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Bilancio di fine d’anno 2023

 positivo per

 l’Archivio Storico Benedetto Petrone (Brindisi).

     Il sunto di Antonio Camuso

Il 2023 è stato per il sottoscritto , curatore dell’Archivio Storico Bendetto Petrone, un anno di ricerche storiche, pubblicazioni e iniziative finalizzate a ricordare l’80esimo della partecipazione del Meridione alla Resistenza e in particolare, Puglia, Campania e Irpinia, senza tralasciare la storia locale, ma anche proseguendo l’impegno contro la guerra, per i diritti del popolo palestinese,   per la difesa dell’ambiente e della salute.

Con la Campania e l’Irpinia nel cuore, ma senza dimenticare la Puglia.

Giunto al quinto anno di collaborazione con articoli di approfondimento storico a riviste, giornali e siti web della provincia di Avellino, ove sono le mie origini, dopo aver iniziato il 2022 con una ricerca su Giovanni Palatucci e il salvataggio degli ebrei a Fiume, concludevo il 2022 con un approfondimento sulle avventurose vicende familiari legate al fenomeno del brigantaggio irpino .

Con l’arrivo del nuovo anno, sceglievo quale argomento dei mie futuri lavori nel 2023, quello relativo alla partecipazione dell’Irpinia e del Meridione alla Resistenza, in occasione dell’80° del dopo 8 settembre 1943 e l’inizio della lotta di Liberazione. aderendo all’invito lanciato  a tutti gli antifascisti dall’ANPI Nazionale .

Le ricerche su partigiani Irpini e pugliesi.

 Il partigiano Ugo Vincenzo Gigante e il falso della delazione slava.

A fine gennaio 2023, ritenevo conclusa la mia ricerca “alternativa” sulla vicenda del partigiano brindisino, medaglia d’oro al valor militare, Ugo Vincenzo Gigante. Una ricerca nata dalla convinzione che quanto sin’ora era stato fatto circolare in dibattiti e pubblicazioni, sui particolari dell’arresto a Trieste di Gigante, e la successiva morte nella Risiera di San Saba, vi fosse stata fatta molta confusione, creando ad arte la falsa versione che fossero stati i partigiani comunisti slavi di Tito a fare la soffiata ai nazifascisti, per eliminare un alto rappresentante italiano del PCI di Trieste.

 Una versione che, nonostante fosse stata smentita da prove documentarie e testimoniali sin dal primo dopoguerra, essa era servita a più attori politici di quella parte d’Italia per meschini fini elettorali e di bottega. Una versione accettata anche dalla storiografia locale brindisina, lasciando un vulnus in cui ha buon gioco l’inserirsi della canea demagogica sulle Foibe.

“ La delazione slava” smentita da una nuova generazioen di storici della Venezia Giulia, dai quali il sottoscritto ha attinto per la sua personale ricerca che sarà pubblica in occasione dell’80° anniversario dell’arresto e della morte di Vincenzo Gigante, ovvero a fine di questo 2024.

Il partigiano montellese Pietro Gambone martire della Resistenza a Imperia.

Mentre concludevo questa prima fase della ricerca su Gigante, nei primi mesi del 2023 mi dedicavo allo studio della partecipazione degli Irpini, e in particolare quelli dell’Alta Valle del Calore, alla Resistenza. Una ricerca che nella fase iniziale coinvolgeva sei paesi irpini di quel territorio: Montella, Bagnoli Irpino, Cassano, Lioni, Nusco e Montemarano. Con una certa sorpresa scoprivo che la mia Montella, oltre ad essere il luogo ove nacque il questore Palatucci, morto ad Auschwitz per l’aiuto dato agli ebrei, e il carabinere partigiano Filippo Bonavitacola fucilato in Slovacchia dai nazisti, era anche il paese originario di Pietro Gambone, partigiano di una brigata Garibaldi, fucilato in provincia di Imperia.

Una storia, quella di Gambone, dimenticata da più generazioni del suo paese e che ritenevo utile riprendere in occasione del 25 aprile 2023, cercando di coinvolgere la cittadinanza e le forze politiche locali.

