini per la presenza degli antirazzisti

 

ULTIM'ORA DALLO SLAICOBAS DI TARANTOlo slai cobas ancora al campo questo pomeriggio sera


Comunicato alle ore 18.50

Una delegazione dello slai cobas per il sindacato di classe taranto ha
ripreso questo pomeriggio la
presenza al campo di manduria per dare il Pieno sostegno alla lotta degli
immigrati per un permesso di soggiorno temporaneo e la libera circolazione

stiamo inoltre per incoraggiare la resistenza e la lotta degli immigrati
acquisendo e fornendo autonomamente notizie agli immigrati
queste sono quelle odierne più significative che abbiamo portato loro

Manduria, nave Clodia domani a Taranto 67 - La nave traghetto Clodia, della
Grimaldi lines, partita ieri sera da Lampedusa, arriverà domani mattina alla
base navale di Mar Grande a Taranto della Marina militare. A bordo ci sono
1040 immigrati tunisini. Non si conosce ancora la tendopoli di destinazione
degli immigrati, ma potrebbe essere quella di Manduria che ha attualmente la
disponibilità di circa 1500 posti
Manifestazione a Tunisi durante incontro Berlusconi-Essebsi  Mentre era in
corso il vertice tra Berlusconi ed Essebsi, alcune decine di attivisti
politici tunisini hanno tenuto una manifestazione contro la politica del
nostro governo sul tema dell'immigrazione davanti all'ambasciata italiana di
Tunisi. In particolare chiedevano di "non espellere i clandestini" e di
avere "un atteggiamento equo nei riguardi degli immigrati".
 Appello associazioni europee e maghrebine per immigrati 80 - Moratoria
immediata dei rimpatri verso la Tunisia, accoglienza e protezione per tutti
i migranti che arrivano dal Nord Africa in rivolta: è quanto chiedono ai
Paesi dell'Unione europea associazioni europee e magrebine insieme alla Rete
Migreurop
 Ue: Italia può dare documenti a migranti irregolari 81 - Il portavoce della
commissaria Europea agli Affari Interni, Cecilia Malmstroem, ha ricordato
oggi a Bruxelles che "gli stati membri hanno il diritto di autorizzare
chiunque vogliano a restare (legalmente, ndr) sul proprio territorio". E' la
risposta che il portavoce, Marcin Grabiec, ha dato alla domanda se l'italia
possa dare dei documenti di identificazione o un permesso di soggiorno
temporaneo ai migranti 'economici' irregolari provenienti per lo più dalla
Tunisia, in modo da consentire loro di viaggiare liberamente senza essere
fermati alle frontiere e ricondotti nella penisola, come sta accadendo al
loro ingresso in Francia

abbiamo inoltre rivolto a prefetto,questore, dott. Lonoce  questa lettera
TA. 3.4.2011
AL PREFETTO DI TARANTO AL QUESTORE DI TARANTO AL RESPONSABILE, LONOCE
DEL CAMPO IMMIGRATI DI MANDURIA
OGGETTO: richiesta autorizzazione entrata nel campo immigrati di Manduria.
La scrivente O.S. chiede l'autorizzazione di poter entrare,  almeno per
mezz'ora al giorno nel campo, con una rappresentanza di 2/3 responsabili
per:
- verificare le condizioni degli immigrati;

- raccogliere loro richieste.
Chiede, nel contempo, di avere  incontri con il responsabile del campo.
IPer Slai cobas per il sindacato di classe
Coordinatrice prov.le Calderazzi Margherita per com. T/F 0994792086 -
3475301704 - cobasta@libero.it

è evidente che se la nostra richiesta non avrà riscontro, la forte protesta
da noi  proposta e sviluppata prodotta sabato al campo che ha portato alla
successiva protesta di massa fuori dal recinto

4 aprile 2011


Pubblichiamo alcuni commenti e comunicati inviati in redazione dallo Slai Cobas di Taranto che era tra i movimenti presenti all'iniziativa

