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Osservatorio sui Balcani di Brindisi
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ANNUARIO

l'annuario dell'archivio1927/2

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1927

 


10 agosto 1927

Quando Mussolini cercò di salvare Sacco e Vanzetti.

ovvero

Caso Cospito e la Destra al governo, della quale si vergognerebbe anche il Duce

di Antonio Camuso


 

 

 

Questa classe politica al governo che reputa un’anarchico in galera, ridotto a peggio di un superstite di Auschwitz, pericoloso quanto i capi delle Mafie internazionali, ebbene sta dimostrando di superare in cinismo e fellonia, quel Duce a cui molti degli attuali “occupa-scanni-ministeriali” si ispirano nostalgicamente .

Dobbiamo purtroppo dare atto che nel caso degli anarchici Sacco e Vanzetti, il Duce del Fascismo, si comportò ben diversamente, e sono attestate le sue azioni a favore della salvezza di due “sovversivi condannati –se pur ingiustamente, come risultò in seguito-per rapine , porto d’armi, uccisione di innocenti cittadini ”, quindi di fatti di sangue ben più gravi del detenuto Cospito.

 

Che si vergogni chi vagheggia Cospito e gli anarchici come il “nemico alle porte…” che vuol abbattere l’Italia repubblicana e come tale urlare al rischio di catastrofe istituzionale se Cospito andasse a curarsi in un Ospedale, invece che spegnersi al 41 Bis.

Vergognatevi, pure dinanzi a colui che andavate a trovare in pellegrinaggio a Predappio!!!

Riportiamo, per conferma ,un articolo apparso il 10 agosto 1927 ( cinque anni dopo l’avvento del Fascismo) sul quotidiano il Giorno, diretto da una giornalista  d’eccezione, Matilde Serao che in quei giorni volle far mantenere l’attenzione dell’opinione pubblica italiana, ed in particolare quella meridionale, sul caso degli anarchici Sacco e Vanzetti.

Quel 10 agosto 1927 in prima pagina leggiamo la risposta di Mussolini al padre del pugliese, Sacco (Torre Maggiore-Bari),  che lo implorava di fare l’ultimo estremo tentativo nei confronti delle autorità americane per salvare la vita a suo figlio e a Vanzetti.

IL GIORNO

Politico Letterario Illustrato del Mattino

Mercoledì-giovedì 10-11 agosto 1927 (anno V)

(Archivio Storico Benedetto Petrone, fondo Irpinia M.C , Bagnoli Irpino)

 Pro Sacco e Vanzetti

L'azione spiegata dal Duce

BARI. 9 agosto1927

In seguito alla decisione di conferma della pena capitile per Sacco e Vanzetti, il padre di Sacco aveva telegrafato da Torre Maggiore (provincia di Foggia) al Capo del Governo, S. E. Mussolini, interessandolo vivamente alla sorte di suo figlio.

S. E, Mussolini ha cosi telegrafato al Prefetto di Foggia :

| "Ricevo telegramma, a .firma Sacco, da Torre Maggiore, il quale mi sollecita intervento per salvezza suo figlio. '

Voglia comunicargli che da tempo e assiduamente  mi sono occupato posizione Sacco e Vanzetti,  che ho fatto tutto il possibile compatibilmente con le regole internazionali per salvarli dalla esecuzione…

 

Dalla catalogazione dei giornali del dopoguerra del  fondo Irpinia, MC, Bagnoli Irpino, dell’Archivio Storico Benedetto Petrone

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Brindisi 5 febbraio 2023

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