Nell’approssimarsi del 25 aprile, con le comprensibili difficoltà di conciliare le esigenze familiari e lo spostarmi più volte da Brindisi a Montella per concordare date e organizzazione di una possibile iniziativa, ricevevo una prima immediata disponibilità dalla sezione locale del PD. Grazie a ciò, ricevuto il patrocinio dell’ANPI di Imperia e di Avellino, il 25 aprile, nella sala consiliare di Montella aveva luogo una conferenza a più relatori tra cui il sottoscritto, nel corso della quale era distribuito un opuscolo commemorativo, prodotto dal sottoscritto e stampato a cura del PD di Montella. Trattavasi di una pubblicazione di una decina di pagine anticipataria di una più esaustiva che dovrebbe vedere la luce nel marzo/aprile 2025, in occasione dell’80esimo della morte del partigiano Pietro Gambone.

Partigiani e resistenti Irpini…ritrovati.

L’iniziativa su Pietro Gambone era anche propedeutica a una mia produzione di articoli sull’argomento Resistenza e Meridione, sulle riviste, giornali e siti web irpini ai quali collaboro come Archivio Storico Benedetto Petrone da oltre un quinquennio. Nel numero1 del 2023 della rivista irpina, quadrimestrale di storia e costume locale     "Il Monte", usciva su sette pagine un sunto della mia ricerca sui partigiani irpini a partire da Pietro Gambone.

Montella e i soprusi dei soldati piemontesi sulla popolazione durante la lotta al brigantaggio.

Nello stesso numero 1 del Monte 2023 appariva un secondo articolo, naturale prosecuzione di altri pubblicati sulla rivista Il Monte, nel 2022, ovvero il controverso periodo storico della storia del Meridione, Irpinia compresa, sul fenomeno del brigantaggio post unitario.

Come anticipato negli articoli apparsi nel 2022 su Il Monte, affrontavo vicende che fan parte della storia della mia famiglia, ove un mio antenato (fratello del mio bisnonno) il capobanda brigante Alfonso Carbone e altri otto uomini e una donna, nel lontano 1863, furono definiti dalle autorità militari e di polizia, “il terrore dell’Irpinia”.

Contro di essi furono sguinzagliati centinaia di bersaglieri, mobilitata la Guardia Nazionale e un esercito di delatori incentivati da appetitose taglie, mentre i familiari dei briganti era presi in ostaggio dalla forza pubblica e incarcerati, compreso il mio bisnonno, appena tredicenne e sua madre.

 Nell’articolo apparso sul primo numero del 2023 del Monte, narravo ironicamente sui giochi da prestigiatore deglia alti ufficiali piemontesi che per catturare i briganti imposero al consiglio comunale di Montella di illuminare a giorno il paese, indebitandosi, sino per procurarsi fondi, tagliando coattivamente gli alberi dei boschi di alta montagna.

Le collaborazioni al nuovo settimanale, Il Corriere dell’Irpinia  di  Gianni Festa e il supporto all’iniziativa del 25 aprile'23 a Montella.

Da una decina di anni collaboro  se pur saltuariamente nelle pagine di storia  locale del Corriere dell’Irpinia il cui direttore è Gianni Festa, sia nella rinnovata versione autonoma settimanale ,  che in quella precedente  da quotidiano, venuta a cessare nel 2023, allegata al Quotidiano del Sud.

 

Il 2023 iniziava  con l’onore concessomi da Gianni Festa di ospitare una mia ricerca storica  sul primo numero della sua nuova scommessa editoriale  del Corriere dell’Irpinia nella forma settimanale.  Articolo apparso sabato 4 febbraio 2024 e trattante il tema attuale dell’emigrazione dal Sud, con un ricordo della conferenza sulla Emigrazione del Sud , che si tenne  nel febbraio 1962, ad Avellino a cura del Partito Comunista Italiano.  IL titolo: Avellino 1962.PCI: Emigrazione e Sud

 

Il giornalista e editore irpino Gianni Festa  nel suo numero speciale sul 25 aprile pubblicava sul suo Corriere dell’Irpinia ,sabato 22 aprile 2023,  un mio articolo per ricordare il partigiano montellese Pietro Gambone con l’annuncio  dell’iniziativa a Montella , il 25 aprile 2023. Il titolo: : Il partigiano montellese Gambone ucciso ad Imperia

Dall’impegno messo da Gianni Festa nel rendere particolarmente significativo quel numero speciale del 25 aprile si ha al dimostrazione di come  questo “avventato” editore e giornalista sia un sincero antifascista oltre che un “folle” amante della sua terra, della sua storia e delle sue tradizione.