Sabato 2 aprile alle ore 16,00 ,proletari comunisti e slai cobas per il
sindacato di classe , hanno
partecipato alla manifestazione antirazzista organizzata in piazza a
manduria.
Inizialmente credevano di partecipare ad una manifestazione che portasse la
solidarietà del movimento antirazzista
fino al campo ,ma così non era.
Prima , intorno alle 16,30 ,si è sparsa la voce che il questore aveva negato
la manifestazione al campo per questioni di incolumità (?) ,
ma, successivamente ,l'arrivo di vendola sul palco ha chiarito
immediatamente le idee ,l'obiettivo
principale della manifestazione era di aggregare quanta più gente possibile
per un comizio elettorale.
A questa strumentalizzazione proletari comunisti e slai cobas si sono
opposti immediatamente e hanno gridato che la
manifestazione acquisiva un senso se terminava al campo ,conquistando
consensi dai diversi movimenti presenti.
Appena arrivati al campo hanno piazzato velocemente striscioni e bandiere di
fronte al presidio dei fascisti delle ronde
e comitati di destra costringendoli con la determinazione ad abbandonare il
presidio.Poi sono stati la scintilla che ha incendiato
i cuori degli antirazzisti che via via diventavano sempre più numerosi.
"Forziamo il blocco" ."Siamo tutti clandestini",e poi ancora"Vogliamo
entrare e vedere cosa succede dentro".
Presto  le urla sono diventati spintoni e tafferugli che hanno sfondato il
primo piccolo cordone di polizia e carabinieri
guadagnando terreno verso la recinzione difesa dalla polizia in tenuta
antisommossa.
Le urla sono arrivate agli immigrati nel campo che hanno sfondato la rete e
si sono gioiosamente uniti ai manifestanti
inscenando una fuga di massa  e un corteo al grido "Libertè !,Libertè ! "
che ha paralizzato il traffico della zona per qualche ora.
L'abbraccio tra immigrati e manifestanti è stato un momento davvero
emozionante che per un attimo ha cancellato
 confini e nazioni .Dopo qualche ora si è tenuta una assemblea a cui hanno
partecipato anche i manifestanti nella quale gli immigrati hanno
denunciato la scarsità di cibo ,le cattive condizioni igieniche e
soprattutto la mancanza della  libertà di muoversi,alcuni di loro
hanno anche denunciato violenze e percosse da parte delle forze dell'ordine
nel campo. Era anche presente il sindaco
di taranto stefàno il quale si è reso davvero utile ,ma nel suo ruolo di
medico , quando due immigrati hanno accusato malori.
Dopo l'assemblea hanno deciso di rientrare,anche rassicurati dalle promesse
del sindaco di una delegazione di controllo
delle condizioni del campo.
Sabato è stata davvero una grande giornata di lotta che ha segnato l'inizio
di una nuova fase e di una nuova linea,quella dei
diritti per tutti e del dialogo tra cittadini e immigrati attraverso momenti
di confronto che cancellino definitivamente idee malate
che un gruppo di stupidi fascisti cerca di trasmettere ai cittadini.

IL RACCONTO DI UNA PARTECIPANTE AL PRESIDIO ANTIRAZZISTA


Così abbiamo deciso di tornare alla tendopoli facendo di
tutto per convincere chi stava in piazza a venire con noi. In effetti la
piazza
si è quasi svuotata e in tanti ci hanno seguito.

Arrivati alla tendopoli, abbiamo trovato un gruppetto di
fascisti, subito messi sulla difensiva e poi costretti ad andarsene dalla
veemenza con cui le compagne hanno risposto ai loro primi insulti.

Al megafono abbiamo fatto sentire la nostra voce, abbiamo
denunciato la condizione inumana in cui sono tenuti gli immigrati nel campo,
senza mangiare a sufficienza, senza la possibilità di lavarsi e, soprattutto
senza un futuro.

“Aprite quel campo” gridavamo, “tutti abbiamo il diritto di
renderci conto di persona della situazione e solidarizzare direttamente e di
persona con loro”.

La polizia ha subito cercato di fermarci, formando dei
cordoni, ma qualcuno, soprattutto donne, che come sempre sono in prima file
nello scontro, senza paura ma con tanta rabbia si scagliate contro i cordoni
per
cercare di raggiungere l’entrata. Alla fine in tanti si sono uniti all’azione.
Anche
quelli che all’inizio erano titubanti ma sono stati convinti dalla nostra e
determinazione.

Anche da dentro campo gli immigrati ci hanno visto e sentito
e questo è bastato a dagli coraggio.

Poco dopo, al grido  “liberté,
liberté” hanno sfondato il blocco all’entrata si sono uniti a noi.

È stato entusiasmante vedere la loro gioia e riconoscenza,
ci hanno abbracciato, baciato.

