COMUNICATO SOLIDARIETA' COLLETTIVO INTIFADA TARANTO

 

Il 16 ottobre, La procura di Potenza ha fatto eseguire circa 30 perquisizioni in varie sedi d’italia nei confronti di militanti dello slai cobas, della cub e dell’associazione vittime delle armi elettroniche mentali, notificando l’art. 270 bis e il 272 (associazione sovversiva e propaganda sovversiva) e sequestrando documenti e computer.
Tre operai della fiat di melfi sono stati licenziati in tronco.
La digos di potenza, dall’ottobre del 2005 al marzo del 2006 ha individuato questi pericolosi sovversivi, “lasciandoli fare”, fino all’esecuzione delle perquisizioni.
In effetti non si capisce bene come non venga eseguito l’arresto per persone cui viene notificato questo tipo di reato e non si capisce bene neanche perché persone “pericolose” vengano lasciate libere di continuare liberamente quella attività.
Quello che è apparso immediatamente chiaro a tutti è che questo, altro non è che l’ennesimo tentativo di criminalizzare quegli attivisti che hanno fatto della lotta la propria ragione di vita, si tenta di sminuire la resistenza di quei lavoratori, che nelle fabbriche hanno il coraggio di contrapporsi alle logiche dei padroni che non vedono esseri umani,ma solo forza lavoro da sfruttare per il profitto.
In molte fabbriche, a dispetto di ciò che ci hanno propinato tramite i media, ha vinto il dissenso pieno contro gli accordi sul welfare, per questo c’è bisogno di una punizione esemplare.
S i va incontro, e i lavoratori sono in fermento, allo sciopero generale dei sindacati di base, e forse è necessario fermare anche questo dissenso.
Vogliamo invece ribadire il nostro diritto al dissenso, il nostro diritto alla resistenza contro lo sfruttamento padronale, ci sentiamo vicini alle lotte per la riconquista di quei diritti dei lavoratori, che governi di qualsiasi colore grazie alla copertura di sindacati venduti, stanno trasformando in diritti per i padroni.
Con questo ennesimo attacco, non sono stati colpiti solo questi singoli compagni, ma sono stati colpiti tutti i lavoratori ed è stata offesa l’intelligenza di ognuno di noi.
Per questo esprimiamo la nostra piena solidarietà ai perquisiti.

Collettivo intifada taranto
18 10 07

 

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