 

Il terzo articolo apparso sul settimanale Corriere dell’Irpinia è stato quello pubblicato sabato 20 maggio 2023 dal titolo: Lorenzo Fusco il balilla Irpino, eroe del colonialismo fascista. Trattasi di un articolo  sulla vergognosa aggressioen fascista dell’etiopia, l’ultima avventura coloniale italiana  e pseudo-imperialista mussoliniana e come la propaganda di regime  affascinasse la gioventù, in particolare meridionale, tra i ceti più disagiati. Lorenzo Fusco , un tredicenne irpino si aggregò alle truppe in partenza per l’Africa e partecipò alla guerra guadagnandosi onorificenze e divenendo un eroe del Regime.

Bagnoli Irpino e i partigiani bagnolesi.

Non poteva mancare, nel 2023, per il giornale “ Fuori dalla Rete”, dell’Associazione Palazzo Tenta39 di Bagnoli Irpino, che da sei anni puntualmente pubblica le mie “storie minori” di vita locale, un articolo sui partigiani bagnolesi e tra questi il comunista Tommaso Aulisa, che nel dopoguerra fu sindaco e consigliere comunale. Articolo apparso sul numero di “Fuori dalla Rete” di agosto 2023 e successivamente, come da prassi, sul sito web di Palazzo Tenta 39, ovvero PT39.it. Un articolo che sin’oggi ha avuto oltre 500 visualizzazioni.

 

Il battaglione Gramsci e la liberazione dell’Albania.

 Per ricordare il ritorno in patria, presso il porto di Brindisi, nel maggio 1945, del battaglione Gramsci, formato da militari italiani che dopo l’8 settembre si unirono ai partigiani albanesi, appariva sulla rivista Patria indipendente, organo dell’ANPI Nazionale, un articolo a mia firma per l’Archivio Storico Bendetto Petrone.  Un articolo sulla vergognosa accoglienza che ebbero quegli eroi che avevano cxmbattuto con le formazioni partigiane comuniste albanesi, ma ricevuti in Italia con diffidenza e trattati indecorosamente. Una pagina sulla quale la storiografia ufficiale sulla Resistenza cerca di sorvolare e che ritenevo utili ricordare per comprendere il contesto di forte anticomunismo a guida DC e NATO nel quale vissero i reduci partigiani in Italia, nel dopoguerra.

 

 L’80esimo delle quattro giornate di Napoli, solo un rinvio.

Per problemi relativi alla tempistica oltre che di logistica, siamo stati costretti a rinviare le iniziative in Puglia e in Campania per ricordare le 4 giornate di Napoli attingendo al fondo Fronte unico rivoluzionario acquisito qualche anno fa nell’Archivio storico Benedetto Petrone . Solo un rinvio che permetterà nel frattempo una migliore organizzazione delle iniziative su questo tema e relative pubblicazioni nel prossimo futuro. Nel frattempo a giugno 2023, rendevo edotto il Comitato Provinciale dell’ANPI di Brindisi della mia disponibilità su tale argomento.

 Collaboratori nel libro“Memorie di un paese antico” di Vinicio Sesso.  Cartoline e storia locale.

 Ma la Storia locale è sempre Storia minore?  A questa domanda il libro a più voci di Vinicio Sesso, montellese emigrato a Bergamo, è riuscito a rispondere, dimostrando come la narrazione collettiva, trasformi le piccole storie in Storia di una comunità. Vinicio l’ha fatto attingendo quale appassionato filatelico, dalla sua collezione, con cartoline storiche aventi come soggetto Montella e dintorni .

Un esperimento cui invitato quale collaboratore, ho contribuito con alcuni capitoli, in gran parte dedicati al rapprto tra Montella (e l’alta valle del Calore) e la monarchia sabauda, in particolare il Principe Umberto di Savoia; un rapporto che influì sulla scelta di svolgere più volte, in quel territorio Manovre militari con Grandi Unità e culminate con le Grandi Manovre del 1936.

Scrivere sul  libro “Memorie di un paese antico “, di Vinicio Sesso, è stata per me l’ennesima occasione di mettere in luce il contradditotrio rapporto tra territori  dalle disagiate condizioni economiche, e militarizzazione degli stessi,  ma anche la contraddittoria competizione tra Monarchia e Fascismo durante gli anni in cui quest’ultimo si faceva Regime.

