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dal fondo Valigia delle Indie

l'approfondimento sul numero uno della rivista EPOCA del 14 ottobre 1950

(parte prima)

 

 

Dal sommario : i nostri servizi:

U.R.S.S. 1950 - VIAGGIO IN SILENZIO  con i servizi fotografici di Robert Capa . .

MIRACOLO A MILANO .-i retroscena, gli attori presi dal vico, le immagini del film girato nel 1950

LA MISERIA É CLANDESTINA:la prima puntata di un viaggio tra gli italiani versano in povertà nell’Anno Santo 1950 ..

LA RUSSIA NON  HA COMBATTUTO PER LORO.: la guerra in Corea in diretta.

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U.R.S.S. 1950 - VIAGGIO IN SILENZIO  . E’ un reportage firmato da Michael Gordey e dal famoso fotografo americano conosciuto come Robert Capa( sinonimo di una coppia dimezzata dopo la morte della sua compagna  di vita e di professione Gerda Taro nella guerra di Spagna) Un reportage che vorrebbe cercare di illustrare asetticamente quali sono le condizioni di vita dei russi nell’Unione Sovietica ,di Stalin, nel 1950, a cinque anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il fine del giornale schierato  nel campo anticomunista sarebbe quello di mostrare il fallimento del regime sovietico, ma le foto di Robert Capa mostrano i volti di donne e uomini che  stringendo i denti dopo la dura prova dell’aggresssione nazifascista, vogliono ricominciare a vivere con fierezza, ma anche con umanità

In questo primo numero di EPOCA , appare una lista dei prezzi dei beni di prima necessità e di quelli voluttuari, in Urss, confrontati con la paga oraria  media. Una pagina che riportiamo integralmente e che  se confrontata con l’articolo che segue, riguardante la miseria degli strati popolari dell’italia governata dalla DC di De Gasperi,  fa chiedere ma chi stava meglio?

Tra i volti degli uomini del Politburo, appare pubblicato quello che è definito un nuovo arrivato e che negli anni 60 scriverà insieme a Kennedy una pagina di storia del mondo: Nikita Krusciov.

Robert Capa presentato da Epoca:

La macchina fotografica di Robert Capa - che da dieci anni è una delle più celebri « Leica » del mondo - ha dato immagini della Russia che restano decisive. Robert Capa è uno dei grandi nomi della fotografìa moderna. Il Museum  of Modern Art di New York, che di cartier Bresson (il campione dei fotografi d'oggi) conserva due fotografìe, ha recentemente richiesto  anche  una  fotografìa di Capa. La Russia per Bob Capa è stata una tappa fondamentale, come la Spagna o come Israel che gli  hanno dato modo di pubblicare due libri «-Death  in the
Making » (sulla guerra civile spagnola) e « Report on
  Israel  in collaborazione con Irwin Shaw
Capa è un giovanotto vivacissimo, agile, e ha fatto, armato di sola macchina fotografica, tutta la II guerra mondiale. La sua tecnica non indulge mai alle atmosfere.
La verità dello cose ha sempre il sopravvento e si può fiduciosamente dire che la sua Leica è l'occhio del lettore Michel Oordey non ha visitato l'Ucraina, ma vi è stato Capa. Il panorama della Russia 1950 che offriamo ai nostri lettori può quindi definirsi completo

i prezzi in URSS nel 1950

Nikita Kruscev

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LA RUSSIA NON  HA COMBATTUTO PER LORO.: la guerra in Corea in diretta.

Siamo però nel 1950 con la guerra in Corea che infuria da mesi tra alterne vicende, che ha visto la iniziale vittoriosa offensiva , con il sostegno politico-militare russo, dei coreani comunistidel Nord, verso il Sud e la ritirata disordinata degli americani, poi la controffensiva Usa ed infine dopo l’abbandono da questo conflitto dei Russi, l’intervento politico-militare della Cina di Mao tze Thung.

Tra coloro che risultano tra  i papabili a condurre l’attacco finale USA è il generale IKE Eisenhower, in quel momento insegnante alla scuola di guerra , che si fa ritrarre con il fucile in mano. Invece egli diverrà qualche anno dopo,  il presidente degli USA che cederà il passo nel 1961 a Kennedy. Paradossalmente sarà lui nel discorso di commiato, nel gennaio 1961 ad indicare i rischi del condizionamento dell’apparato militar-industriale USA sulla democrazia americana e sul suo ruolo nel mondo.Su questo avrà ragione, negli ultimi 70 anni, la potenza americana è cresciuta all’ombra del potere militare, inseguendo  mirabolanti vittorie, ma incassando anche brucianti sconfitte. Oggi, il nuovo presidente ha una battaglia ben più grande da vincere ed è quella contro il COVID-19.

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LA MISERIA É CLANDESTINA:la prima puntata di un viaggio tra gli italiani versano in povertà nell’Anno Santo 1950 ..

E’ uno strano ma insegnativo viaggio nell’iTalia dei diseredati che fa l’inviato di Epoca conducendo un’inchiesta dui Monti di Pietà, le agenzie di Pegno e gli usurai. Un viaggio che inizia raccogliendo l’appello, apparso sul Mattino,  di un ferroviere , ex-emigrante nel Sud-America a, che vuole onorare la parola data , ad un altro emigrante italiano in punto di morte in un locale malfamato in Argentina: donare 503.000 lire al caso più disperato tra coloro che si rivolgono ai Monti di Pietà per impegnare i miseri beni  pur di sfamarsi. Una storia  a tinte nazionalpopolari , ma comunque l’istantanea di un’Italia  sofferente , quella di 70 anni fa ma che cerca di resistere giorno per giorno con la dignità che solo i poveri sanno mostrare.

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MIRACOLO A MILANO .-i retroscena, gli attori presi dal vico, le immagini del film girato nel 1950.

 

E’la stessa dignità  che mostrano i barboni milanesi ingaggiati da De Sica nel suo famoso film Miracolo a Milano. Ne mostreremo le foto con le didascalie delle loro storie apparse su Epoca.

 continua su Epoca n1 parte seconda  miseria a Napoli  e miracolo a Milano

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