home page

 

 

COMUNICATO  SLAI COBAS

Una folta delegazione di operai e lavoratori appartenenti allo slai cobas
per il sindacato di classe, al Sindacato Lavoratori in Lotta, all'Assemblea
Lavoratori Autoconvocati ha partecipato alla manifestazione tenutasi sabato
1° dicembre alla Fiat Sata, in rappresentanza di uno schieramento molto più
ampio di lavoratori, delegati appartenenti ai sindacati di base e alla Fiom,
cgil, e di associazioni politiche che hanno aderito all'appello. Ai cancelli
della Sata erano presenti rappresentanti dei Carc, Proletari comunisti e del
Coordinamento per l'unità dei comunisti.
La manifestazione aperta da tre striscioni che dicevano: "Giù le mani dal
sindacalismo di classe e di base, gli operai licenziati alla Fiat, a Melfi
come a Pomigliano, devono rientrare, la montatura giudiziaria e la
repressione deve finire", ha visto un susseguirsi di interventi, seguiti con
attenzione da numerosi operai, a fronte dello schieramento intimidatorio di
polizie e carabinieri e vigilanti interni alla Sata, che hanno denunciato le
condizioni di vita e di lavoro la repressione di Stato, l'attacco Fiat a
Melfi, a Pomigliano e nelle altre fabbriche, il governo e i sindacati
confederali, e riaffermato la necessità del sindacato di classe e la lotta
per la trasformazione sociale e il potere operaio.
Abbiamo affermato che "i veri "terroristi" sono chi ci accusa e lo fa per
creare un clima di terrore alla Fiat come su tutti i posti di lavoro, per
imporci salari sempre più bassi, orari sempre più lunghi, lavoro precario e
sfruttamento, attacco alla nostra salute prima con il TMC2 poi con il "TMC3".
Vogliono imporci l'accordo governo/padroni/sindacati confederali su pensioni
e welfare che alla Fiat Sata come nella grande maggioranza delle fabbriche i
lavoratori hanno contestato. Vogliono imporci i diktat dello Stato e  dei
governi dei padroni, sia di centrodestra che di centrosinistra. E chi non
sta a questo gioco è un terrorista, un operaio da criminalizzare e
licenziare. Sanno che se mettono "fuori legge" queste organizzazioni e fuori
dai cancelli questi operai sarà per loro più facile COLPIRE TUTTI GLI OPERAI
e tutto il mondo del lavoro.
Per questo E' INTERESSE DEI LAVORATORI di tutti i sindacati di base, di
tutte le organizzazioni della classe operaia RISPONDERE UNITI a queste
montature e a questi attacchi.
SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI!

Alla manifestazione è seguita l'assemblea a Rionero che ha visto un
approfondimento dell'analisi della montatura giudiziaria in corso e del suo
nesso reale con i licenziamenti, del valore che ha avuto l'iniziativa nel
rompere una cappa perché finora, è bene ricordare a tutti, non vi sono state
iniziative di sciopero tra gli operai Fiat Sata e che nopn si è andati al di
là di interpellanze parlamentari e una raccolta di firme indirizzata al
Pres. Napolitano.  E della necessità di affrontare i limiti dell'iniziativa
stessa per far crescere il fronte e la lotta.
L'assemblea si è conclusa con l'impegno per la costruzione di una GIORNATA
NAZIONALE DI LOTTA PER IL MESE DI GENNAIO 2008 che tocchi gli stabilimenti
Fiat, e il maggior numero di posti di lavoro e città.

Alla Fiat Sata lo slai cobas per il sindacato di classe sin dai prossimi
giorni svilupperà un intervento con volantini, firme, ecc., intorno a
questioni chiave, quali il salario, il sistema TMC/Ocra, il ripristino dei
15 turni e la precarietà.

In merito al rapporto con gli operai licenziati e gli altri sindacati di
base e la Fiom presenti in fabbrica, affermiamo con chiarezza che la mancata
partecipazione alle iniziative del 1° dicembre è stata una scelta miope e
sbagliata che sottovaluta la portata politica e sindacale della manovra e
non impugna l'arma vincente per il sindacalismo di base e di classe e per i
lavoratori dell'unità e della lotta, pur a fronte di posizioni e prospettive
differenti.
E' chiaro che in vista della giornata nazionale di lotta di gennaio faremo
tutti gli sforzi perché questo atteggiamento cambi, al servizio del rientro
degli operai in fabbrica e per la sconfitta dei piani giudiziari e aziendali
dei padroni.
Con l'iniziativa di oggi e l'assemblea al centro sociale di Rionero alle 15,
lanciamo un appello a operai, delegati RSU, a tutto il movimento dei
lavoratori, studenti, donne, democratici e progressisti per una giornata
nazionale di lotta su tutti i posti di lavoro e nelle piazze contro tutti  i
licenziamenti alla fiat, contro la montatura giudiziaria in corso  e contro
ogni repressione contro le lotte e le organizzazioni sindacali e  politiche
dei lavoratori.


Slai COBAS per il sindacato di classe

cobasta@libero.it - Telefax 099-4792086 -Cell. 347-1102638