Un capitolo a parte l’ho dedicato alla difficile opera di scolarizzazione tra i bambini di famiglie povere, e un esperimento delle maestre locali negli anni ‘20, di favorire la corripondenza dei propri alunni con quelli di altre città e paesi, per migliorare l’apprendimento della Geografia.  

Nei primi giorni di novembre 2023, il libro è stato presentato presso l’aula consiliare di Montella e non potevamo mancare anche noi per augurare a Vinicio Sesso, il successo.

Lo sbarco a Salerno (9 sett.1943) e la liberazione dell’Irpinia.

Dieci anni fa condussi una ricerca sulla Liberazione dell’Irpinia conseguente allo sbarco di Salerno del 9 settembre 1943. Uno studio che il Corriere dell’Irpinia , nel 2012 pubblicò in un  inserto centrale  e ripreso da diversi siti web. . Quest’anno, in occasione dell’80esimo di quei fatti  , producevo  due miei articoli  sul n2 del 2023 della rivista il Monte .

Il primo, la cui conclusione è amaramente fin troppo attuale, è quello sui bombardamenti delle aviazioni anglo-americane sui paesi e città irpine, con l’intento di fiaccare le armate tedesche schierate sul fronte di Salerno e in ritirata, ma facendo migliaia di vittime e danni considerevoli tra i civili. Per i generali Alleati, la vita di un soldato americanoo inglese valeva molto più di mille civili italiani uccisi in sconsiderati bombardamenti a tappeto. Un’ottica oggi tragicamente  riproposta  dalla strategia delle forze armate israeliane  nella guerra  a Gaza per sconfiggere Hamas  e la conseguente morte di decine di migliaia di palestinesi, in gran parte donne e bambini.

La famiglia Camuso e il salvataggio dei paracadutisti americani del 509° reggimento “Geronimo” .

Il secondo articolo apparso sul numero 2 del Monte (maggio settembre 2023)  coniugava la Grande Storia e  la memoria orale tramandata nella mia famiglia.In quest’articolo narro della vicenda dell’errato lancio dietro lle linee tedesche  di Salerno, dei paracadutisti dell’82esima divisione aerotraportata USA e di come alcuni  di essi furono  nascosti da mio nonno Camuso Generoso e da altri montellesi Di quella vicenda, la mia famiglia paterna conserva gelosamente alcuni oggetti. Una piccola “storia minore” ma che  getta luce su aspetti sconosciuti del  contributo spontaneo delle popolazioni meridionali alla lotta di Liberazione.

 Internati Militari (IMI)  meridionali e lotta di Liberazione.

Questo argomento l’abbiamo affrontato in un articolo sulla rivista bagnolese “Fuori dalla Rete”  nel numero di dicembre 2023. In esso ho raccontato la vicenda di alcuni internati militari  di Bagnoli Irpino, finiti dopo l’8 settembre nei lager in Germania. Vicende tragiche  che coinvolsero ragazzi di appena venti anni e che purtroppo non riuscirono a sopportare gli stenti  e le sofferenze in quei lager, e che morirono   pur di non accettare di servire nelle file della Repubblica Sociale di Mussolini e degli ultimi gerarchi fascisti.

La Radio e la lotta di Liberazione.

La ricerca storica non è solo  rovistare tra vecchi fogli ingialliti, ma anche confrontarsi con l’evoluzione dei manufatti umani  nelle diverse epoche storiche.       La lotta di liberazione al nazifascismo  è avvenuta in un contesto  ove la moderna tecnologia  si è mescolata ad artigianali forme di lotta,  e l’oggetto “Radio” ha avuto un ruolo determinante in essa.

Senza le radio clandestine funzionanti presso le misisoni alleate distaccate tra le formazioni partigiane, queste ultime non avrebbero potuto ricevere rifornimenti e supporto dagli Alleati. Ma la Radio “clandestina” è legata anche alle vicende connesse all’armistizio dell’8 settembre del 1943 e la conseguente fuga del Re a Brindisi. In questo caso l’agente segreto inglese Dick Mallaby, catturato, con la sua radio da 007, fu il tramite nelle complesse consultazioni tra il governo Badoglio e gli Alleati. Una radio,  il modello inglese B2 facilmente trasportabile in una valigia da commesso viaggitore che, ricostruito dal sottoscritto sotto forma di un simulacro funzionante  è stato presentato  nell’autunno del 2023,  al miglior “esperto”italiano  di Dick Mallaby, l’avv Barneschi, in un convegno a Brindisi, promosso dalla società di Storia Patria e  il Rotary locale.

