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RINGRAZIAMO I COMITATI IN DIFESA DELLE CAVE DI CHIAIANO E MARANO PER AVERCI INVIATO LE ULTIME NOTIZIE DALLE LORO TERRE. PER  INFO ANDATE SU: www.rifiutizerocampania.org


Dalla Selva di Chiaiano verso Roma, nel cammino del diritto alla salute, all'ambiente, al dissenso.

 

La grande manifestazione del 1 Giugno a Chiaiano e Marano, ha messo in campo il massimo della solidarietà possibile in difesa della salute, dell'ambiente e del diritto al dissenso. Le delegazioni che sono giunte a Napoli da Vicenza, da Venezia, dalla Val di Susa, da Roma, da Milano, da Bologna, dalla Puglia, hanno affermato che la difesa della Selva di Chiaiano ed accanto ad essa la difesa del diritto al dissenso contro le leggi speciali del decreto Berlusconi, rappresenta oggi una questione prioritaria per le esperienze dei comitati, dei movimenti, delle esperienze di lotta in difesa dei beni comuni.
Chiaiano e Marano rappresentano oggi una partita importante, non solo per affermare la necessità di un altro piano rifiuti, senza discariche ed inceneritori ma con la differenziata 'porta a porta' ed il trattamento a freddo, ma soprattutto per affermare che i governi, di qualunque colore essi siano, non possono prendere decisioni sul futuro dei territori, passando sulla testa (e sui corpi) dei cittadini.
Da oltre un mese stiamo difendendo il nostro territorio attraverso la costruzione di altre istituzioni, quelle dell'autogoverno, decidendo insieme ed in maniera orizzontale come condurre la lotta, provocando una sostanziale subordinazione delle istituzioni formali alle istituzioni dell'autogoverno, costringendo lo stato a passare dalle porte di servizio, e non chinando la testa davanti ai provvedimenti del governo che oltre a perseguire la logica delle discariche, come quella che vorrebbero costruire a Chiaiano, ha dichiarato guerra a chi come le migliaia di cittadini che presidiano l'area della Selva di Chiaiano, decide di non abdicare al proprio diritto di scelta, decidendo di mettere in campo l'esercizio del legittimo diritto di resistenza.
Il governo dopo le misure speciali del decreto approvato a Napoli dal Consiglio dei Ministri, ha lanciato dei veri e propri proclami di guerra contro la nostra comunità, provando ad intimidirci, a spaventarci, a minacciarci, costruendo un laboratorio di repressione che potrà essere applicata pari modo alle altre esperienze di lotta dal No Dal Molin al No Tav, e tutte le lotte in difesa dei beni comuni. Il premier ha deciso di venire a Napoli tutte le settimane per perseguire il suo progetto di distruzione del territorio mascherata da 'soluzione alla crisi rifiuti', andando in deroga a tutte le normative europee sull'ambiente e sullo smaltimento di rifiuti, attraverso un decreto che autorizza di sversare in discarica rifiuti pericolosi ed industriali, proprio mentre la Procura della Repubblica di Napoli ha messo a nudo il sistema utilizzato dal Commissariato Straordinario per sversare ogni tipo di rifiuto nelle discariche autorizzate. Per questi motivi abbiamo deciso di andare direttamente sotto il palazzo del governo, per affermare che si puo' uscire dall'emergenza con altre soluzioni praticabili, per affermare che la Selva di Chiaiano non puo' diventare lo sversatoio di ogni tipo di rifiuto della Campania e non solo, per ricordare al governo che noi non andremo a casa, qualunque sia l'esito dei carotaggi perche' noi siamo la vita e loro sono la morte, noi siamo padroni a casa nostra attraverso l'autogoverno e loro sono un esercito invasore. Martedi' 10 Giugno saremo a Roma per portare le nostre ragioni, stanchi di subire ogni settimana la visita nella nostra città di chi si ostina a non ascoltare le comunità. Facciamo appello a tutti coloro che aderiscono al Patto del Mutuo Soccorso, a tutti coloro che ritengono che la difesa della salute, dell'ambiente e del diritto al dissenso sia una partita fondamentale nel nostro paese, a tutti coloro che hanno espresso la loro solidarietà alla nostra lotta, di essere con noi sotto al palazzo del governo per rivendicare il diritto alla salute, all'ambiente, al dissenso.
Appuntamento ore 11.00 a Palazzo Chigi, Piazza Colonna.

 

Comitati in difesa delle cave di Chiaiano e Marano.

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

Napoli,  9 giugno 2008

 Troviamo sconcertanti le 'anticipazioni' che leggiamo oggi sul

quotidiano la Repubblica in merito alla presunta idoneità della cava di

Chiaiano! Se fosse confermata come posizione del Commissariato e di

Bertolaso, ribadirebbero un metodo provocatorio, che nulla ha a che

vedere con l'accertamento della verità, ma piuttosto con dei sondaggi

d'opinione che rassomigliano molto a una piccola e irresponsabile

strategia della tensione.

Dopo le dichiarazioni di Berlusconi, che prima dello scavo sapeva già

cosa avrebbero trovato le trivelle, assistiamo infatti  ad altre

anticipazioni inventate. Ci chiediamo che credibilità abbia tutto questo

processo!

 

I tecnici di parte che stanno seguendo i lavori, infatti, come il prof

De Medici e il prof Ortolani, ci hanno confermato che quella dello

strato di pietra lavica è 'una notizia priva di ogni fondamento'. Anzi,

il fatto che, dopo l'abbondante pioggia di questi giorni, nella cava non

si sia formato nessun laghetto, dimostra proprio la porosità dei suoli!

  Domani c'è un incontro di tecnici e amministratori in Prefettura ma

solo per definire gli altri accertamenti da fare oltre a quelli ancora

in corso, e che riguardano anche le pareti della cava, la viabilità e

l'ambiente circostante.

Sabato il gruppo di osservazione ha potuto constatare che la trivella è

addirittura ferma da qualche giorno, ma il motivo per cui si è rotta non

ha nulla a che vedere con la 'presunta scoperta' di cui si parla.

 

Per quanto ci riguarda, tutti sanno che siamo contrari comunque alla

discarica, per la follia di inquinare l'unico polmone verde di Napoli e

piu' in generale per un piano rifiuti che non serve a uscire

dall'emergenza, ma per speculare ancora su di essa con megadiscariche e

inceneritori.

Ma restiamo comunque impressionati dall'osservare quanta continuità

sembra esserci, anche in questi passaggi, con i metodi opachi ed ambigui

già adottati in passato ed emersi dalle intercettazioni telefoniche

delle inchieste.

 

Per altre info sugli aspetti tecnici: Prof Franco Ortolani - ordinario

di geologia presso l'Università Federico II e tecnico di parte nella

commissione che fa i rilievi idrogeologici a Chiaiano.

 

Intanto la nostra mobilitazione continua: domani i cittadini di Marano e

Chiaiano saranno a Roma sotto il ministero dell'ambiente e sicuramente

torneremo in piazza per accogliere la nuova 'visita' del presidente del

consiglio Silvio Berlusconi a Napoli.

 

Comitati in difesa delle cave di Chiaiano e Marano