Ma purtroppo ci sono stati anche episodi meno belli. Un gruppo
di immigrati si erano allontanati sulla strada, troppo stretta per
contenerli
tutti e cosi si sono avvicinati al muro di cinta di un campo agricolo. Il
proprietario ha subito cominciato a gridare contro di loro “questa è la mia
proprietà, e casa mia e quella gente non ci deve entrare” ha risposto quando
gli ho chiesto “qual è il problema”. Il solito atteggiamento di razzismo e
ignoranza,
di intolleranza contro chi è considerato diverso. Gli animi si stavano
scaldando, sia il proprietario che gli immigrati hanno raccolto delle
pietre,
ma li ho convinti a tornare verso lo spiazzo davanti la tendopoli dove
tutti,
antirazzisti e immigrati, stavano fraternizzando e festeggiando la rottura
del
blocco con una confusa ma gioiosa assemblea improvvisata.

Tutti cercavano di parlare, cercavano di farci capire quanto
fosse brutto essere rinchiusi là dentro, soli, lontani da casa, in
condizioni
vergognose e sempre col desiderio di andarsene non fermarsi in Italia,
raggiungere
i parenti e cercarsi un lavoro altrove.

Un migrante si è sentito male. Ci ha raccontato di essere
stato picchiato dalla polizia, come spesso accade a quelli che cercano di
scappare ma vengono riportati indietro dalle ronde fasciste o dalla stessa
polizia. Un altro, forse anche lui pestato, è stato colto da convulsioni. Mi
sono avvicinata per soccorrerlo e gli ho tenuto la testa in attesa l’ambulanza,
che ci ha messo 40 minuti per arrivare, dall’interno del campo, solo
duecento
metri più in là.

Un pomeriggio bellissimo, di vera emozione, di
consapevolezza di aver fatto qualcosa di giusto e importante.

Ma non sarà l’ultimo. Torneremo presto, abbiamo promesso.

fiorella ...

 

 

  Sabato 2 si svolgerà a Manduria la manifestazione regionale per pace.  Siamo tutti mobilitati affinchè la manifestazione riesca e quindi vi invito a partecipare in massa.

Concentramento in piazza Garibaldi ore 15.30.
Marcia: piazza Garibaldi, corso XX settembre, via per Oria fino al campo profughi sulla strada provinciale Manduria-Oria.

...Qui di seguito, il testo dell'appello regionale:


COORDINAMENTO 2 APRILE
APPELLO REGIONALE

Le rivolte e le lotte per la libertà che l’Africa mediterranea sta conoscendo in questi mesi sono un importante segnale che potrebbe essere un passaggio storico dei popoli in quella parte del Mediterraneo. Questi movimenti rischiano ancora esiti ambigui, per la loro fragilità e per il condizionamento del contesto internazionale entro il quale sono sorti, ma la loro diffusione va sostenuta per il potenziale di forza democratica che esprime, e per la potente rivendicazione di diritti sociali che rappresenta.

Di fronte alla drammatica fuga dall’Africa insanguinata che sta avendo luogo in questi giorni da parte di tante persone, e di fronte al loro arrivo in Italia, sono molti gli uomini e le donne, le organizzazioni e le associazioni in Puglia che in questi giorni sentono la necessità, attraverso appelli, prese di posizione, iniziative concrete, di levare la propria voce

CONTRO LA GUERRA E LA CULTURA DELLA GUERRA

CONTRO LE DITTATURE, I REGIMI, LE OCCUPAZUIONI MILITARI E
LE REPRESSIONI IN CORSO

E’ necessario un immediato stop ai bombardamenti e il cessate il fuoco in Libia, e la ricerca di una soluzione politica che veda finalmente un reale multilateralismo, non animato da diversi e contrastanti interessi nazionali di tipo egemonico ed economico.

CHIEDIAMO

Il riconoscimento dello status di protezione temporanea per tutti i migranti e le migranti, in attesa di successivi accertamenti, come previsto dal comma 1 dell’art 20 del testo unico per l’immigrazione

La garanzia della libertà di movimento per gli ospiti delle strutture di prima accoglienza
L’intervento di associazioni, mediatori linguistico-culturali e di esperti per l’orientamento legale al fine di garantire il rispetto dei diritti di tutti e tutte.

RIFIUTIAMO

Il modello della concentrazione massiva e senza requisiti giuridici precisi, che è consentita dallo stato di emergenza
I rimpatri e le espulsioni collettive e indiscriminate di migranti e profughi


IL 2 APRILE 2011 MANIFESTAZIONE REGIONALE PER LA PACE A MANDURIA

per aderire: pugliacontrolaguerra@gmail.com

Prime adesioni: Emergency Bari, La Fabbrica di Nichi, Rete della Conoscenza Puglia, FIOM-CGIL Puglia , Sinistra Ecologia e Libertà Puglia , Centro Documentazione e Cultura dele Donne, ARCI Taranto, Sinistra Ecologia e Libertà Taranto, Link Coordinamento universitario Taranto, Libera Taranto.

 

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