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Osservatorio sui Balcani di Brindisi
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Pagine di Storia locale/10

 Brindisi del dopoguerra

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Storia locale

1946

Dalla Brindisi del primo dopoguerra una

 pagina di

 umana solidarietà.

Brindisi 19 marzo 1946,

 il negoziante Giuseppe Di Lecce

 offre e serve il pranzo a

 trenta poveri, per festeggiare San Giuseppe.

Le notizie del conflitto Ucraino russo che irrompono nella nostra quotidianità ci inducono a credere che  gli umani siano  atavicamente portati alla violenza  e al cinismo dinanzi alle sofferenze altrui.

Per smentire tale convinzione  e ricordare come Brindisi abbia dato spesso esempi di solidarietà e di accoglienza degni di nota( e spesso proprio da semplici cittadini), ne vogliamo ricordare uno dei tanti, compiuto da un modesto commerciante nel lontano 1946, in una Brindisi uscita devastata dalla guerra, piena di profughi e baraccati e dove le file dinanzi alle mense caritatevoli erano infinite.

La notizia la traiamo  dalla lettura della copia del 30 marzo 1946 del  giornale “L’Avvenire del popolo”  edito a Brindisi e diretto da Giulio Caiati, esponente di spicco della Democrazia Cristiana locale e che monopolizzò la vita cittadina per tutto il dopoguerra sino alla sua morte.

Ua copia se pur ingiallita e al limite dello sbriciolamento contenuta nel fondo Briamo- Palermo da poco acquisito e in via di catalogazione dall’Archivio Storico Benedetto Petrone , di Brindisi.

 Quel numero de’ l’Avvenire del Popolo era dedicato alla battaglia elettorale locale anticipataria del referendum Repubblica-Monarchia . In quei giorni, fiumi di inchiostro, ma anche di scontri verbali con qualche incidente di percorso sembravano riattizzare  rancori mai sopiti tra le forze politiche e gli elettori, eppure c’era chi tra la gente comune si lasciava prendere dall’umana pietà.

Il cittadino brindisino Giuseppe di Lecce, di professione negoziante ,  nel giorno del suo onomastico, invece di trascorrere la festività nel chiuso della sua famiglia e, grazie al suo lavoro, permettersi  il lusso di mangiarsi qualche zeppola, decise di mettersi al servizio dei poveri, di chi neanche un pezzo di pane poteva permettersi. Offrì quindi di cucinare di persona e servire il pranzo a 30 poveri brindisini dinanzi al suo negozio di via Appia 94.

Riportiamo fedelmente il trafiletto che al suo gesto dedicò il giornale l’Avvenire del Popolo.

Cronaca Cittadina

Buona usanza.

Con piacere segnaliamo che il signor Giuseppe Di Lecce, per festeggiare il suo onomastico il 19 corrente mese, ha offerto il pranzo a trenta poveri della città, fatti convenire dinanzi al suo negozio in via Appia 94.

il pranzo è stato servito ai partecipanti direttamente dal Di Lecce.

 

pagina a cura di

Antonio Camuso

Brindisi 19 marzo 2022

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