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Osservatorio sui Balcani di Brindisi
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ANNUARIO

 Resistenza/58

l'altro giorno del ricordo

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1944 

Resistenza 

 



 

L’altro giorno del ricordo.

Bari 29 gennaio 1944, la prima

 Assemblea dei partiti antifascisti italiani

chiede scusa ai popoli yugoslavo e greco,

 e auspica”l’eliminazione

di tutti gli elementi fascisti, semifascisti e

selvaggiamente nazionalisti…”

 

di Antonio Camuso

Nella rituale ricorrenza del 10 febbraio con l’opera di

 “dissociazione”  storica e il gettar fango sulle Resistenze

 balcaniche al nazifascismo ,

si tace su quei quasi due milioni di morti nei Balcani,  causati

dalla aggressione italiana fascista del 1940  seguita dalla

 Germania nazista nel 1941.

Ben sapevano, gli esponenti dei partiti antifascisti che si

 riunirono per la prima volta a Bari nel gennaio 1944, sulla

 enorme responsabilità e quali gravi conseguenze  di quei

misfatti sarebbero ricadute sull’intero popolo italiano.

In questo senso va letto il proclama appello  che l’Assemblea

 dell’Antifascismo italiano

lanciò al popolo yugoslavo e al popolo greco 

che opponevano una fiera resistenza ai nazifascisti. Le parole

sono chiarissime  e in esse

non si promettono lacrime o lamenti per “ fascisti e

nazionalisti eliminati”

perché colpevoli  di aver provocato una simile tragedia.

Tutto ciò sarebbe bene ricordarlo nel giorno

in cui l’aggredito vien ritratto

semplicemente con il volto del carnefice.

Ben sappiamo come  in tutti i paesi sconvolti della guerra la

 voglia di rivalsa fu fortissima,

sia che fosse contro gli ex-occupanti , invasori, che contro i collaborazionisti.

Come ricorda De Gaulle , a Francia liberata 

furono oltre 10.000  le esecuzioni “legali” di collaborazionisti

francesi , a cui si aggiunsero

 molte migliaia  di sentenze capitali

emesse da “tribunali del popolo” o semplici vendette private.

Numeri che superano di gran lunga

 quelli censiti in Italia dal famoso rapporto Scelba del

 dopoguerra…

 

Al popolo iugoslavo

Prima Assemblea italiana riunitasi dopo venti anni di

 tirannide fascista esprime a tutti i serbi, croati e sloveni

il suo orrore per la selvaggia aggressione che Vittorio

Emanuele e il suo Mussolini

perpetrarono contro di loro.

Storia e geografia ci impongono una politica di cordiale e leale intesa.-

Essa sarà sicura e feconda se dai due lati

elimineremo tutti gli elementi fascisti, semifascisti e

 selvaggiamente nazionalisti

che per anni avvelenarono la vita nazionale e morale a

 Roma e a Belgrado.

 

Al popolo ellenico

Prima Assemblea italiana riunitasi

 dopo venti anni di tirannide fascista

 inizia i suoi lavori  esprimendo al valoroso popolo

 ellenico il suo orrore per la crudele ingiustificata

 aggressione che Vittorio Emanuele è il suo Mussolini

perpetrarono contro la Grecia.

Il popolo italiano vuole e intende

che la vecchia amicizia tra i due antichissimi popoli risorga
al più presto.

Perchè ciò accada basterà

che i due popoli siano domani,

a guerra finita, completamente liberi da ogni resto

 fascistico del passato.

 

 

Antonio Camuso

Archivio Storico Benedetto Petrone

Brindisi 10 febbraio 2022

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