Non è un  caso  che a essere addestrati a Brindisi, dal team guidato da Mallaby,  furono i primi operatori italiani  di quella radio B2  presente nelle  decine di missioni alleate presso le formazioni partigiane. La presentazione di un modello simile nell’iniziativa brindisina presso l’Hotel Internazionale ha riscosso curiosità e apprezzamento dai convenuti, ricevendo un plauso dall’avvocato e scrittore  Barneschi. Uno stimolo per il sottoscritto a continuare nella produzione di altre repliche di oggetti  sull’argomento o il reperire  oggettistica dell’epoca, per  far sì che una mostra espositiva renda più “appetibile”, in particolare per le giovani generazioni,  la “grande Storia” della quale fa parte anche la lotta di Liberazione al Nazifascismo.

Il salvataggio dell’archivio Valigia delle indie

Nella seconda aprte del 2023  conducevamo un’operazione di salvataggio in extermis di ciò che rimaneva dell’Archivio della Valigia delle Indie, storico negozio di antiquariato. Operazioen alla quale seguirà  un lavoro di catalogazione e digitalizzazione delle parti più importanti di questo materiale documentario  e fotografico. Ci auguriamo che nella nuova veste associativa  dell’Archivio Storico Benedetto Petrone, quest’opera  possa iniziare dal 2024.

La partecipazione alle manifestazioni contro la guerra e la difesa dell’ambiente.

Con lo scoppio della guerra a Gaza abbiamo partecipato alle iniziative favorevoli all’immediato cessate il fuoco, lo stop ai bombardamenti sulla popolazione palestinese, il rilascio di tutti gli ostaggi e detenuti da entrambe le parti e il definitivo riconoscimento internazionale dei diritti del popolo palestinese, per una soluzione che assicuri una pace duratura.

 

Lotta al deposito GNL e ricordo dello scoppio del P2T

A fronte dell’ennesima violazione dei diritti del popolo brindisino di decidere quale sia il futuro economico  e ambientale-sanitario della sua città, dopo l’accellerazione dell’Iter per l’installazione di un megadeposito di gas  all’imboccatura del porto e vicino a impianti a rischio, abbiamo aderito all’appello  delle associazioni impegnate nella lotta, collaborando a iniziativa quali il ricordare l’8 dicembre 1977 e lo scoppio del Petrolchimico. In questa iniziativa l’Archivio Storico Benedetto Petrone ha prodotto una mostra  con materiale  giornalistico dell’epoca ed esponendo alcune  parti elettroniche provenienti dall’impianto che saltò in aria.

Violenza sulle donne: gli stupri di guerra.

Nel terzo e ultimo numero del 2023 della rivista irpina il Monte,  abbiamo voluto,  con un approfondimento storico sugli stupri di guerra, avvenuti in Italia e in particolare  per opera delle truppe coloniali (marocchinate)  francesi, partecipare allo sdegno generale sul fenomeno dei femminicidi e in genere sulla violenza sulle donne.  Lo abbiamo fatto con  due articoli, apparentemente contrapposti ma aventi lo stesso tema. Nel primo  ripercorro brevemente la cronologia e  la geografia dei luoghi ove avvennero le marocchinate, puntualizzando che tali fatti coinvolsero anche il Meridione  e la stessa Irpinia.

Nel secondo articolo, con una storia familiare  racconto la vicenda d’amore tra la sorella di mio padre e un sottufficiale italo-francese  conosciuto durante la permanenza delle truppe francesi in Irpiniadurante la seconda guerra mondiale. Un messaggio d’amore e  di riconciliazione e comprensione tra i sessi che può essere utile in questo  strano mondo di oggi.

Traendo quindi,  un bilancio più che positivo del passato 2023, ci auguriamo un 2024 ancor più proficuo.

E come si dice a Napoli: ” che la Madonna  e la salute ci accompagnino…”.

Antonio Camuso

Archivio Storico Benedetto Petrone.

 

Brindisi , 14 gennaio 2024

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